Imparare la verità
Testi: Salmo 119:73-80
A Napoli è in uso un’espressione che rende l’idea di cosa voglio dire oggi: “Nessuno nasce imparato”!
Se è grammaticalmente scorretto dire così, da un punto di vista della forza espressiva è un modo molto efficace per comunicare il concetto fondamentale che nessuno alla nascita è dotato di conoscenze tali al punto da potersi considerare già formato, ma che invece le conoscenze devono per forza essere acquisite attraverso l’impegno personale nel corso della propria vita.
Se questo principio è vero e valido nella vita comune, tanto più lo è in quella spirituale, dove maturiamo e sviluppiamo il nostro personale rapporto con Dio.
L’autore del Salmo, dopo aver ammesso che lui è opera delle mani di Dio, ossia dopo aver pubblicamente dichiarato che Dio è il suo creatore, subito chiede a Dio stesso intelligenza per poter comprendere i suoi comandamenti.
Chiedere a Dio intelligenza e sapienza non è solo un modo per acquisire il sapere che veramente conta nella vita di un credente, ma equivale a riconoscere che il sapere viene da Dio e che solo Dio lo può dare.
Ogni credente deve essere ben consapevole di questo, come ci ricorda ancora l’Apostolo Giacomo (1:5) “Se poi qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio che dona a tutti generosamente senza rinfacciare, e gli sarà data”.
Noi dipendiamo da Dio in tutto, e quindi Dio è anche la fonte del nostro sapere. Dio si è espresso attraverso la Scrittura, ispirata dallo Spirito Santo che ha parlato per mezzo degli autori dei libri della Bibbia.
Il salmista da ampia testimonianza di questo, sottolineando che: “…ho sperato nella tua parola… la tua bontà sia il mio conforto…secondo la parola data al tuo servo… vivrò perché la tua legge è la mia gioia… io medito sui tuoi precetti… Sia perfetta la mia ubbidienza ai tuoi statuti
perché io non sia confuso.”
La Scrittura è dunque la fonte principale della Verità rivelata da Dio agli uomini credenti, così come vivificata dallo Spirito Santo che l’ha ispirata, ma affinché il credente la possa conoscere, deve prima apprenderla, poco alla volta, attraverso un’attenta lettura, uno studio continuato e una profonda meditazione, durante tutto il corso della propria vita, così come apprende poco per volta ogni attività: camminare, leggere, scrivere, lavorare...
Ora però apprendere la verità di Dio non è sempre facile, perché non basta leggere distrattamente la Bibbia quando ci capita, o andare in Chiesa di tanto in tanto, magari per qualche occasione speciale, o ascoltare qualche sermone di circostanza.
No, così come non si può imparare a fare bene un lavoro facendolo solo saltuariamente, o una nuova lingua parlandola solo di rado, per imparare bene a fare la volontà di Dio sono necessarie alcune specifiche azioni:
prima di tutto occorre la volontà di farlo. Non può essere la conseguenza di una costrizione o dell’assecondare una usanza più o meno radicata in famiglia o nel gruppo dove siamo inseriti, ma deve venire dal desiderio che il Signore ci mette nel cuore d’incontrarlo;
secondo, ci vuole l’impegno personale di dedicarci alla ricerca del Signore, richiedendo a lui la necessaria “intelligenza”, che altro non è se non il comprendere l’importanza dell’apprendere la Verità rispetto a tutto il resto che ci circonda;
terzo, ma non meno importante, il discernimento che deriva dall’intelligenza; i superbi che il salmista dice devono essere confusi, sono tutti coloro che in ogni modo cercano di ostacolare il nostro apprendimento della Verità attraverso un autentico bombardamento di menzogne che fin da piccoli ci vengono suggerite, avallando tradizioni e forme di religiosità sbagliate (non Bibliche) che però sopravvivono e prosperano anche in molti gruppi di fedeli, che invece di seguire la Parola come ci è stata trasmessa dai messaggeri di Dio, preferiscono andare dietro varie superstizioni e dicerie della tradizione umana.
Allora, con riferimento al terzo punto, come facciamo a distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato? Soltanto il Signore può indicarci i giusti insegnamenti, può darci sagge lezioni per imparare cose esatte e non deviate, e lo fa attraverso la Sua Parola, la Bibbia. Essa soltanto è Verità!
Se il nostro desiderio di apprendere la verità è sincero, il Signore ci guiderà in questo nostro cammino, ci darà l’intelligenza di comprendere la sua Parola, ovvero di compiere la missione che ci ha destinato in accordo alla sua volontà.
Accompagniamo la lettura della Scrittura con la preghiera e vedremo che il Signore ci indicherà il giusto sentiero che conduce a Lui e di conseguenza alla gioia, per giungere alla gloria eterna, passando per la "Via della Verità"! AMEN