Gesù roccia dei secoli
Testo: Isaia 26:1-7
La Scrittura ci presenta Dio con molti nomi, o attributi, e uno di questi è l’Eterno, o anche “Eterno degli eserciti”;
questo secondo appellativo ci rivela due qualità del Signore, ossia la prima che Egli è colui che è, l’IO SONO, che vive fuori dal tempo umano, perché nel tempo dell’eternità, la seconda che il Signore è potente sopra tutto e tutti, in quanto l’esercito un tempo era la massima espressione della forza, e Dio era Colui che dominava tutti gli eserciti.
Questi due attributi di Dio ci devono far riflettere per infonderci la necessaria fiducia in Lui, per rimetterci nelle sue mani senza dubitare mai.
Il Profeta Isaia in questo passo ci esorta a: “Confidate per sempre nel Signore, perché il Signore, sí il Signore, è la roccia dei secoli”, quindi paragona Dio ad una roccia, altro elemento che nella nostra mente richiama la solidità.
Noi cristiani, avendo conosciuto il Signore Dio per mezzo del suo figliolo Gesù Cristo, abbiamo inteso che Gesù è la nostra Roccia dei secoli, e che Lui rimane un solido rifugio sempre pronto per chi confida nella grazia di Dio.
Noi, che siamo vulnerabili creature di Dio, subiamo l’usura del tempo e per questo non possiamo sussistere dopo che il nostro tempo si è esaurito, e anche quando siamo ancora viventi su questa terra, possiamo scivolare innumerevoli volte, fino al punto di cedere sotto il peso dei colpi violenti che la vita ci riserva, e tuttavia la roccia di Cristo rimane il riferimento unico e indispensabile che ci permette sempre di risollevarci, poiché come credenti, forse lo abbiamo già sperimentato, forse lo faremo in un prossimo futuro, il tempo non scalfisce l’efficacia del sacrificio di Cristo che non necessita di revisioni, poiché Egli “è lo stesso ieri, oggi, e in eterno”.
Tutti gli elementi del creato, anche i più solidi e imponenti, sono soggetti ad inevitabili trasformazioni; le rocce sono scavate da piogge, erose dai venti, polverizzate dal sole e dai ghiacci, ma la perfetta natura di Dio non è mai limitata da fattori esterni.
Il Signore non è soltanto Eterno, ma anche Immutabile; la Sua cura per noi non sarà mai invalidata da alcuna incognita.
Chi confida in Lui non sarà mai deluso.
Come credenti noi dobbiamo essere altresì consapevoli che i colpi della vita non sono la dimostrazione della debolezza di Dio, come alcuni pensano, quando Dio non interviene o non ci mette al riparo da tali funeste circostanze, bensì sono prove salutari con le quali il Signore testa la nostra fede, quando essa è troppo debole per piacergli; così le prove cui siamo sottoposti sono come gli esami che abbiamo dovuto superare quando eravamo ancora a scuola, affinché ci preparassero adeguatamente ad affrontare la vita, in questo caso affinché noi siamo pronti ad affrontare la vita eterna nei cieli con il nostro Signore.
Il Signore vuole che noi siamo preparati per affrontare la nostra vita futura con lui, ma per esserlo non possiamo ancora dubitare di Lui; il Signore deve essere certo della nostra fedeltà prima di farci entrare nel suo regno eterno.
Confidare nel Signore, infatti, non vuol dire soltanto ricorrere a Lui, quando siamo colpiti da tempeste, per poi tornare a confidare sulle nostre forze e sul nostro discernimento.
Confidare sempre nel Signore significa fondare la nostra intera vita sulla Sua intramontabile Parola.
Nessuno potrà entrare nel regno eterno se non avrà messo totalmente la propria vita nelle mani del Signore, fidando in Lui soltanto, e questo proprio perché una volta giunti a condividere la gloria di Dio non è pensabile per il credente una seconda caduta, dopo quella di Adamo;
per questo motivo il Signore ci prova e ci affina, se necessario anche con dure esperienze dolorose, e questo fino a quando Lui sarà certo della nostra assoluta fedeltà a Lui e noi altresì consapevoli che soltanto il Signore è la fonte stessa della nostra vita, presente e futura.
Mettiamo dunque la nostra vita nelle sue mani seguendo la sua Parola ogni giorno e come ci ricorda il Profeta Isaia: “La via del giusto è diritta; tu rendi perfettamente piano il sentiero del giusto”. AMEN