Il nostro Dio combatterà per noi

Testo: Neemia 4:15-23

 

Il testo di Neemia fa eco agli scritti più antichi della Bibbia, dove il Dio d’Israele, era noto come il “Signore degli Eserciti”; Yahweh, infatti, era fin dall’inizio un dio, diremmo noi oggi, con la vocazione militare, giacché doveva guidare il suo popolo alla conquista della Terra Promessa, terra occupata da popoli nemici e quindi, inevitabilmente, Israele doveva affrontare una serie di guerre per conquistarla.

Tutte le guerre che Israele ha combattuto erano caratterizzate da due possibili esiti: la vittoria certa, quando Dio combatteva al fianco del popolo, una sonora sconfitta ogni volta che il popolo andava in battaglia senza l’aiuto di Dio!

Ritornati dall’esilio babilonese il popolo di Giuda si accinge a ricostruire le mura di Gerusalemme, ma ancora una volta ci sono dei popoli che nel frattempo avevano occupato il territorio, che vi si oppongono, quindi oltre all’impegno lavorativo era necessario anche difendersi da questi. Neemia esorta il popolo caduto in preda alla paura dicendo: “Il nostro Dio combatterà per noi” ossia, ancora una volta sarà il Signore degli Eserciti che difenderà il suo popolo, ma soltanto a condizione che Israele riponga la sua fede in lui.

Ma Israele avrà sufficiente coraggio per affrontare la lotta che lo attende?

Davanti alle difficoltà da superare nella vita, le lotte da affrontare, molte volte è più facile fuggire che combattere, perché non ci si sente sufficientemente forti per sostenerle.

Certamente è bene che ciascuno di noi faccia un esame obiettivo delle proprie forze, che sappia riconoscere le proprie debolezze, ma poi se vogliamo vincere la lotta dobbiamo esercitare la fede nel Signore!

E’ vero che noi siamo deboli, ma è altrettanto vero che il nostro Dio è forte ed è pronto a combattere per noi!

Tutta la nostra vita può essere vissuta come un’esperienza soltanto umana, dove noi siamo soli a lottare con le nostre forze, che spesso sono soltanto delle debolezze di fronte ai drammi dell’esistenza, oppure come una collaborazione/condivisione della stessa con il Signore, e il Signore degli Eserciti c’è anche quando siamo chiamati a combattere una battaglia.

L’Apostolo Paolo ci ricorda che: "Se Dio è per noi chi sarà contro di noi" (Romani 8:32)? Che cosa dobbiamo fare, oltre a questo?

A questo punto è indispensabile che ciascuno di noi risponda a una domanda: Dio è davvero il mio Dio?

Il Signore sarà al nostro fianco soltanto se noi lo vogliamo, ossia se abbiamo costruito una relazione personale con Lui, se lo conosciamo intimamente, se lo amiamo e lo serviamo con tutto il nostro cuore.

Se desideriamo che Dio combatta per noi e ci dia la vittoria dobbiamo ricevere Gesù nel nostro cuore.

Soltanto allora Egli sarà il nostro Dio, diverremo dei figli di Dio, realizzando che sulla croce Egli ha riportato per noi la più grande vittoria.

Cari fratelli in Cristo, non affrontiamo le lotte della vita da soli, o saremo sicuramente sconfitti. Permettiamo a Dio di diventare il nostro Dio e di combattere per noi! AMEN