Dipende da Dio

E' possibile ascoltare la meditazione direttamente da questo link:

https://rumble.com/vic9sp-dipende-da-dio.html

 

Testo: Proverbi 8:10-14

 

Cari fratelli nel Signore, la domanda che vi pongo oggi è questa: “Quale deve essere il nostro rapporto con Dio”?

Ne spiego il senso; per rapporto con Dio intendo come ci dobbiamo rapportare con Lui nel vivere la nostra vita.

Se da un lato Dio è il nostro creatore e a Lui noi apparteniamo, ossia siamo di fatto “suoi dipendenti”, e pertanto tenuti ad ubbidirgli secondo la sua volontà, dall’altro lato Egli ci lascia liberi di decidere come vivere la nostra vita, ossia se viverla in accordo alla sua volontà, oppure fare ed agire in contrasto con essa, come meglio ci pare e piace.

Ovviamente se sceglieremo la seconda possibilità, alla fine ne pagheremo tutte le conseguenze negative, però ammettiamo invece di scegliere la prima possibilità, ossia di ubbidire e servire Dio; in questo caso come ci dobbiamo rapportare con Lui?

Un credente, in teoria, potrebbe spaziare tra due atteggiamenti estremi, ossia tra il “lasciare fare tutto a Dio”, ovvero un atteggiamento di ignavia che arriva al fatalismo, o per contro un “faccio tutto io” per compiacere Dio ma che di fatto lo esclude dalla nostra opera, molto incentrata su di noi.

Entrambi questi estremi sono di fatto sbagliati, poiché il giusto rapporto che noi dobbiamo avere con Dio è comunque sempre quello della “collaborazione”!

Noi dipendiamo da Lui in tutto ciò che facciamo, ma Dio per agire si serve di noi perché raramente agisce da solo nel mondo, ma lo fa sempre tramite le azioni umane che dirige e coordina.

Per capirci, pensiamo a un architetto, o ad capo cantiere, che impartisce le direttive ai costruttori su come erigere la casa; anche se di fatto lui non muove un mattone e non usa personalmente nessuno strumento, lo fa attraverso l’opera dei costruttori, che se seguono fedelmente le sue direttive e eseguono con precisione i suoi ordini, vedranno sorgere in modo corretto l’edificio che stanno loro stesso costruendo.

Ecco cari fratelli in Cristo che la nostra fedele e puntuale collaborazione con Dio, che ci guida al compimento delle nostre azioni nel corso della vita, è garanzia di successo delle stesse: “Riconoscilo in tutte le tue vie ed Egli appianerà i tuoi sentieri” (Pv 3:6) o come ci è detto nel testo di oggi: “A me appartiene il consiglio e il successo”.

Dunque, se vogliamo avere successo nella vita, riuscire nelle opere che facciamo, che pure dipendono dalle nostre libere scelte di uomini e donne dotate di libero arbitrio, dobbiamo sempre collaborare con Dio, chiedendo a lui consiglio e lasciandoci guidare da Lui per le scelte più opportune.

Muoverci da soli nella vita, molto spesso porta a commettere dei tragici errori, cui da soli ben raramente riusciamo porre rimedio;

concordare le nostre azioni col Signore, chiedendo a Lui consiglio in preghiera prima di ogni importante decisione da prendere ci risparmia invece molti errori e molte delusioni.

Nonostante la nostra buona volontà, la nostra laboriosità e il massimo impegno, quando agiamo senza consultare il Signore, molto spesso non riusciamo ad ottenere nulla, mentre nei casi in cui noi chiediamo consiglio e l’aiuto del Signore, pur col minimo impegno, come per miracolo, abbiamo avuto ciò che desideravamo.

Il versetti di oggi ci ricordano proprio che il vero successo viene da Dio, e che, in ultima analisi, l'esito dei nostri sforzi e la concretizzazione delle nostre aspirazioni, dipende dalla volontà e dal piano di Dio.

Questo ci dovrebbe indurre a dare la priorità assoluta al nostro rapporto con Dio, e ci dovrebbe anche insegnare il grande valore della comunione con Lui, attraverso la preghiera e la lettura della Sua Parola, affinché noi possiamo sempre collaborare con Lui in ogni momento della nostra vita per avere la certezza della buona riuscita di tutte le nostre opere. AMEN