Il diletto più grande
Testo: Salmo 1
Cari fratelli in Cristo, perché la Scrittura è così importante per un credente? Paradossalmente potremmo pensare che un credente, proprio perché crede nel Signore, non abbia bisogno di continuare a leggere e meditare la Scrittura, avendo già, per fede, riposto la sua speranza di vita nelle mani di Dio.
Invece è proprio la Scrittura che ci dice: "Beato l'uomo…il cui diletto è nella legge del Signore, e su quella legge medita giorno e notte" e questo perché non è la conoscenza concettuale del contenuto della Bibbia che serve ad un credente, o meglio, anche questo serve, ma da sola non basta, perché la Bibbia ci è stata data non solo per istruire ma anche e soprattutto per ricordare a noi che il Signore è colui che sta guidando la nostra vita di credenti in ogni momento, che benché invisibile agli occhi fisici, Egli si palesa soltanto attraverso gli occhi della fede, e per questo è necessario che la sua Parola sia sempre tenuta viva in noi, nella nostra mente e soprattutto nel nostro cuore, al punto da diventare veramente il nostro diletto!
È facile notare ciò in cui una persona si diletta. La madre ama parlare del suo bimbo, lo scienziato dei suoi studi e l'atleta del suo sport.
Allo stesso modo possiamo notare come il credente parla spesso e spontaneamente della Parola del Signore, e questo non solo come dovere di testimonianza che alcuni dei fratelli hanno ricevuto come specifica missione, ma proprio come naturale desiderio di condividere con altri il suo stato di pace, gioia e gratitudine verso il Signore che lo ha salvato.
Coloro che invece non hanno incontrato il Signore nella loro vita, troveranno la Bibbia come un semplice scritto, antico e perciò poco attraente, quando non anche incomprensibile, e per questo non proveranno alcun diletto nel leggerla e men che meno parlarne.
Questo purtroppo vale anche per molti di coloro che, pur dicendosi cristiani per aver ricevuto il battesimo, o semplicemente per essere nati e cresciuti in una famiglia cristiana e in una società dalle radici cristiane, non hanno maturato nessun rapporto personale col Signore, ma solo saltuari incontri seguendo le regole delle istituzioni religiose.
Questi cristiani, per loro debolezza spirituale, vengono meno, permettendo che altre cose occupino l'ora che dovrebbe essere dedicata alle Scritture ispirate da Dio.
Senza nutrirci alla fonte che Dio ci ha dato ben presto la nostra fede in lui si inaridirà e prima o poi verrà meno.
Vi sono poi molti credenti che aspettano il volgere della loro vita terrena per avvicinarsi a Dio, ma questo è un grave errore, quando non anche un pericolo, infatti, è pericoloso aspettare il tramonto della nostra vita per allacciare un rapporto spirituale intimo e profondo col Signore. Per evitare che questo avvenga è utile se oggi stesso riprendiamo la Bibbia dallo scaffale e ripostala sul comodino, diventi la lettura quotidiana all'inizio e alla fine di ogni giorno. Utile è anche procurarsene una copia tascabile affinché sia con noi in ogni momento e ovunque noi andiamo.
Riaccostandoci con regolarità alla lettura della Bibbia, cari fratelli in Cristo, torneremo a gustare la gioia indefinibile di udire la voce di Dio nel nostro cuore e riscopriremo la benedizione della saggezza celeste.
Lasciamo dunque agire la Parola di Dio nei nostri pensieri e realizzeremo ancora più profondamente la potenza spirituale per applicare la volontà di Dio alla nostra vita! AMEN