Dilettanti allo sbaraglio
esto: Atti 19:13-17
In ogni arte o mestiere ci sono diversi livelli di capacità ed esperienza; capacità ed esperienza che si acquisiscono con lo studio, la pratica, e quindi con il tempo, perché ben difficilmente impariamo a fare qualcosa da un giorno all’altro e nemmeno acquisiamo tali capacità alla nascita, o come dicono a Napoli: “nessuno nasce imparato!”
Anche quando si tratta delle cose di Dio dobbiamo percorrere un lungo cammino preparatorio prima di mettere a frutto la nostra fede.
Lo stesso Apostolo Paolo, dopo che fu “folgorato” sulla via di Damasco, necessitò di un lungo periodo di apprendistato prima di cimentarsi nell’importante missione che tutti noi conosciamo.
Chi invece pensa di poter già fare tutto ciò che le promesse di Dio preannunciano a coloro che hanno avuto fede nel Signore Gesù Cristo e lo hanno accettato come loro personale salvatore, ossia i “nati di nuovo”, senza prima aver maturato la giusta esperienza, andrà incontro a cocenti delusioni.
Nell’episodio di oggi è descritto proprio uno di questi casi, dei credenti che pensando che fosse sufficiente invocare il nome di Gesù per fare ciò che il Suo nome ha il potere di fare, subiscono non solo una cocente delusione per il loro insuccesso, ma anzi pagano sulla loro pelle le dolorose conseguenze del loro errore di impreparazione e presunzione.
Anche nella fede, dunque, non possiamo comportarci come dei “dilettanti allo sbaraglio”, perché se facessimo così non otterremmo nulla di quanto promessoci dal Signore.
Il Signore, infatti, vuole al suo servizio uomini e donne che prima di tutto lo abbiano intimamente accettato come il loro personale salvatore e non soltanto a parole;
vuole credenti che abbiamo imparato a mettere la loro vita totalmente nelle mani del Signore e non persone che credono di potere “utilizzare il nome di Dio” a loro piacimento;
il Signore non vuole persone dotate di capacità umane, né manda alcuno allo sbaraglio, ma guida e usa credenti che, come gli Apostoli, manifestano le Sue virtù nella loro vita.
Il cd “dilettante” per quanto mosso da sincera volontà di fare bene, mancando della necessaria esperienza e preparazione, rischia infatti di causare dei danni invece di arrecare benefici con il suo agire, e questo il Signore non vuole che accada, perché quando si parla di fede nel Signore, si parla della salvezza di uomini e donne che, se mal guidati, potrebbero davvero perdere l’occasione di incontrare il Signore.
Vi fareste voi operare da un chirurgo senza la necessaria preparazione ed esperienza? Mettereste voi la vostra vita nelle mani di una tale persona?
Certamente no! Quindi tantomeno il Signore vuole che la sua Parola sia data in mano a coloro che ancora non sono in grado di diffonderla nel modo corretto.
L’Apostolo Paolo, ormai anziano, si raccomandava al suo discepolo Timoteo proprio per questo: “E le cose che hai udite da me in presenza di molti testimoni, affidale a uomini fedeli, che siano capaci di insegnarle anche ad altri” (II Timoteo 2:2).
Vedete allora cari fratelli in Cristo come sia importante essere adeguatamente preparati quando ci apprestiamo a diffondere la Parola e non avventurarci in missioni per le quali il Signore stesso mediane il suo Santo Spirito non ci ha adeguatamente preparati?
Quando abbiamo dubbi su cosa fare, preghiamo il Signore che ci illumini e ci faccia conoscere così la sua perfetta volontà, quindi mettiamola in pratica, così non andremo mai allo sbaraglio, ma sicuri che non saranno le nostre umane debolezze ma la forza del Signore a guidare il nostro agire. AMEN