Appropriazione spirituale

E' possibile ascoltare la meditazione direttamente da questo link:

 

https://rumble.com/vg9cq9-appropriazione-spirituale.html

 

Testo: Giosuè 1:1-9


Nel testo di oggi troviamo Giosuè, scelto da Dio per succedere a Mosè alla guida del popolo Eletto, proprio nel momento cruciale dell’ingresso nella Terra Promessa.

Questo è un passo molto forte della Scrittura, perché è Dio stesso che parla direttamente ad un uomo, quindi abbiamo due elementi centrali in questo discorso:

il primo è la promessa fatta e ribadita da Dio vis a vis con Giosuè, non solo di dare al suo Popolo tutto la terra che va: “…dal deserto, e dal Libano che vedi là, sino al gran fiume, il fiume Eufrate, tutto il paese degli Ittiti sino al mar Grande, verso occidente: quello sarà il vostro territorio…” ma assicurandogli che: “nessuno potrà resistere di fronte a te tutti i giorni della tua vita; come sono stato con Mosè, così sarò con te; io non ti lascerò e non ti abbandonerò”.

Il secondo elemento centrale è l’insistenza di Dio sulla necessità che, a Giosuè e a tutto il popolo, non venga mai meno il necessario coraggio: “Sii forte e coraggioso” ripetuto per ben tre volte da Dio; il tutto unito alla prescrizione di: “…mettere in pratica tutta la legge che Mosè, mio servo, ti ha data…”.

A fronte delle sue richieste però, Dio fa a Giosuè una promessa veramente grande; se il Popolo Eletto rispetterà il volere di Dio: “Ogni luogo che la pianta del vostro piede calcherà, io ve lo do”.

L’approvazione di Dio del nostro operato si rivela dunque la fonte di una grande benedizione, che supera ogni umana aspettativa e immaginazione.

Oggi noi possiamo ottenere l’approvazione spirituale di Dio quando accettiamo Gesù Cristo come nostro personale Salvatore e ci mettiamo nelle sue mani, quale guida sicura ed esclusiva della nostra vita di uomini e donne “rinate in Cristo”, ossia di “nati di nuovo”;

infatti, dal momento che, per la grazia di Dio, noi rinasciamo di nuovo, al pari del Popolo Eletto che intraprese il cammino nella Terra Promessa donata da loro dal Signore, allo stesso modo, anche noi intraprendiamo un cammino di fede nella terra delle promesse di Dio.

Nondimeno, l’ingresso nella Terra Promessa per Israele non significò la fine dei problemi e delle difficoltà, ma anzi il cammino che avevano davanti era tutt’altro che facile, e per questo l’invito ripetuto ad essere forti rivolto a loro da Dio era essenziale per non cedere davanti alle difficoltà che avrebbero incontrato scontrandosi con i popoli ostili che abitavano quella terra, che avrebbero smorzato il loro coraggio.

Purtroppo, molto spesso, questo capita anche ai credenti nati di nuovo;

subito dopo la “rinascita in Cristo” tendono a muovere i primi passi in questa terra con grande slancio e grande entusiasmo, sostenuti in questo dalle promesse di Dio che hanno fatto proprie.

Successivamente, però, subentrano le difficoltà del mondo, e sovente succede che, piuttosto di andare avanti con fede, ci si fermi.

Noi sappiamo che le promesse di Dio sono sempre attuali e veraci, così come lo erano ai tempi di Giosuè, ma così come la paura che i popoli ostili incutevano ad Israele, anche noi, troppo spesso non riusciamo ad avanzare nella fede perché ci lasciamo paralizzare dalla paura, legata alle difficoltà quotidiane.

Altre volte è la pigrizia a bloccarci il cammino; osservare le prescrizioni di Dio, infatti, comporta un sacrificio ed un impegno quotidiano che giorno dopo giorno ci pesa, specialmente se ci adagiamo su quanto abbiamo da Lui già ottenuto.

Altre volte ancora è la nostra presunzione che ci impedisce di andare avanti; pensiamo di essere già arrivati ad un buon punto del nostro cammino di fede, di aver già raggiunto l’obiettivo desiderato e che ci va bene così, perché rispetto a tanti altri abbiamo già fatto tanta strada nel cammino della fede.

Tutti questi ostacoli ci bloccano e sbarrano il nostro cammino, impedendoci di “conquistare tutta la Terra promessaci da Dio”, errore che anche Israele commise, e per il quale pagò poi un caro prezzo.

Ora cari fratelli in Cristo, se davvero vogliamo piacere a Dio, noi dobbiamo dimenticare le cose che stanno dietro e protenderci verso quelle che stanno davanti a noi.

Noi dobbiamo appropriarci di tutte le promesse di Dio, calcare ogni terreno spirituale che Dio ci mette a nostra disposizione, così come ci sono rivelate nella Sua Parola, così che tutta la nostra vita sarà benedetta nel Signore. AMEN