Il segreto del credente
Testo: Luca 18:1-8
I credenti hanno un segreto che permette loro di vivere una vita piena, gioiosa e serena, nonché di superare ogni difficoltà scampando alle conseguenze negative che di volta in volta trovano sul loro cammino.
Di quale segreto si tratta?
Noi sappiamo che un segreto è tale soltanto fino a quando esso non è svelato e portato a conoscenza di tutti; da quel momento non è più un segreto, ma diventa di dominio pubblico.
C’è tuttavia un detto che insegna come per nascondere qualcosa, la soluzione migliore sia di porla in bella vista, sotto gli occhi di tutti, affinché nessuno la noti veramente.
Paradossalmente il segreto dei credenti non è affatto un segreto, perché è ben noto a tutti, ma proprio perché esso è posto in bella vista, di fatto molte persone non lo notano.
Il brano proposto per la meditazione di oggi si apre proprio con l’Evangelista Luca che “rivela questo segreto” usando le parole di Gesù: “Gesù propose loro ancora questa parabola per mostrare che dovevano pregare sempre e non stancarsi”.
La parabola della vedova e del giudice ci rivela qual è il vero segreto del credente: pregare, pregare sempre, senza stancarsi mai!
La preghiera è il mezzo attraverso il quale il credente “comunica” con Dio, così come la parola è il mezzo con cui noi comunichiamo con chi ci sta accanto, nelle varie forme.
Dio ha scelto di rispondere alle nostre esigenze/richieste, quando esse gli sono sottoposte in preghiera, e questo non certo perché egli non conosca quali siano, ma anzi, poiché è scritto: “Avverrà che, prima che m'invochino, io risponderò; parleranno ancora, che già li avrò esauditi”. (Is 65:24), e il Signore sa perfettamente ciò di cui abbiamo bisogno: “…poiché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate”, (Mt 6:8), però Lui vuole sentirlo da noi, da Padre amorevole qual è, desidera che tra Lui e i suoi figli ci sia un dialogo costante, basato sulla fiducia che deriva dal suo amore infinito verso di noi, sue creature.
Attraverso la preghiera noi non ci limitiamo a chiedere qualcosa di cui pensiamo avere necessità, ma riconosciamo che soltanto il Signore è in grado di darcela, e questo è il fulcro della fede stessa e del riconoscimento che Lui è Dio e noi siamo suoi e dipendiamo in toto da Lui: “Confida nel Signore con tutto il tuo cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento; riconoscilo in tutte le tue vie ed Egli appianerà i tuoi sentieri” (Pc 3:5-6).
Non pregare Dio, sia esso per mancanza di fede, sia per la presunzione di poter fare da soli, è un disconoscimento della potestà di Dio sulla nostra vita, e tra tutti, è un peccato di una gravità estrema, perché porta alla morte spirituale e anche materiale quando giungerà il giorno del Giudizio.
Allora il segreto del credente altro non è che pregare sempre in ogni occasione e in ogni dove, poiché la preghiera non serve soltanto chiedere qualcosa a Dio, ma prima di tutto a stabilire e mantenere una quotidiana relazione con Lui, a creare un’intimità di pensiero e spirito che ci permette veramente di vivere una vita serena e gioiosa; viceversa anche solo il trascurare la preghiera personale porta sia alla povertà spirituale, sia alla sofferenza materiale, poiché apre la porta ad ogni sorta di errori e di colpe e rende sterili gli sforzi del credente nella vita quotidiana e nel sevizio di Dio.
È quindi buona cosa cominciare e terminare ogni nostra giornata con il Signore, per mezzo della preghiera, condividendo con Lui ogni nostro progetto o proposito, chiedendo consiglio allo Spirito Santo anche per le cose che forse a torto riteniamo minori.
Quello che è veramente importante è non lasciar stabilire nessuna distanza tra Dio e noi, raffreddando così la nostra relazione con Lui, perché così facendo rischiamo veramente di diventare preda del principe di questo mondo, che ha fin troppi mezzi per distrarci dal Signore, attraverso l'attività frenetica della nostra società, che tende ad occupare ogni momento della nostra giornata e quindi della nostra vita, proponendoci dei modelli ingannevoli dove l’attività umana non deve avere momenti vuoti, affinché sia coronata dal successo.
Ed ecco che, secondo questo canone del mondo, i momenti trascorsi in preghiera sono considerati da molti come del tempo perso, invece per coloro che fanno del Signore il centro della propria vita, questi momenti sono la premessa indispensabile per riuscire a trovare forza in ogni situazione.
Allora cari fratelli in Cristo, pregate oggi, pregate sempre con fede, condividete il vostro cuore col Signore in ogni circostanza e scoprirete come il segreto del credente sia quanto mai reale, perché vedrete Dio operare nella vostra vita. AMEN