Abitare e riposare

Testo: Salmo 91

 

Immaginate di trovarvi in un deserto assolato in preda alla sete, oppure sotto un tremendo temporale che vi sta travolgendo bagnati fradici fino alle ossa; quale sarebbe il vostro desiderio in quei momenti?

Certamente nel primo caso agognereste di riposare all’ombra ristoratrice di un verde albero con una bibita fresca in mano, mentre nel secondo il vostro desiderio sarebbe di trovarvi in un confortevole ambiente asciutto davanti ad un fuoco che vi riscalda…

Ebbene cari fratelli in Cristo, la nostra vita molto spesso ci pone ad operare in questi due ambienti ostili, che ci provocano molto disagio, e quando questo accade il nostro unico desiderio è quello di uscirne il prima possibile, e di non doverci trovare ancora in questo tipo di situazioni. Però questo non è quasi mai possibile, perché la vita umana è costellata da situazioni come queste, che ci coinvolgono nostro malgrado e oltre le nostre possibilità di evitarle.

Quale soluzione adottare dunque? Se da soli siamo impossibilitati ad evitare che queste situazioni ci coinvolgano, e non ci vogliamo semplicemente rassegnare a subirle, dobbiamo per forza trovare l’aiuto di qualcuno. Questo aiuto però non può venirci da altri uomini come noi, perché non c’è uomo o donna sulla terra che può davvero dirsi immune da queste situazioni precarie, per quanto ricco e potente possa essere.

Allora la soluzione, l’unica possibile, è quella che ci rivela il Salmista, che per esperienza, dopo aver provato tutte le possibili, quanto inefficaci, soluzioni, scopre che quando l’uomo opera in sintonia, ossia in comunione, con Dio, queste situazioni spiacevoli vengono ridotte, se non proprio evitate con successo.

Così il salmista ci dice: “Chi abita al riparo dell'Altissimo riposa all'ombra dell'Onnipotente

Ora, cari fratelli in Cristo, per godere della comunione con Dio e, di conseguenza, della Sua cura e protezione, è necessario conoscerlo personalmente ed affidarsi totalmente a Lui;

è necessario lasciare che il nostro spirito operi in comunione con lo Spirito Santo;

occorre che noi portiamo avanti la nostra missione sempre con la supervisione del Signore.

La preghiera che molti fanno, rivolgendosi a Dio solo nei cd “momenti del bisogno” è spesso inefficace, perché denota un chiaro distacco da Dio.

Coloro che vanno a Dio solo in occasioni particolari, o di tanto in tanto, non possono sperimentare la potenza del Suo gradevole ristoro.

Soltanto chi “lavora per, e con, il Signore” abita nel suo riparo e riposa alla sua ombra!

Per fare questo non si tratta di rinunziare ai beni di questo mondo, come qualcuno crede, pensando che con tale sacrifico si può piacere a Dio, bensì di utilizzare ogni dono di Dio per il compimento della sua missione, che non è un vivere la nostra vita per il nostro particolare quanto egoistico interesse, ovviamente, bensì di operare nel grande piano di Dio secondo quanto Lui ci chiede.

La nostra fedeltà a Dio ci porta ad avere una costante relazione con Lui; "l’ombra di Dio" non è un rifugio provvisorio nel quale, e dal quale, "andare e venire" rimanendo schiavi del mondo. Esso è il luogo in cui, consapevoli della nostra impossibilità dovuta alla limitatezza delle nostre capacità e conoscenze, il Padre celeste ci fornisce ogni capacità e potenza per operare, e ogni riparo contro le avversità della vita. Lui è la fonte di ogni potenza e sapienza.

Cari fratelli in Cristo, quando noi decidiamo di abitare stabilmente nel ritiro dell’Altissimo riposeremo per sempre all’ombra dell’Onnipotente. AMEN