Salire più in alto

Testo: Apocalisse 4:1

 

Dio chiede a Giovanni di “salire più in alto” affinché Lui possa mostrargli le cose che devono accadere in futuro; ma cosa significa veramente questa richiesta di “salire più in alto”?

L’uomo, seguendo la sua natura terrena, guarda piuttosto in basso, davanti a sé, alla ricerca di quello che gli serve nella sua vita quotidiana, per evitare i pericoli e cogliere le opportunità che sono attorno a lui; quando poi le cose si mettono male e la situazione si fa difficile, ecco che alza metaforicamente il suo sguardo verso il cielo alla ricerca di Dio, dal quale spera di ricevere quell’aiuto che gli permetta di uscire dalla situazione critica in cui si è venuto a trovare.

Queste in sostanza sono le due azioni che istintivamente anche il credente compie: guardare attorno a sé e guardare verso il cielo, ma queste due azioni per accostarsi a Dio e alla sua sapienza non sono sufficienti.

Dio vuole che noi ci accostiamo a Lui con tutto noi stessi; amare Dio con tutto il nostro essere significa proprio questo: cogliere la piena essenza di Dio entrando in piena comunione con Lui, attraverso l’unione del nostro spirito con il suo Spirito.

L’uomo è parte di Dio, siamo sue creature e per mezzo di Gesù Cristo anche suoi figli; questo significa che non siamo dei reietti del mondo, ma dei Principi dei cieli, e quando acquisiamo questa consapevolezza, scopriamo appieno che il nostro ruolo e la nostra posizione non sono quelle delle bestie che vagano sulla terra, bensì delle creature celesti che stanno davanti a Dio!

Allora cari fratelli in Cristo, l’invito che Dio fa a Giovanni, e quindi a tutti noi, è di “salire più in alto” dalla nostra attuale posizione di creature legate alla terra da un corpo fisico, di elevare il nostro spirito affinché, arrivati alla piena comunione con Dio, possiamo da lui ricevere tutte le sue rivelazioni.

Era necessario che Giovanni facesse questo per poterle ricevere, ossia vedere il futuro che Dio riservava all’umanità, e aderendo al suo invito, Giovanni ha ricevuto queste visioni, che riguardanti un futuro per lui in massima parte ancora incomprensibile, le ha tuttavia messe per iscritto per le generazioni futuro, quando sarebbero state in grado di comprenderle.

Allora cari fratelli in Cristo, consapevoli di questa verità, ossia che per conoscere di più il Signore e per ricevere rivelazioni gloriose, non è necessario crescere nella conoscenza intellettiva delle cose, bensì bisogna elevarsi nello spirito, accostiamoci a Lui, alla sua parola vivificata dallo Spirito, mettiamo la nostra vita nelle sue mani, condividendo con Lui la nostra giornata affinché ogni nostro passo, parola e pensiero siano in sintonia con Lui e per questo divengano sempre fondamenti di ogni successo. Gesù, un giorno disse: "Io ti rendo lode, o Padre, Signor del cielo e della terra, perché hai nascoste queste cose ai savi e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli", poiché sono i fanciulli che ripongono senza barriere mentali la fiducia nelle parole dei loro genitori; allo stesso modo riponiamo noi piena fiducia nella guida dello Spirito Santo.

Con umiltà, accostiamoci a Dio, lasciamoci condurre più in alto, deponendo ogni ignoranza della superstizione, di mondanità e incredulità.

Connettiamoci con Dio, continuiamo a camminare sulla via della conoscenza che porta alla piena comunione con Lui, eleviamoci al di sopra delle cose visibili e materiali. AMEN