La giusta risposta

Testo: Matteo 16:15-16 E voi, chi dite che io sia? Simon Pietro, rispondendo, disse: Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente

 

La domanda che Gesù fa ai suoi Apostoli è tranciante e non lascia spazio ad ulteriori dubbi! Dopo alcuni anni durante i quali gli Apostoli hanno seguito Gesù e sono stati testimoni di ciò che ha detto e fatto nel nome del Dio Supremo al quale tutti gli israeliti facevano riferimento, Gesù chiede a loro di dare una risposta chiara e univoca: “E voi chi dite che io sia?”.

Provate voi, cari fratelli in Cristo, ad immaginare d’essere stati tra gli Apostoli in quel tempo, di aver visto con i vostri occhi, e non per “sentito dire o testimoniato attraverso le scritture” ciò che Gesù ha detto e fatto: voi cosa rispondereste a questa domanda?

La risposta di Pietro, per tutti loro, è chiara e non è un atto di fede nel senso che la intendiamo noi oggi, ma una costatazione di quella che era la loro situazione nei confronti di Gesù.

Quasi potremmo dire che non potevano fare altrimenti che quello che hanno detto e fatto davanti agli insegnamenti e alle opere che Gesù aveva compiuto, eppure potreste anche rispondere che anche gli Scribi, i Farisei e i Sacerdoti avevano assistito alle opere di Gesù, avevano conteso con lui sulla Legge di Mosè, eppure nessuno di loro aveva riconosciuto Gesù come il Messia, né tantomeno come il figlio di Dio! Anzi è proprio quest’ultima affermazione che li rese ciechi e sordi al suo richiamo, al punto di contrastarlo fino ad ucciderlo.

Certo, oggi le chiese insegnano che Gesù fu rigettato dagli israeliti, perché loro si aspettavano un capo militare che sconfiggesse i romani e liberasse il popolo rifondando l’antico regno d’Israele, e se questo fosse successo, ovvero se davvero Gesù avesse mobilitato le sue Dodici Legioni di angeli (Mt 26:53), di cui fa menzione, eliminando completamente gli occupanti romani, allora sì che lo avrebbero riconosciuto come il Messia e anche come “il figlio di Dio”, ma questo non era lo scopo della missione di Gesù, che non è venuto al mondo, non si è incarnato in sembianze umane, per riproporre ciò che Yahweh, quello che per secoli Israele aveva riconosciuto come il proprio dio, aveva cercato di fare con il vecchio regno d’Israele terreno. Quelli era un “dio di guerra” come lo definisce la Bibbia (Esodo 15:3), e non il Dio di pace che Gesù Cristo ha voluto farci conoscere. Gesù non è il figlio di “quel dio”, o presunto tale, che rivaleggiava con le altre presunte divinità dei popoli vicini ad Israele, bensì Gesù è l’incarnazione del Dio Unico e Supremo dell’Universo, che è il Dio di pace e amore e che ben poco ha a che vedere con il vecchio dio d’Israele, che ordinava massacri ad ogni momento, dei suoi nemici ma anche dei suoi stessi fedeli quando questi lo tradivano con altre divinità.

Ecco perché i capi del popolo d’Israele non hanno riconosciuto in Gesù Cristo il Messia e il figlio di Dio; ecco perché l’hanno rigettato e messo a morte. Loro sapevano chi era veramente Gesù, e Gesù sapeva chi erano veramente loro: “Voi siete dal diavolo, vostro padre, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli fu omicida fin da principio e non si è attenuto alla verità, perché non c’è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è bugiardo e padre della menzogna” (Gv 8:44). Gesù, infatti, smaschera le loro menzogne, la falsificazione della Parola di Dio in anni di tradizioni distorte, …allora cari fratelli in Cristo, se noi apriamo veramente il nostro cuore a Gesù, comprendiamo la verità svelando tali menzogne. L’avversario di Dio è sempre all’opera, anche oggi, e cerca in tutti i modi di confondere le menti degli uomini affinché rigettino Gesù e il suo messaggio al fine di non riconoscerlo più come figlio di Dio, ma noi abbiamo l’aiuto che ci viene da Dio stesso, ossia l’opera dello Spirito Santo che agisce in noi e attraverso di noi, preservandoci dalle menzogne del diavolo, dovunque esse si annidino, dentro e fuori dalla stessa chiesa. Impariamo dunque a confidare nel Signore Gesù per ogni cosa e nulla e nessuno potrà più ingannarci sulla sua vera natura. AMEN