Dio con noi
E' possibile ascoltare la meditazione direttamente da questi link:
https://rumble.com/vc4ey0-natale-2020-dio-con-noi.html
Testo: Esodo 24:9-11
Cari fratelli in Cristo, il brano proposto per la meditazione di oggi è uno dei più misteriosi dell’Antico Testamento, perché in pochi versetti ci descrive l’incontro di Dio non solo con Mosè, come avvenuto nell’episodio del roveto ardente, ma con altre 73 persone, oltre a Mosè stesso;
il brano ci dice inoltre che non si è trattato di un incontro “spirituale” o “allegorico”, ma proprio di un incontro fisico!
Mosè e gli altri anziani d’Israele videro Dio faccia a faccia e non morirono, né furono colpiti da alcun castigo.
Nella tradizione antica, infatti, un uomo non poteva “vedere Dio” e rimanere in vita, poiché l’immagine di Dio era talmente forte e sconvolgente che provocava la morte di coloro che per ardire o imprudenza avessero cercato di vederlo.
Qui però non solo non succede nulla di tutto questo; infatti è scritto: “Ma egli non stese la sua mano contro quegli eletti dei figli d'Israele…”, e questo perché è stato Dio stesso ad averli convocati insieme a Mosè, per fornire loro la prova che Dio aveva parlato a Mosè.
Oltre a questo, però avviene un altro fatto straordinario: “…essi videro Dio, e mangiarono e bevvero”.
Quella delegazione di israeliti insieme a Mosè, convocati da Dio in un posto speciale sul monte: “Sotto i suoi piedi vi era come un pavimento lavorato in trasparente zaffiro, e simile, per limpidezza, al cielo stesso…”, sono altresì invitati ad un banchetto, un banchetto insieme con Dio!
Questo è stato un avvenimento straordinario, così straordinario che di fatto è stato relegato in pochi versetti nel Libro dell’Esodo, quasi fosse un errore, o qualcosa troppo strana per essere creduta.
Non è un caso infatti che ben poco questo passo venga predicato nelle Chiese: vedere Dio con i propri occhi e mangiare e bere alla sua tavola è qualcosa che sembra persino stonare con tutto il resto della Scrittura, dove Dio è assiso troppo in alto ed è troppo potente perché noi ci possiamo accostare a Lui in tal modo.
Siamo però veramente sicuri di questo?
Oggi ricordiamo il Natale di Gesù Cristo, il figlio di Dio e quindi Dio stesso.
Ma che cos’è il Natale veramente?
Nel Vangelo di Matteo 1:23 ci viene spiegato chiaramente: “«La vergine sarà incinta e partorirà un figlio, al quale sarà posto nome Emmanuele», che tradotto vuol dire: «Dio con noi».”
Il vero significato del Natale è dunque: “Dio con noi”.
Noi allora pensiamo che il Dio con noi sia soltanto Gesù Cristo che sceso dal cielo si è fatto uomo per vivere per un certo tempo con noi, in mezzo a noi, ma questo non è del tutto vero, perché questa non è la prima volta che ciò è accaduto;
Dio è sceso in mezzo agli uomini ed è vissuto con gli stessi già altre volte nel passato, e la Scrittura ce ne rende testimonianza, anche attraverso questo passo di Esodo.
Ora cari fratelli in Cristo, Dio ci ama di un amore paterno così grande che noi a fatica riusciamo a concepire, al punto che troppo spesso noi lo vogliamo sentire lontano, disinteressato, distratto, quando invece Lui cerca ogni occasione per stare insieme a noi, in Spirito anzitutto, ma talvolta anche in corpo, come nel testo di oggi, o come ben sappiamo con la venuta di Gesù, per il tempo che è vissuto sulla Terra come uomo.
Dio è sempre lo stesso, lo possiamo riconoscere dai suoi gesti; allo stesso modo in cui, prima della passione, Gesù divideva il pane e il vino con i suoi discepoli in un banchetto, la cd “cena pasquale”, così già molti anni prima sul Sinai Dio condivideva il pane e il vino con Mosè e gli anziani d’Israele per significare la comunione tra Dio e gli uomini;
comunione che non viene mai meno, così come non viene mai meno il suo amore per noi.
Dio è con noi sempre dunque;
lo è con il suo Santo Spirito che ha preso il posto di Gesù quando lui è risalito in cielo, così come lo è stato anche prima, quando Dio è sceso in mezzo agli uomini condividendo cibo e bevande con loro, e ancora lo sarà nel Regno dei Cieli, dove tutti noi credenti vivremo con Lui fianco a fianco per l’eternità!
Oggi è giusto che ricordiamo il Natale del Signore, ossia la venuta di Cristo, l’Emmanuele, il Dio con noi, ma è giusto ricordarci che Dio è veramente sempre con noi, quindi non solo a Natale;
viviamo dunque ogni giorno della nostra vita in perfetta e piena comunione con il Signore. AMEN