Denunciamo le opere del Male

Testi: Efesini 5:6-17

 

Quando un uomo o una donna si convertono, accettando il Signore come loro personale salvatore, vi è grande gioia, sia nei cieli, sia tra i fratelli sulla terra, ma questo momento, non è il punto d’arrivo, bensì soltanto l’inizio del percorso che ciascuno di noi deve compiere col Signore.

Se è vero che chi ben comincia è a metà dell’opera, è altresì vero che la strada da percorrere per giungere alla beatitudine eterna è lunga, irta di ostacoli e di insidie, tutti posti dal Male per cercare di ingannare gli Eletti e portarli lontano dalla Parola di salvezza dell’Evangelo.

Le armi a disposizione del principe di questo mondo sono davvero molte, e tutte molto efficaci, poiché sono concrete e inoltre, lui gioca in casa, col favore dei suoi, spesso ignari complici, ossia la moltitudine umana che non crede nel Signore e che quindi anche inconsapevolmente serve il principe del mondo.

Paolo era ben edotto di questo grande pericolo e nella sua lettera agli Efesini, li mette in guardia contro una di queste armi del maligno: “Nessuno vi seduca con vani ragionamenti…”.

I “vani ragionamenti” sono un’arma molto potente, proprio perché facile da usare da parte dei nemici di Dio, che hanno buon gioco con coloro che non hanno maturato una salda fede, ma soprattutto non hanno ancora messo la loro vita nelle mani del Signore.

La luce che la Parola di Dio ha acceso nel cuore dei credenti ci aiuta a rischiarare il nostro cammino, e tuttavia, come una fiamma che brucia, essa può essere spenta da un vento forte o anche dalla pioggia che dovesse cade.

Se gli elementi naturali possono spegnere la fiamma e far precipitare nelle tenebre fisiche, nondimeno gli elementi del maligno, quelle che Paolo chiama “le opere infruttuose delle tenebre” possono, se condivise da parte di un credente, farlo precipitare nelle tenebre spirituali.

Paolo su questo pericolo è molto chiaro e non si limita a dirci di non prendere parte a nessuna di queste opere, ma ci esorta anche a “denunciarle”, poiché le opere delle tenebre sono efficaci proprio perché compiute di nascosto dalla moltitudine, ma se e quando sono portate alla luce esse perdono di efficacia perché vengono conosciute da tutti e questo evita a molti di diventarne preda.

Anche oggi assistiamo a tante opere delle tenebre; azioni deprecabili che vengono compiute da chi ci circonda, spesso con la spavalderia di chi sa di poterle fare perché tanto nessuno gliene chiederà mai conto, perché protetto dal principe del mondo, che le approva e le fomenta.

Di fronte a queste cose, l’atteggiamento che spesso hanno i credenti è quello di paura e rassegnazione; paura perché temono per la propria vita qualora osassero prendere posizioni (denunciare) contro chi compie tali atti, rassegnazione perché la sensazione è quella d’impotenza, che ci porta dire “tanto non cambierà mai nulla”.

Questo atteggiamento remissivo però non è quello che il Signore vuole da noi! Tacere di fronte al male per timore di ritorsioni da parte del principe del mondo, se è umanamente comprensibile, non è accettabile da parte dei figli di Dio, poiché, avendo ricevuto uno Spirito di verità e potenza in Cristo: “E voi non avete ricevuto uno spirito di servitù per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione, mediante il quale gridiamo: «Abbà! Padre!» (Ro 8:15) non possiamo tacere e avallare il male, ma dobbiamo chiedere al Signore la forza per denunciare il male stesso, affinché sia la luce di Cristo a risplendere intorno a noi, e prevalere così sulle tenebre del mondo.

Paolo ci esorta a fare questo, e ci esorta farlo subito; non attendiamo domani per fare la volontà di Dio, perché, giustamente ci fa notare che se i giorni sono malvagi, noi non possiamo sprecare il tempo che ci viene concesso dal Signore in attese rassegnate.

I giorni che ci sono dati dal Signore sono da Lui contati; nessuno gli sfugge, ogni secondo della nostra vita passa sotto la sua lente ed è vagliato. Il tempo che sprechiamo non potremo recuperarlo e giustamente Paolo ci invita ad agire subito, oggi stesso in modo saggio, ricercando e seguendo la volontà del Signore. AMEN