Fortificati nella preghiera
Testo: Romani 8:18-27
“La preghiera non funziona; ho pregato incessantemente ma non ho ottenuto nulla!” Questo è il tipico sfogo di chi, venutosi a trovare in una situazione di necessità, dopo averle provate tutte, prova anche la preghiera al Signore per vedere se può venire a capo del proprio problema, ma senza risultato.
Allo stesso modo c’è chi prega ripetendo a memoria le formule di preghiera, come una sorta di mantra, meccanicamente, e non ottiene nulla lo stesso, perché costui è paragonabile a quelle persone che ti stanno imbottendo le orecchie delle loro chiacchiere, senza mai ascoltare le tue opinioni, perché per loro è importante parlare di sé, ma non hanno alcun interesse ad ascoltare la controparte, ovvero non è un dialogo, bensì un monologo.
La preghiera al Signore invece ha proprio due caratteristiche fondamentali: è un dialogo tra noi e Dio da un lato, è un’intima condivisione tra noi e il Signore dall’altro, ovvero, come ci spiega l’Apostolo Paolo, il nostro spirito e lo Spirito di Dio dialogano tra loro, e poiché lo Spirito Santo è infinitamente più potente del nostro spirito, quando noi dialoghiamo con Dio attraverso di Lui: “Lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili”.
La preghiera a Dio è quindi anzitutto dialogo con Dio; è condivisione con Lui, è una sorta di sintonizzazione del nostro spirito con lo Spirito Santo, che in tal modo può agire in noi, con noi, e quindi anche per noi!
La debolezza di molti credenti, quindi non risiede in una assoluta mancanza di preghiera, bensì dalla mancanza di sintonia con lo Spirito di Dio, il che riduce le preghiere a dei monologhi o a delle litanie preconfezionate che non possono venir ascoltate perché sono come trasmissioni su una diversa frequenza rispetto a quella in cui è sintonizzato Dio.
Quando il pregare si origina unicamente dalla pressione delle circostanze o dall'influenza di quel che vediamo, esso risulterà uno sfogo contro quello che non abbiamo, non un canale per ricevere energie spirituali.
Come possiamo fare allora per entrare in comunione con Dio? Come possiamo sintonizzarci sulla giusta frequenza affinché il nostro spirito riesca a comunicare con lo Spirito Santo?
Ancora una volta il credente ha a disposizione il manuale universale, al cui interno trova tutte le risposte alle sue domande: la Bibbia!
La preghiera che ci permette di essere in sintonia col Signore, è quella che sorge dalla meditazione della Parola di Dio, capace di aprire orizzonti infinitamente più vasti delle mire umane o degli eventuali bisogni terreni.
Pensateci bene cari fratelli in Cristo, la cosa è di una semplicità banale: quando avete bisogno di qualcosa a chi vi rivolgete? Ad un perfetto sconosciuto, o a qualcuno che conoscete bene e con il quale condividete una stretta relazione di amicizia o parentela?
Andrete mai a chiedere un favore importante ad un vicino di casa che a malapena avete salutato qualche volta incrociandolo per strada?
Ovviamente no! Sapete bene che questi ben difficilmente vi risponderebbe!
Allo stesso modo potete mai sperare di avere da Dio una risposta per un vostro problema se a malapena vi ricordate di Lui nelle rare occasioni in cui vi è capitato di incontrarlo?
La premessa di un buon rapporto col Signore è la conoscenza reciproca; Lui sicuramene conosce ognuno di noi nel profondo, ma quanti di noi possono dire di conoscerlo allo stesso modo per aver intrattenuto con Lui una pluriennale e intima condivisione di pensieri, preghiere e sentimenti?
Allora cominciamo a conoscerlo attraverso la Scrittura, le testimonianze dei fratelli e le intime confessioni personali con Lui, e scopriremo il giusto modo di rapportarci con Lui, ossia di pregare.
Prima della soddisfazione dei nostri bisogni materiali, urge la nostra redenzione e crescita spirituale. Impariamo che ciò che consideriamo la nostra benedizione interiore non è tale se non coincide con la gloria di Dio.
Quando il nostro sospirare è riconducibile a piaceri terreni che non vogliamo lasciare, a sofferenze che vogliamo evitare, non siamo ancora sintonizzati sulla giusta frequenza.
Il sospiro dello Spirito Santo, invece, ci aiuta a trovare questa sintonizzazione, poiché Egli conosce il nostro bene eterno e ci sprona verso di esso.
Cari fratelli in Cristo, lasciamoci dunque fortificare verso i Suoi desideri e la Sua perfetta volontà, trasformando un chiedere insano e improduttivo in una santa ricerca delle virtù divine e scopriremo come le nostre preghiere saranno esaudite dal Signore prima ancora che noi le esprimiamo nel nostro cuore. AMEN