Deponi il tuo peso
Testo: Ebrei: 12:1-3
“Ce la faccio da solo”! Con questa espressione spesse volte noi vogliamo dimostrare a noi stessi e agli altri di essere in grado di affrontare e superare le difficoltà della vita senza ricorrere all’aiuto di nessuno;
sia che questo avvenga per orgoglio, sia per intima convinzione d’essere in grado di gestire la propria vita, capita che molte volte finiamo per pagare caro le conseguenze negative delle nostre scelte, specialmente di quelle sbagliate.
La libertà che ci è stata accordata, ossia il nostro “libero arbitrio”, se non usato nel modo corretto può diventare fonte di dolori e problemi che, di fatto, riducono a zero la nostra libertà, rendendoci invece schiavi del mondo (ossia del peccato) e di quelli che sono i servi del principe di questo mondo.
Che cosa possiamo fare allora?
L’autore della lettera agli Ebrei ce lo spiega in modo molto chiaro: “…deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta”!
Perché allora affaticarsi tanto a rincorrere soluzioni gravose che altro non sono se non pesi che ci carichiamo a seguito delle nostre scelte sbagliate?
Il Signore ci offre di continuo il suo perdono da ogni errore e peccato che possiamo aver commesso, senza rinfacciarci nulla, ma anzi, da Padre amorevole e comprensivo qual è, annulla ogni nostro debito, ci fa grazia, e liberandoci dal peso della colpa, ci permette di ricominciare a correre la gara che ci è posta innanzi, ossia il percorso della nostra vita, liberati da quei pesi che, se rimasti sulle nostre spalle (coscienza) diventerebbero ogni giorno più opprimenti fino a non essere più sopportabili.
Allora: “Deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge…”, deponiamolo ai piedi della croce di Gesù chiedendo il suo perdono;
chiediamo il perdono per nostre scelte sbagliate che ci hanno provocato i problemi;
non cerchiamo di fare da soli attraverso soluzioni “a buon mercato” che alla fine potranno rivelarsi le più dispendiose;
non proviamo a sbarazzarti delle conseguenze del nostro peccato con mezzi contrari alla giustizia di Dio, che invero ci faranno sprofondare ancora di più nella disperazione.
Cari fratelli in Cristo, andiamo fiduciosi a Colui che riceve tutti gli oppressi dai pesi della vita e li rimanda alleggeriti dal Suo ristoro.
Qualunque sia il carico che ci sta opprimendo, chiediamo a Dio di mostrarcene la causa, gettiamo il nostro peso ai Suoi piedi ed Egli ci darà la gioia della Sua salvezza.
Di fronte al nostro peccato, il Signore ci chiede di assumerci la nostra responsabilità, confessandolo a Lui senza celare o scusare nulla, e in virtù della Sua espiazione, saremo giustificati dalle colpe ed alleggeriti da ogni fardello.
Avendo conosciuto il Signore e il suo infinito amore per tutti noi, non continuiamo a trascinarci carichi di pesi, ma liberati da essi per la Sua grazia, ritroveremo in Cristo la forza per correre “…con perseveranza la gara che ci è proposta, fissando lo sguardo su Gesú, colui che crea la fede e la rende perfetta. Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l'infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio”.
Ora cari fratelli in Cristo, Lui ci ha messi di fronte alle due alternative: fermarci appesantiti dal peccato delle scelte sbagliate o correre con perseveranza avendo deposto il nostro fardello ai Suoi piedi:
ad ognuno di noi fare la scelta giusta; AMEN.