Confidare in Dio

Testo: Salmo 11

 

Tra tutti i re d’Israele, Davide è da sempre citato come l’esempio del perfetto re e credente, al punto che lo stesso Gesù Cristo è spesso chiamato “figlio di Davide”, e non solo per la sua discendenza diretta, ma perché rappresenta la continuazione di quella fede che si traduce in vera e propria fedeltà assoluta dell’uomo in Dio.

Confidare in Dio, infatti, non significa semplicemente avere fede in lui, riconoscerlo come Dio e quindi osservare i suoi precetti e comandamenti. No confidare, “avere fede con”, significa molto di più, significa mettere la propria vita nelle mani di Dio, significa viverla non più come essere solitario e autonomo, ma viverla “in società con Dio”.

Cari fratelli in Cristo, pensate a quando due persone fondano una società commerciale; da quel momento non possono più ragionare come singoli imprenditori, bensì devono fare tutto come società!

Certo mi direte che in una società ci può essere un socio di maggioranza e uno di minoranza, e la cosa non è diversa dalla nostra società con Dio, che è sempre il “socio di maggioranza” e quindi certe decisioni sono prese secondo il suo volere, e tuttavia anche così non dobbiamo mai dimenticare che, quando siamo in società con qualcuno, in questo caso con Dio, benché soci di minoranza, quando si tratta si dividere gli utili, ognuno partecipa ad essi secondo la sua quota. Nessuno che è in società con Dio, che si affida totalmente a lui, rimane senza la sua parte di utili, e noi sappiamo che Dio sa come condurre la società, con Dio non si fallisce mai, con Dio gli utili ci sono sempre (benedizioni quaggiù e vita eterna lassù!).

Allora cari fratelli in Cristo, perché dobbiamo ostinarci a fare da soli quando possiamo entrare in società con Dio?

Davvero pensate che la nostra piccola azienda individuale possa fare meglio di una snc di cui il socio di maggioranza è il Signore Gesù Cristo?

Se pesate questo allora siete davvero lontani dalla verità, ma anche dalla sua benedizione!

Confidare nel Signore permise a Davide di vincere le sue sfide e di raccogliere la benedizione terrena come re d’Israele al posto di Saul il ribelle, e quella celeste come antenato di Gesù Cristo; vi sembra poco?

Così come Davide, che confidava per tutto in Dio e si poggiava su di Lui senza esitare, ognuno di noi credenti può diventare “socio di Dio” e ottenere la sicurezza della propria parte di utili, terreni e celesti.

Affidiamoci dunque con fiducia al Signore oggi stesso, con tutto noi stessi, cominciando dalla nostra anima, la nostra vita presente e quella futura, la famiglia, il lavoro e ogni altra cosa.

Non vi è mai stato un tempo in cui l’uomo ha potuto fare da solo, ma oggi più che mai è urgente che ciascuno riponga la sua fiducia in Dio, in questo tempo dove il principe del mondo si fa sempre più spavaldo e aggressivo sapendo che gli rimane poco tempo per sedurre e ingannare gli uomini.

Per tutti noi c’è ancora speranza di salvezza e questa non può che trovarsi in Colui che è il Salvatore di chiunque crede: "…Cristo Gesù nostra speranza" (I Timoteo 1:1).

Cari fratelli in Cristo, prendiamo esempio dal re Davide. Un uomo che nonostante le sue debolezze, scelse di confidare in Dio fin dalla sua giovinezza ed in Lui confidò fino alla fine dei suoi giorni. AMEN