Il nostro rifugio dalla paura

Testi: Salmo 56:1-4

 

Chi di noi non ha mai avuto paura?

Tutti abbiamo avuto, e ancora abbiamo paura, per qualcosa che ci è accaduto o potrebbe accaderci nel corso della nostra vita, poiché davvero infinite sono le occasioni perché qualcosa di male possa accaderci, nonostante la nostra attenzione e buona volontà.

Avere paura non è soltanto la norma, ma anche un campanello d’allarme che ci è stato dato dal nostro Creatore affinché siamo in grado di percepire un potenziale pericolo che incombe.

Questa è la paura cd “buona” che ci mette in guardia e ci permette di scampare il pericolo imminente, ma c’è anche una “paura cattiva” che invece ci fa vivere in un perenne stato di ansia e condiziona negativamente la nostra vita, poiché distrugge la nostra sicurezza.

 

Cosa possiamo fare contro quest’altra paura?

 

Il Salmista, re Davide, ci fornisce la risposta alla paura cattiva.

Dobbiamo anzitutto notare che Davide era un credente ma che, nonostante questo, era anche lui minacciato dalla paura, e questo ci deve far riflettere, perché significa che anche i credenti sono sotto minaccia della paura, ovvero: Dio non ci preserva dalla paura, che viene dal maligno, e questo affinché noi non pensiamo di poter vivere senza paura, ossia di poter gestire la nostra vita al riparo dagli attacchi del male con le nostre sole forze.

No, Davide dichiara senza reticenze: “…gli uomini mi insidiano; mi combattono e mi tormentano tutti i giorni; i miei nemici mi perseguitano continuamente. Sì, sono molti quelli che mi combattono”, ovvero ci sono coloro che mi incutono paura ogni giorno;

ma ecco che Davide ha trovato la sola giusta risposta che gli viene dalla fede: “Nel giorno della paura, io confido in te”.

Contro la paura che ci prende c’è una sola difesa a cui possiamo attingere, ossia “confidare nel Signore”!

Il Signore è vero non ci preserva dalla paura, però ce ne libera non appena noi riponiamo la nostra vita nelle sue mani!

Perché allora così tanti credenti continuano ad avere paura dell’oggi e soprattutto del domani?

Non sono queste parole di testimonianza abbastanza chiare e veritiere per convincerli della bontà della promessa di Dio?

Ancora una volta il Male, il Diavolo, il padre della menzogna che ingannò Adamo, sobilla i cuori degli uomini e lo fa in modo molto convincente usando la paura; questo avviene in ogni epoca e con ogni generazione.

Non ha importanza quanto evoluto sia diventato l’uomo attraverso le migliaia d’anni di esperienze passate;

quello che hanno sperimentato i padri non basta mai d’esperienza per i figli, che, come i loro padri sono parimenti ingannati e ricadono nei loro stessi errori e paure.

Meno di un secolo fa, il Male e i suoi servi hanno commesso atrocità indicibili, per non citare che l’esempio degli inganni perpetrati dai satanici seguaci del nazismo con tutte le sue aberranti teorie sulla superiorità della razza ariana e sulla necessità di “eliminare” le razze considerate inferiori; eppure oggi, con soltanto poche apparenti differenze, i suoi nuovi seguaci che ancora ripropongono il diabolico piano dell’eugenetica e del transumanesimo (nuovo arianesimo) hanno condizionato le menti di centinaia di milioni di uomini e donne in tutto il mondo, facendoli cadere nella paura mediante una pandemia di un virus da loro stessi creato in laboratorio e sparso, sempre al fine di far accettare il dominio del Male sull’umanità.

La paura ha così chiuso in casa la gente e svuotato le chiese dai credenti, quando invece sarebbe bastato seguire l’esempio di Davide per impedire tutto il male che ha provocato il nuovo piano del diavolo, ossia invocare il nome del Signore: “Nel giorno della paura, io confido in te”, e nulla di tutto quello che è accaduto sarebbe stato possibile, giacché il Signore, con braccio potente, avrebbe impedito che questa generazione precipitasse nel baratro della paura.

Cari fratelli in Cristo, nel giorno della paura, invece di nasconderci, rialziamo lo sguardo verso il cielo, apriamo con fiducia le nostre menti e i nostri cuori verso il Signore ed ecco che allora come Davide potremo rispondere con fede sicura: “…in Dio confido, e non temerò; che mi può fare il mortale?”  AMEN