Il pane nel deserto
Testo: Matteo 15:29:38
Dopo aver guarito ogni sorta di malattia che gli avevano presentato, Gesù in questo caso va oltre; la folla che lo ha seguito per tre giorni nel deserto (quattromila uomini più donne e bambini), con la speranza di trovare guarigione ai propri mali, adesso è giunta allo stremo perché chi anche avesse portato con sé qualcosa da mangiare, certamente ora lo aveva già finito, quindi dopo aver ottenuto guarigione adesso la folla non ha più nulla e Gesù questo lo sa bene; avrebbe potuto dire: "io vi ho guariti quindi non è più affar mio, ora ritornate a casa vostra", ma questo sarebbe stato contrario a tutto ciò che Gesù aveva insegnato fino a quel momento, ossia contrario all'amore di Dio che opera a favore degli uomini che ripongono in lui la loro speranza e quindi la loro vita.
Come se la guarigione di centinaia di malati non fosse stato un segno abbastanza potente per dimostrare che Gesù era veramente il Messia d'Israele, egli compie un altro segno dalle proporzioni inimmaginabili: con soli sette pani e pochi pesci sfama oltre quattromila persone e per di più alla fine ci sono sette panieri pieni di pane avanzato!
Il contrasto tra ciò che può l'uomo con i suoi soli mezzi e quello che può Dio con la sua potenza non potrebbe essere più evidente!
L'uomo troppo spesso si preoccupata delle sue necessità immediate e con fatica riesce a malapena sopravvivere alle avversità della vita, quando la potenza del Signore è tale che, se solo l'uomo ponesse la sua fede in lui, ogni cosa si appaleserebbe davanti ai suoi occhi e ogni necessità verrebbe colmata.
Purtroppo, l'orgoglio rende l'umanità cieca e gli impedisce di avvicinarsi al Signore, gli impedisce di accettare il suo amore pieno che è la fonte di ogni benedizione.
E' così difficile lasciarsi amare dal Signore?
Molti pensano che amare Dio sia un peso troppo grande, un sacrificio che non vale la pena fare, ma la Scrittura ci testimonia esattamente il contrario!
Quei quattromila che seguirono Gesù nel deserto, ebbero guarigione prima di tutto, e poi furono saziati… ma qualcuno dice che per questo dovettero andare nel deserto!
Sì, questo è vero, il deserto molto spesso fa paura, così come ogni ostacolo potenziale, se è affrontato da soli, ma qui il Signore ci dimostra che lui è colui che rimuove e vince gli ostacoli!
Il deserto non viene tolto dal Signore, ma reso fecondo con la sua parola, perché nel deserto, che non è più tale, spunta una quantità enorme di pani e pesci che sfamano coloro che hanno seguito Gesù mettendosi con fiducia nelle sue mani.
Da nessuna parte della Bibbia è scritto che noi dobbiamo cercare di fare qualcosa, di fare del nostro meglio; vi si trovano molti comandi apparentemente impossibili da ubbidire, ma tutti ordini precisi, non impartiti con lo scopo di umiliare la nostra umanità, bensì di elevare la nostra immagine della potenza divina.
Oggi dobbiamo domandarci più seriamente che in passato, quali siano veramente la volontà e la grandezza del Signore che stiamo servendo, per cominciare a ubbidirgli per fede, smettendo di scervellarci di concludere qualcosa con le nostre facoltà umane e materiali.
Per coloro che seguono Cristo e fanno semplicemente ciò che Egli ha preparato per loro, non è mai una questione di risorse, perché le risorse che Dio ha preparato per noi sono di fatto illimitate e sempre bastanti allo scopo per le quali ci sono state date (come i pani che hanno sfamato i quattromila uomini con avanzo di sette panieri).
Dio dà il Suo Spirito a quelli che Gli ubbidiscono, a quelli che lavorano per lui per il compimento della missione che ha singolarmente affidato a ciascuno di noi.
Cari fratelli in Cristo, oggi noi possiamo decidere cosa vogliamo fare della nostra vita, se continuare a osservare il deserto e la folla confusa, oppure decidere di elevare lo sguardo alla Parola del Signore, fiduciosi che, per tutto quanto comanda di fare, essa fornisce sempre la potenza e le risorse adeguate, affinché Dio, e Lui solo, sia glorificato! AMEN