Dio parla alla tua vita

Testi: Proverbi 12:15 – 29:1

 

Il 31 maggio 1889 fu un giorno terribile per la cittadina di Johnstown in Pennsylvania, perché la diga di South Fork, situata a monte della città, e che raccoglieva le acque di numerosi fiumi della valle, cedette a seguito delle abbondanti piogge cadute nei giorni precedenti, e le acque travolsero la città, distruggendola e causando al contempo 2209 vittime, oltre a ingenti danni materiali.

Fu una tragica fatalità?

Fu qualcosa del tutto inaspettato di cui nessuno aveva mai avuto sentore?

No, cari fratelli in Cristo, perché la diga stessa era stata più volte controllata dagli ingegneri del genio civile,  che già tre anni prima avevano avvertito le autorità cittadine: “La diga non è sicura, siete in grave pericolo. Dovete trasferirvi”; le autorità però avevano reagito con sufficienza ai loro avvertimenti rispondendo: “Abbiamo già sentito questa storia; la diga è a posto”.

L’anno successivo gli ingegneri fecero un ulteriore controllo con il ripetersi delle stesse reazioni da parte delle autorità cittadini.

Pochi mesi prima del tragico evento ci fu un ulteriore controllo e avviso, anch’esso inascoltato.

Sarebbe bastato che chi era preposto a prendere i giusti provvedimenti avesse dato ascolto ai ripetuti consigli degli esperti, che risuonavano come altrettanti allarmi lanciati con sufficiente anticipo, per salvare la vita a quelle 2209 persone, ma la loro supponenza, la convinzione, o meglio la testardaggine non permise loro di salvarle in tempo.

Anche noi abbiamo uno strumento che puntualmente ci avverte dei pericoli che incombono sulla nostra vita; questo strumento si chiama Bibbia, e in essa è contenuto tutto ciò che serve ad un uomo per mettersi in salvo, per salvare la propria vita davanti ad un’incombente catastrofe che si sta per abbattere su di essa.

Siamo però disposti ad ascoltare gli avvertimenti che ci possono salvare, oppure ci comportiamo come le autorità di Johnstown, rifiutandoci di credere al pericolo imminente?

Siamo sempre convinti che la scelta che stiamo facendo sia quella giusta, al punto di non ascoltare i consigli che ci vengono dati dal Signore attraverso la Scrittura? Siamo disposti a lasciarci salvare dai nostri errori, oppure preferiamo intestardirci sulle nostre convinzioni?

La Bibbia ci dice che: “La via dello stolto è dritta ai suoi occhi, ma chi ascolta i consigli è saggio”; la saggezza di chi sa ascoltare la Parola di Dio è ciò che può salvarci la vita, scampandoci dalla imminente catastrofe, e il Signore si prodiga ogni giorno affinché noi ci convertiamo dalla nostra via malvagia e quindi insensata, ma oltre ad avvertirci non può fare altro;

come gli ingegneri della diga non potevano “imporre” la loro analisi alle autorità, ma soltanto avvisarli, allo stesso modo Dio non può imporre la sua agli uomini, ma soltanto avvertirli, più e più volte, affinché liberamente gli stessi si rendano conto dei loro errori e quindi si convertano prima che il pericolo li travolga.

Chi si convertirà scamperà il pericolo e salverà la propria vita, ma chi rifiuterà di ascoltare dopo essere stato avvertito, per questi non vi sarà scampo: “L’uomo che, dopo essere stato spesso ripreso, irrigidisce il collo, sarà abbattuto senza rimedio”, ci dice ancora la Scrittura.

Non irrigidiamo il nostro collo dunque, ma accogliamo con gratitudine gli avvertimenti e le correzioni del Signore, affinché la nostra vita non sia travolta dalle tante sciagure che si abbattono su coloro che non pongono la propria vita nella amorevoli mani del Signore:

accettiamo con gratitudine le correzioni del Signore perché ci vengono da un padre amorevole che ci vuole risparmiare sofferenze e brutture, e così facendo vivremo sempre sicuri all’ombra delle sue benedizioni. AMEN