DIO, LA NOSTRA FORZA

Testi: Deut 3:18-22

 

Finalmente, dopo 40 anni di peregrinare nel deserto per “consumare” una generazione di israeliti che a più riprese si era ribellata a Dio mormorando contro di Lui, perché il loro cuore era per molti versi rimasto schiavo in Egitto, finalmente Israele sta per entrare nella Terra Promessa!

Mosè sa che lui non entrerà nel paese dove scorre il latte e il miele, perché anche lui una volta ha dubitato della potenza di Dio, e tuttavia, mentre “passa le consegne” al suo successore Giosuè, è ben consapevole che il Signore Dio ha già deciso il destino del suo popolo, ed è un destino glorioso, destinato a cancellare per sempre non solo la schiavitù d’Egitto, ma anche gli anni terribili del deserto.

La mano di Dio ha già dato una dimostrazione della sua forza, conquistando i territori ad est del Giordano, che in origine non erano destinati ad Israele, ma che Dio concede ugualmente alle due tribù e mezza che hanno scelto di rimanere in quei luoghi, adatti agli allevatori di bestiame; soltanto chiede agli uomini di queste tribù, dopo aver sistemato mogli, figli e armenti, di marciare in testa ai loro fratelli, affinché anche loro possano prendere possesso della terra loro destinata.

Dopo aver dato quest’ordine per mezzo di Mosè, Dio sottolinea ancora una volta la sua ferma decisione di concedere la vittoria ad Israele una volta varcato il Giordano, permettendo di sconfiggere i re cananei, così come già aveva accordato loro la vittoria sui re ad est del Giordano.

Dio però va oltre questa promessa, perché con riferimento ai re e ai popoli che abitano ad ovest del Giordano, dichiara apertamente: “…Non li temete, perché il SIGNORE, il vostro Dio, combatterà per voi”.

Non è la prima volta che il Signore ordina ai suoi di stare fermi (Es 14:13), di avere fiducia in Lui, perché sarà lui ad agire per loro, e questo modo di fare di Dio non è soltanto un segno visibile della sua potenza, ma è soprattutto una dimostrazione della sua fedele presenza accanto a tutti coloro che lo temono e lo amano; gli israeliti prima e i cristiani poi.

Dio chiede ai suoi figli di avere fiducia in Lui, di affidarsi a Lui in ogni circostanza, anche le più tremende e terribili, proprio perché tutti devono comprendere che la propria vita non dipende dalla forza o dall’intelligenza dell’uomo, ma dalla fede che lui sa riporre in Dio.

Ora noi abbiamo letto che Dio fece questa promessa a Mosè e a Giosuè prima di entrare nella terra promessa: la forza d'Israele risiedeva nell'obbedire al Signore e nel credere nelle Sue promesse e non fare affidamento nella potenza delle loro armi. Dio avrebbe vinto per loro, perché era Lui che donava al suo popolo quella terra. E Dio, secondo la Scrittura, ha mantenuto questa promessa, concedendo vittoria dopo vittoria agli israeliti, mettendo in fuga i loro nemici; questo però è avvenuto soltanto fino a quando gli israeliti sono rimasti fedeli al Signore, osservando la sua volontà.

Ora però, cari fratelli in Cristo, noi sappiamo che le promesse di Dio sono valide per sempre, anche a distanza di secoli. La sua promessa, che Lui combatterà per noi, ha ancora lo stesso valore oggi, per il suo nuovo popolo: i cristiani (nati di nuovo), i quali per mezzo di Cristo, che ha vinto la morte sulla croce, hanno imparato a non confidare nelle proprie forze, bensì nella potenza di Dio.

Gli antichi israeliti che in verità non erano forti militarmente, ma anzi temevano grandemente la potenza dei popoli cananei, razionalmente non avrebbero mai potuto sperare di batterli; ecco che però la promessa di Dio, contro ogni ragione umana, concedeva loro la vittoria, per il solo fatto che loro si fossero affidati a Lui.

Allo stesso modo noi credenti di oggi possiamo vedere come la potenza di Dio si manifesti in modo evidente proprio quando riconosciamo la nostra debolezza e contemporaneamente crediamo col cuore alle Sue promesse, perché sappiamo per fede essere vere, reali e che si compiranno davanti ai nostri occhi.

Lasciamo dunque che il Signore combatta per noi le molte battaglie della nostra vita; non escludiamolo mai dai nostri pensieri, facciamo conoscere le nostre necessità con continue preghiere di intercessione, seguite da ringraziamenti e lode! Sì, fratelli affidiamo serene la nostra vita a Gesù! Egli la proteggerà da ogni male, ma soprattutto ci salverà nel giorno del Giudizio. Confidiamo nel Signore, crediamo in Lui e nella Sua Parola, nutriamoci della Bibbia, fonte di sapienza, chiedendo comprensione allo Spirito Santo e vedremo il realizzarsi delle sue promesse, sperimentando la Sua grazia, e la sua forza all’opera nella nostra vita e nel mondo. AMEN