Consultare il Signore

Testi: 2 Samuele 5:17-25

 

Come prendete le vostre decisioni? Quando dovete decidere qualcosa, specie se importante, fate da soli o vi consultate con qualcuno?

Chiedere ed accettare consiglio è da sempre ritenuto una cosa ragionevole e saggia, specialmente se si tratta di qualcosa di nuovo e potenzialmente importante.

Purtroppo l’atteggiamento umano, guidato dall’orgoglio, ci porta spesso a decidere da soli sulle scelte da fare, e questo perché o riteniamo di essere perfettamente in grado di prendere la giusta decisione da soli, e comunque meglio di qualcun altro, oppure perché non ci fidiamo del giudizio altrui o semplicemente perché, basandoci sulla nostra esperienza, pensiamo di saper già cosa fare.

Certo l’esperienza personale è un ottimo strumento per affrontare una situazione che si ripete in modo più o meno identico rispetto al passato; viceversa, un consiglio di un amico (esperto) di fronte ad una situazione nuova può risultare prezioso. Questo nessuno lo mette in dubbio.

Il Signore ci ha donato la capacità di discernimento, o intelligenza, quindi è del tutto logico e legittimo che noi la usiamo; tuttavia, non dobbiamo cadere nell’errore, o trappola, di credere che per questo noi non abbiamo più bisogno di Lui, ossia pensare che possiamo in ogni circostanza fare da soli, o al più chiedere consiglio ad un amico, esperto o meno.

Perché questo? Perché il Signore non vuole che noi lo escludiamo dalle nostre decisioni?

Nella Bibbia è scritto: “Confida nel Signore con tutto il tuo cuore e non ti appoggiare al tuo discernimento; riconoscilo in tutte le tue vie e Egli appianerà i tuoi sentieri” (Pv 3:5-6), e questo il Signore ce lo dice non perché vuole intromettersi nella nostra vita per privarci della nostra libertà di scelta (autodeterminazione), ma semplicemente perché Egli ci ama come un Padre premuroso che vuole il meglio per noi, cioè vuole evitarci inutili errori e sofferenze, che invece di avvicinarci a Lui ci allontanano.

Dio vuole essere partecipe della nostra vita, così se da un lato lascia ciascun umano libero di decidere cosa fare della propria vita, senza intromettersi, dall’altro ci invita caldamente a fare parte la nostra vita con Lui e quindi di ogni nostra decisione.

Quale vantaggio ne abbiamo nel coinvolgere il Signore nelle nostre decisioni? Credo che leggendo il testo di oggi la cosa sia molto chiara. Davide chiedeva costantemente consiglio al Signore e si affidava a Lui senza remore, e questo gli consentiva di ricevere dei consigli molto preziosi, che alla fine determinavano il successo, se seguiti alla lettera, o viceversa l’insuccesso delle sue azioni e persino la sua stessa esistenza, se ignorati.

Il Signore vuole che noi ci affidiamo a Lui sempre, sia per le piccole, sia per le grandi decisioni;

che cosa ci costa chiedere consiglio al Signore e metterli in pratica? Nulla, a parte forse il mettere da parte il nostro ego di uomini che si credono saggi e sapienti per quanto hanno imparato. Ma cosa riceviamo in cambio nel chiedere consiglio al Signore e poi metterlo in pratica?

Riceviamo davvero tanto; riceviamo tutto quanto ci serve per vivere una vita alla luce del Signore, quindi una vita serena, perché anche di fronte alle difficoltà, ci sarà sempre la sua mano potente che ci aiuterà ad affrontarle con forza e speranza e quindi a superarle.

Per chi confida nel Signore non c’è mai posto per la disperazione; anche di fronte al problema più insolubile e grave, il Signore ci da il giusto consiglio che ci porterà alla giusta soluzione.

Quindi cari fratelli in Cristo, prendiamo esempio da Davide, che, anche quando si trovò in una situazione “disperata”, ossia quando era circondato dal popolo filisteo e stava per essere attaccato, non fece affidamento su se stesso, sulla sua esperienza di uomo di guerra o sul consiglio degli altri, ma chiese consiglio al Signore e ricevette le indicazioni precise e giuste per sapere che cosa doveva fare.

Non cerchiamo quindi le indicazioni per la nostra vita, consultando coloro che pretendono di conoscere il futuro, o rivolgendoci ad esperti umani, o semplicemente facendo affidamento sulle nostre esperienze, ma rivolgiamoci sempre al Signore; leggiamo la Sua Parola e disponiamo il cuore verso di Lui, come unica e vera fonte di ispirazione e sapienza, come fece il re Davide. Questa è la premessa per incamminarsi nella via della Sua volontà, e realizzare una grande vittoria nella nostra vita. AMEN