Giustizia e pace

Testo: Isaia 32:16-20

 

Giustizia e Pace: quale perfetto binomio, quale sublime stato cui ogni cuore sincero tende!

Purtroppo, una società che vive uno stato di pace realizzata per mezzo della giustizia è un miraggio in ogni luogo e tempo, poiché il mondo è costantemente sottoposto ad un regime basato sull’ingiustizia e sulla sopraffazione, dove la pace non esiste, se non come breve periodo fra un conflitto che si è appena concluso e quello successivo che sta per iniziare.

La Scrittura ci dice che il Mondo giace sotto il dominio di un Principe malvagio che è costantemente in lotta con Dio e che mantiene gli uomini sotto il suo terribile potere di controllo e condizionamento: “Di nuovo il diavolo lo portò con sé (il Signore)sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, dicendogli: «Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori»” (Mt 4:8-9), e questo ci spiega come mai sulla terra non c’è una reale e concreta possibilità di giustizia e pace, che l’uomo possa realizzare soltanto con le propri mani, per quanto si adoperi con impegno in questa direzione.

Ma allora l’uomo cosa può fare nell’attesa che un giorno si realizzi un mondo di giustizia e di pace universale sotto la potestà del Principe di pace, Gesù, il solo che può far regnare la giustizia e stabilire la pace sulla terra?

All’uomo è richiesto di adoperarsi sempre e comunque per la giustizia e la pace, ogni giorno della propria vita, con tutte le sue azioni quotidiane. Se, in vero, la lotta contro il Principe di questo mondo è combattuta dal Signore, è altrettanto vero che questo combattimento avviene ogni giorno attraverso le opere compiute dai suoi fedeli, che si oppongono, con il loro agire in conformità alla volontà di Dio, alle lusinghe e alle tentazioni poste davanti a loro dal Principe del mondo.

Quanto sia efficace l’opera ingannatrice del Male lo vediamo intorno a noi: nel cuore dell'uomo, dopo la caduta di Adamo, si è insinuato l'egoismo e il desiderio di sé, che lo portano ad essere attaccato ai suoi propri diritti e piaceri, che vuol sempre far valere contro tutti, piuttosto che preoccuparsi dei suoi doveri e di quello che è dovuto al suo prossimo.

Questo insano desiderio di potere, di supremazia, di possesso, diventa fonte di gelosia, di amarezza, di invidia e insana competizione, il che finisce per portare ad ogni sorta di conflitti: famigliari, sociali o nazionali.

Senza giustizia non vi può essere vera pace, poiché l’ingiustizia è la radice del risentimento, del desiderio di rivalsa, e quindi di vendetta. Da essa germoglia l’odio che alimenta il potere del Male che domina su questo mondo.

Il Signore ci chiede di “spezzare” il giogo dell’ingiustizia, ma non con la violenza delle rivoluzioni, bensì con il perdono e con l’amore che scaturisce dal Padre, e che i suoi figli devono condividere gli uni con gli altri, affinché l’ingiustizia del Mondo, terribile virus che minaccia ogni uomo, sia resa inefficace dalla potenza dell’amore del Padre, che ce l’ha fatta conoscere attraverso il sacrificio del Figlio.

Gesù solo può far regnare la giustizia e stabilire la pace sulla terra. Ne ha il potere, poiché è il Figlio di Dio, e ne ha acquistato il diritto con la sua opera perfetta. Già ora, quelli che hanno trovato in Lui un Salvatore, sono felici di riconoscerlo come loro Signore e di sottomettersi alla Sua autorità. Egli li guida in sentieri di giustizia e riempie il loro cuore della Sua pace.

Ora cari fratelli in Cristo, se siamo consapevoli che la pace che viene dall’opera del Signore, abita già oggi nei cuori di coloro che lo accolgono come loro personale Salvatore, dobbiamo anche credere fermamente che questa è soltanto “l’acconto” della giustizia che trionferà con l’avvento del suo regno eterno, dove la pace sarà stabilita per sempre, in accordo a quanto annunciato dal Profeta Isaia: “L'opera della giustizia sarà la pace e l'azione della giustizia, tranquillità e sicurezza per sempre. Il mio popolo abiterà in un territorio di pace, in abitazioni sicure, in quieti luoghi di riposo”.

Allora cari fratelli in Cristo, ricerchiamo con tutto il nostro cuore la comunione col nostro Signore, poiché è da essa che discende ogni benedizione; giustizia e pace sono tra tutti i doni che ci ha accordato il Signore, i più preziosi, perché ci permettono di gustare fin da ora quanto è meraviglioso dimorare con Lui. AMEN