Dio e l'Uomo: storia di un rapporto difficile

Gesù Cristo, di fronte alla durezza di cuore e alla testardaggine dei Farisei del suo tempo, che loro si ostinavano a chiamare: “osservanza della Legge di Mosè”, chiarisce un concetto molto importante: “Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato” (Mc 2:27), che in buona sostanza voleva dire che, la Legge è stata data per favorire l'uomo e non per renderlo schiavo della stessa.

Questa spiegazione, per analogia, deve essere applicata a molti altri insegnamenti biblici, laddove l’interpretazione umana ha stravolto il senso originario della scrittura, e ha finito per mantenere soltanto un guscio vuoto, rappresentato dalla tradizione umana.

I credenti di oggi dovrebbero chiedersi: “È Dio che è stato fatto per l'uomo, o non è piuttosto l'uomo che è stato fatto per Dio?

A prima vista questa può sembrare una domanda provocatoria e senza senso, perché tutti i credenti sanno che Dio non è stato creato da nessuno, mentre è l'uomo ad essere stato creato da Dio.

Fatto per”, tuttavia, è un'espressione che ci dovrebbe aiutare a riflettere sul vero senso della nostra fede.

La Scrittura, infatti, ci testimonia che non soltanto l'uomo è stato fatto da Dio, ma anche che l'uomo è stato fatto “per Dio”, ossia in funzione di Dio, o a sua immagine.

Ai nostri giorni, tuttavia, questo punto è messo in discussione da numerosi “pseudo-credenti”, i quali ritengono piuttosto che Dio, nella sua immensa bontà, abbia fatto l'uomo soltanto in un atto di disinteressata generosità.

Partendo da questo modo di concepire il rapporto tra l'uomo e la divinità, improprio alla luce della Scrittura, e quindi piuttosto distante dai fondamenti della fede cristiana, si potrebbe veramente ipotizzare che sia Dio ad essere stato fatto per l'uomo!

Questa teoria, infatti, solo in apparenza è lontana dalla realtà, perché nella storia umana ci sono innumerevoli esempi di come questo sia accaduto di continuo, almeno ogni volta che il potere religioso è stato usato a fini politici e di potere.

Ma andiamo con ordine:

gli atei e i non credenti lo affermano da sempre, sostenendo che dio non è che un'invenzione umana per giustificare la paura della morte da un lato, e il sostenere il potere terreno delle istituzioni religiose dall'altro.

“La religione è l'oppio dei popoli”, diceva Karl Marx, e tutto sommato aveva ragione; se dio non esiste, l'idea di dio diventa un feticcio, una superstizione che serve soltanto a controllare le masse.

I credenti, però, possono davvero arrivare a pensare che Dio sia stato fatto per l'uomo?

In fondo sì; sì se noi concepiamo Dio come un essere che è al nostro servizio, che risponde ai nostri bisogni e ai nostri desideri ogni qualvolta ci serve, che non ci richiede nulla in cambio di ciò che ci dona, ...almeno non in questa vita!

Certo questa è una logica tutta umana, che contraddice lo spirito della rivelazione divina, eppure ultimamente essa si è diffusa molto tra i credenti, specialmente nelle società dove opulenza e laicità hanno trovato un perfetto connubio. In Europa in particolar modo.

Questa posizione è molto comune tra i credenti delle cd. “Chiese Riformate Storiche”; ossia quelle nate dalla Riforma di Lutero, e poi maturate passando attraverso l'Illuminismo, e per certi versi anche l'influenza del socialismo massimalista.

L'idea inconscia che Dio sia stato fatto per l'uomo è presente in molti credenti, cd. “maturi”. Maturi non nel senso che hanno maturato una profonda fede nell'Eterno, al punto d'aver messo sé stessi e la propria vita al sevizio di Dio, bensì nel senso di avere una conoscenza della Scrittura maturata attraverso uno studio storico-critico della stessa, piuttosto che una rivelazione del cuore. In buona sostanza, coloro i quali ritengono che la Bibbia, benché rivelazione divina, possa e debba essere reinterpretata per adattarla alle esigenze della situazione attuale della società umana, o se vogliamo, per meglio andare incontro alle attuali esigenze della nostra società.

Quest'idea di Dio è così radicata nei credenti “maturi”, che molti di loro hanno ormai accantonato l'insegnamento biblico che noi, uomini e donne, siamo qui in funzione di Dio, e che quindi siamo noi che dobbiamo adeguarci al suo volere, contribuendo a cambiare la società umana in cui viviamo nel senso della Bibbia, e non viceversa, cioè adattare la Bibbia alla società umana che cambia!

La posizione delle chiese cd. “Evangelicali”, invece, è piuttosto quella di rimanere fedeli alla lettera della Scrittura, tuttavia, neanche loro riescono sempre a rimanere fedeli allo Spirito della stessa.

La Chiesa Cattolica Romana ormai da molti secoli non si pone più questo problema, avendo tradito sia la lettera della Scrittura, con la tradizione della chiesa che cresce in parallelo e sostituisce la Scrittura, sia lo Spirito, con un comportamento ottuso e arrogante, molto simile a quello degli Scribi e dei Farisei, condannati da Gesù Cristo.

Se tuttavia crediamo veramente che Dio abbia l'ultima parola sulla sua Chiesa, intesa in senso ampio, cioè come l'insieme di tutti i credenti, indipendentemente dalla loro denominazione, dobbiamo anche accettare ed essere in grado di vedere l'azione dello Spirito Santo nel mondo, o meglio nella Chiesa di Dio.

Spesso l'azione dello Spirito Santo, -SS-, non è così immediata da sconvolgere la vita dei credenti e delle Chiese, non da un giorno all'altro almeno; tuttavia, se lo osserviamo all'opera nel corso dei secoli, non possiamo non vedere i risultati della sua azione.

Dietro la Riforma di Lutero/Calvino c'era la potente opera dello SS, che non gradiva come la Chiesa d'Occidente gestisse gli affari di Dio, e per questo ha fatto sorgere dei nuovi profeti che hanno parlato e agito nel suo nome (Lutero, Calvino, Zwingli, Wesley...), riformando la Chiesa di Dio, e anche i cuori dei credenti ovviamente!

A distanza di 500 anni, possiamo affermare con certezza che la Riforma è stata benedetta da Dio, contro la superstizione medievale del cattolicesimo, ma anche contro la corruzione terrena della Chiesa, che ormai da molti secoli cercava soltanto la propria gloria e non più quella di Dio.

Per la Chiesa Cattolica Romana, infatti, non era più la Chiesa ad essere stata fatta in funzione di Dio, bensì Dio ad essere in funzione della Chiesa, e questo ovviamente non può piacere a Dio!

La Chiesa Riformata, sempre in senso lato, ha accolto il richiamo dello SS, e per un certo tempo ha lavorato per la gloria di Dio, almeno fino a quando i credenti riformati hanno vissuto la loro vita in funzione della Parola, senza metterla in discussione sulla base dei nuovi principi che, l'illuminismo prima, l’evoluzionismo Darwiniano poi e il progresso scientifico in seguito, hanno introdotto nella società cristiana.

A cominciare dal XIX secolo l'umanità ha certamente progredito in fatto di conoscenze, al punto però d'arrivare a mettere in discussione alcune parti della Bibbia, quali, per esempio, l'età della creazione, piuttosto che la creazione stessa, la storicità di alcuni personaggi, o la datazione di alcuni avvenimenti biblici.

Queste nuove scoperte, o conoscenze umane, in verità non dovrebbero scalfire la fede, perché anche la scienza è opera di Dio, però se questo avviene, perché esse sono usate non per la gloria di Dio, bensì per mettere in dubbio la rivelazione Biblica, allora esse diventano opere per la gloria dell'uomo soltanto.

I credenti “maturi”, o illuminati dalla scienza, piuttosto che dallo SS, hanno cominciato a popolare molte delle Chiese Riformate, al punto che questi credenti si sono sentiti, e si sentono tuttora, il diritto/dovere di reinterpretare la Scrittura alla luce del sapere umano, piuttosto che seguire l'ispirazione dello SS (?).

Così facendo, però, anche le Chiese Riformate Storiche, al pari della Chiesa Cattolica, sono scivolate nel peccato di credere in un dio “fatto in funzione dell'uomo”, e questo, lo vediamo, ha provocato una conseguenza che è ormai davanti agli occhi di tutti; le Chiese Riformate Storiche nel mondo arretrano ovunque, a favore delle nuove Chiese Evangelicali e Pentecostali!

Dio sta ancora agendo con il suo SS suscitando profeti e testimoni a lui fedeli, ossia che cercano la sua gloria, piuttosto che la gloria umana, e chiama a sé milioni di fedeli tramite le nuove Chiese nate dallo SS.

Chi ha orecchi per udire, oda” (Lc 8:8), sarebbe giusto dire; tuttavia così come la Chiesa Cattolica Romana dopo la Riforma, per così dire, “non si è mai ravveduta”, lasciando la via del potere terreno e della gloria umana, per ritornare a quella divina, allo stesso modo temo faranno le Chiese Riformate Storiche. Non lasceranno la via della ragione e del sapere umano, per accettare la semplice fede del cuore, convinti così facendo di fare bene, d'interpretare correttamente il volere di Dio, o forse più semplicemente di non aver più bisogno di un dio che ha creato l'umanità in sua funzione, ma soltanto di un dio che sia in funzione e al sevizio dell'umanità!

La prova di quanto affermo la troviamo nel fenomeno dello “svuotamento” delle Chiese Storiche, Cattolica e Riformate, che continua senza sosta ormai da diversi decenni in quasi tutti i paesi dell’Europa occidentale.

La Chiesa Cattolica, e quelle Riformate, nei paesi dove sono maggioranza, hanno sentito il drastico calo dei fedeli/frequentanti, e tuttavia hanno ignorato il problema proprio perché grazie alle loro posizioni sociali consolidate nei secoli, sono rimaste salde come istituzioni civili, piuttosto che come “chiese”, nel vero senso del termine, ossia come testimoni vive e fedeli della Parola di Dio.

Nei paesi dove invece le Chiese Storiche sono minoranza, come ad esempio in Italia o in Francia, la situazione di disfacimento si fa sentire in modo forte e sempre più preoccupante.

Già negli anni 70 del secolo scorso le Chiese Valdesi e Metodiste in Italia (due Chiese profondamente laicizzate e politicizzate) si sono “fuse”, poiché i loro numeri erano ormai ridotti al lumicino e i loro membri continuavano e continuano a calare ogni anno. Le Chiese Storiche in Francia hanno seguito di recente la stessa strada con la fusione tra Chiesa Riformata e Chiesa Luterana, sempre giustificando la loro scelta con il desiderio di superare le loro divisioni storiche, però in realtà si tratta di un'altra ammissione di debolezza del loro messaggio che non attrae più i fedeli.

Per contro le Chiese Evangelicali nascono e crescono come funghi in ogni angolo del mondo, attirando a sé milioni di ex cattolici, ma anche moltissimi ex protestanti storici, che nelle loro chiese non sentono più il richiamo dello SS, ma solo un freddo messaggio intellettuale che non scalda il cuore, e che serve soltanto a compiace l'intelletto, e a inorgoglire il sapere umano!

Purtroppo dove non soffia lo SS, la chiesa si inaridisce e poi, sia pure dopo una lunga penosa agonia, muore, lasciando dietro di sé soltanto uno scheletro vuoto; come i bellissimi coralli che vediamo sulle bancarelle dei porti turistici, che ci attraggono per i loro colori, ma che in realtà non sono altro che creature morte. Così le maestose cattedrali edificate nel passato o i sobri edifici dei locali di culto di un tempo, sono belli a vedersi, però dentro sono come dei grandi mausolei di una fede ormai scomparsa; quella stessa fede che invece nasce e si fortifica in qualche garage di periferia o in qualche ex capannone industriale, dove si riuniscono le nuove Chiese Evangelicali, che magari oggi ci sono e domani non ci sono più, perché sono rinate da qualche altra parte dove lo SS ha voluto.

Noi Riformati dovremmo avere chiaro che la Chiesa è l'insieme dei credenti che si riuniscono attorno al Parola di Dio, e non l'edificio di culto sacro e solenne, come ancora credono i cattolici, eppure non riusciamo a cogliere neanche noi che una Chiesa vuota è opera dello SS che non soffia più nei cuori dei credenti, così come un garage pieno di gente che glorifica Dio, è sempre opera dello SS che soffia nei cuori degli ultimi, dei poveri, dei negletti e rigettati dal mondo, gli stessi a cui predicava Gesù. Purtroppo il nostro orgoglio, il nostro sapere umano, ci impedisce di vedere queste cose, e così commiseriamo noi stessi imputando i nostri peccati ad un mondo che ormai si è fatto troppo “adulto” per ascoltare la Parola di Dio. Dimenticando però che è proprio in un mondo così lontano da Dio che dobbiamo portare la speranza della Parola di Dio, l'annuncio della grazia e della salvezza per tutti; noi dobbiamo portare ancora Cristo nostro unico Salvatore, e non tante dotte conferenze o simposi sui temi politici, sociali, culturali, o quant'altro, in cui noi siamo diventati maestri, ...purché non si faccia proselitismo per Gesù Cristo (oggi accogliamo profughi e immigrati in fuga dai loro paesi, ma guai a parlare loro di Gesù Cristo, per non violare i loro diritti di peccatori che hanno tutto il diritto di rimanere nel peccato)!

In somma se la vogliamo vedere la verità, ce l'abbiamo davanti agli occhi: laddove ancora si testimonia Gesù Cristo come è insegnato nella Bibbia, ossia dove l'uomo è stato fatto per la gloria di Dio, le Chiese nascono e crescono! Per contro, laddove si continua a predicare che è Dio che è stato fatto per l'uomo, le Chiese si svuotano e muoiono, anche se lasciano dietro di loro dei pregevoli edifici a testimonianza di una gloria passata che ormai non posseggono più!