Costruire una relazione col Signore
esto: 2 Pietro 3:11-18
L’Apostolo Pietro nella sua seconda lettera ci invita a: “… crescete nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo...”.
La conoscenza del Signore è fondamentale per ogni credente, infatti come si può davvero credere e riporre la propria fiducia in una persona se non la si conosce veramente?
La conoscenza è alla base di ogni relazione vera, sincera e duratura; certo è che la conoscenza si acquisisce col tempo e con il giusto impegno. Se questo avviene per ogni cosa, tanto più vale per la Parola di Dio.
Da qui la necessità di leggere e meditare la Scrittura ogni giorno, perché è attraverso di essa che lo Spirito Santo di Dio si rivela a noi e ci insegna quale sia la sua volontà.
Gli Apostoli Pietro e Paolo, essendo vissuti in “relazione col Signore”, hanno appreso quest’importante verità, e ce la testimoniano nelle loro lettere, esortandoci a fare altrettanto.
Anche noi cari fratelli in Cristo, dobbiamo ricercare ed istaurare una nostra personale relazione con Dio. Questo è il primo passo da compiere dopo aver appreso dalle Scritture i suoi insegnamenti; nel mentre noi impariamo dalla Scrittura, noi impariamo altresì a “parlare con Dio”, attraverso la preghiera, che è il mezzo naturale con il quale noi comunichiamo con il Signore.
La prima cosa che dobbiamo fare per avvicinarci a Dio è di confessare il nostro peccato; riconoscendoci peccatori, lontani dalla salvezza, riceviamo il suo perdono per la grazia che ci è stata elargita con il sacrificio del Signore Gesù Cristo.
Credere nell’opera salvifica di Gesù Cristo rappresenta dunque la prima vittoria sul peccato di incredulità che attanaglia ogni uomo che ancora non crede nel Signore.
La seconda cosa che dobbiamo fare per costruire una relazione duratura col Signore è di arrenderci nelle mani di Dio, sottomettere la nostra volontà a quella di Dio, come ci insegna a fare Proverbi (3:5-6). “Confida nel Signore con tutto il tuo cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento; riconoscilo in tutte le tue vie ed Egli appianerà i tuoi sentieri”, soltanto così il Signore potrà agire completamente e liberamente nella nostra vita per donarci tutte le benedizioni promesse.
La terza cosa da fare, conseguente alla seconda, è quindi di ubbidire alla guida dello Spirito Santo e lasciarci da Lui condurre;
lo Spirito Santo sa dove, come, quando, perché e cosa è meglio per noi, quindi lasciamoci guidare da Lui con fiducia, senza timore perché chi ripone la propria fede nel Signore non rimarrà mai deluso.
Ora cari fratelli in Cristo, la Scrittura ci ricorda che non è possibile servire e seguire due padroni: o seguiremo Gesù o seguiremo il mondo;
il mondo con le sue lusinghe molto concrete e immediate seduce molte persone, mentre le promesse del Signore sono come sospiri ineffabili, al punto da non essere percepiti se non da coloro che veramente mettono la propria vita nelle mani del Signore.
"Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano", ci ricorda l’autore della Lettera agli Ebrei (11:6).
Alla luce di questo dobbiamo essere consapevolmente disposti a seguire il Maestro, Gesù: "se uno vuole venire dietro a me, rinunzi a sé stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per amor mio, la troverà" (Matteo 16:24-25). Queste, fratelli, sono le cose che dobbiamo fare se vogliamo costruire una relazione con il Signore che sia stabile e duratura, fino al giorno in cui il Signore stesso ci accoglierà nel suo regno eterno; non indugiamo oltre quindi, ma andiamo con fiducia verso le sue amorevoli braccia. AMEN
