Il tempo giusto

Testo: Isaia 55:6-7

 

Dio è eterno, ma l’uomo no! Questo ci può spiegare perché dobbiamo cercare Dio mentre è vicino e lo possiamo trovare, perché quando la nostra vita quaggiù sarà giunta al termine sarà troppo tardi per accettare la sua offerta di salvezza!

Ora cari fratelli in Cristo, come sappiamo, cercare Dio non è un obbligo ma un’opportunità, un’offerta vantaggiosa che ci viene fatta, a noi cristiani da Gesù Cristo appunto, ma che non a tutti appare così vantaggiosa, a quanto pare, visto che la maggioranza degli uomini e delle donne di ogni tempo, preferiscono “fare da soli” invece di accettare il Signore!

Se viviamo Cristo come una tradizione e basta, come un lascito dei nostri genitori o una consuetudine che ci viene trasmessa dall’ambiente cristiano in cui siamo cresciuti, alla fine valutiamo quest’offerta come qualcosa di poco valore, di scontato, persino banale, e quindi la consideriamo qualcosa che abbiamo avuto fin da piccoli ma che alla fine, come fosse un giocattolo con il quale abbiamo convissuto e giocato, e che ci è poi venuto a noia.

Il cristianesimo come tradizione, infatti, è il peggior nemico della fede!

Sì cari fratelli in Cristo; quando l’imperatore Costantino fece del cristianesimo la religione dell’impero Romano, cioè “religione di stato” fece la cosa peggiore che potesse fare per avvicinare le persone alla vera fede in Cristo, perché banalizzò la fede cristiana in qualcosa che non veniva più dal personale incontro con Dio, bensì da una tradizione umana, regolata da una serie di norme legali, rendendolo di fatto molto simile alla legge ebraica, che come ci disse l’Apostolo Paolo, nessuno si salva per mezzo della legge, ma soltanto per mezzo della fede in Cristo!

Andare in chiesa la domenica per tradizione e ripetere le stesse frasi volta dopo volta o la stessa preghiera come un mantra, serve a poco, se non apriamo il nostro cuore al Signore e non connettiamo il nostro spirito con lo Spirito di Dio per lasciarci da lui ispirare e guidare!

Cercare il Signore significa proprio questo: “connetterci con lui attraverso il nostro spirito!”

La preghiera è un mezzo non per chiedere, o non solo per chiedere almeno, ma per connetterci con lui; è come il cavo che porta l’energia elettrica dalla rete, all’apparecchio che funziona con l’elettricità!

Essere credenti cristiani e andare in chiesa solo per tradizione, è come avere un apparecchio che funzione con l’elettricità, avere una prese di corrente, ma non connettere i due con il cavo!

Ora fratelli si può vivere anche senza apparecchi e senza energia elettrica, e fare tutte le cose a mano, ma provate la differenza di risultato!

Chi è connesso al Signore fa enormemente di più e prima rispetto a quelli che non lo sono!

Fino a quando non capiamo questo, fino a quando non comprendiamo il vantaggio di essere connessi col Signore, continueremo a fare da soli e ad accontentarci del poco che possiamo fare da soli, quando con lui potremmo avere e fare molto di più, per non dire tutto!

Vogliamo accettare la sua offerta?

No? Ok, continuiamo a fare da soli e accontentiamoci dei modesti risultati, e il giorno in cui saremo richiamati da questa vita, saremo come colui che ha ricevuto un talento e l’ha nascosto sottoterra non avendo prodotto alcun bene, con le conseguenze che il Signore ci ha preannunciato a seguito di un tale comportamento.

Sì? Accettiamo l’offerta del Signore e mettiamo a frutto così i talenti che abbiamo ricevuto? Cinque o due talenti, non importa, con la guida del Signore essi avranno fruttato, già qui in questa vita, ma soprattutto ci daranno accesso alla vita futura col Signore, ricompensati in modo enorme.

Ora sta solo a noi se accettare l’offerta del Signore; riflettiamoci bene cari fratelli, finché siamo in tempo! AMEN