La fedeltà di Dio
Testo: Romani 3:1-4
Cari fratelli in Cristo, noi troppo spesso dimentichiamo che la Bibbia si divide in due raccolte di testimonianze: l'Antico Patto, fatto dagli Israeliti con Dio Padre, Yhwh o IO SONO, e il Nuovo Patto, fatto da Gesù Cristo, il figlio di Dio Padre, con ogni singolo uomo o donna che lo accetteranno come loro personale salvatore, riconoscendosi suoi fratelli e figli del Padre Celeste.
Questi due Patti sono validi a tutti gli effetti, l'Antico per i figli d'Israele e il Nuovo per i cristiani, ed entrambi hanno una cosa in comune: colui che ha proposto e siglato questo patto è fedele oltre ogni ragione umana, e mai verrà meno al Patto.
Perché un Patto sia valido però, deve essere osservato da entrambi i sottoscrittori; se uno dei due viene meno al patto, anche l'altro non sarà più tenuto ad osservarlo.
Questo è chiaro e valido per ogni patto, e non solo i due Patti stipulati da Dio nei tempi successivi.
L'Antico Patto era indubbiamente piuttosto impegnativo per gli antichi israeliti, e per questo più e più volte lo hanno violato come popolo, non osservandolo nei contenuti, o meglio, nello spirito, la Legge di Mosè, alla base del patto stesso;
ma se questo non ha fatto venir meno l'impegno di Dio vero Israele, come ci spiega l'Apostolo Paolo: " Che vuol dire infatti se alcuni sono stati increduli? La loro incredulità annullerà la fedeltà di Dio? No di certo!" Dio stesso attraverso suo figlio Gesù Cristo ha proposto a tutti un Nuovo Patto, assai più favorevole per gli uomini rispetto al precedente, perché meno gravoso.
Il Nuovo Patto, infatti, comporta solo l'impegno ad accettare Gesù Cristo quale personale salvatore, ossia il rientrare dalla ribellione antica con la quale Adamo aveva disconosciuto la sua collaborazione/sottomissione a Dio.
Dio è fedele e mantiene i suoi patti, di questo non dovremo mai dubitare, invece è proprio su questo che molti uomini e donne cadono, ritenendo che Dio non rispetti a pieno il suo impegno verso l'umanità, quando invece sono proprio gli uomini a non rispettare la loro parte di patto con il Signore!
A volte rimanere fedeli al Signore non è facile, proprio perché il suo avversario è molto abile nell'affermare il contrario, facendo passare il Signore per un bugiardo.
Mosè credette al patto e guidò migliaia di israeliti attraverso un vasto e terribile deserto.
Gli apostoli di Gesù credettero nella fedeltà del Signore e non furono intimiditi dall'odio dei Giudei, né dall'ostilità dei pagani.
Ma il diavolo lavora per insinuare il dubbio, così ci dice: "Dio vi ha detto così? Vi state sbagliando, non poteva intendere davvero questo. Avete una posizione estremistica; date un significato troppo letterale alle parole". Quanto spesso e con quale successo, purtroppo, vengono usate tali argomentazioni per impedire la piena fiducia in Dio e una totale consacrazione a Lui.
Ora cari fratelli in Cristo, tutti coloro che hanno fatto grandi cose per il Signore hanno creduto che Egli mantenga le Sue promesse e si sono affidati a lui totalmente, mettendo la loro vita nelle sue mani ogniqualvolta sono stati chiamati a compiere la sua missione;
se anche noi nella nostra missione crederemo in colui che è la Verità, possiamo affrontarla con calma e assennatezza, e superare così ogni difficoltà o pericolo.
Possiamo contare sulla grazia del Signore per trovare lavoro, per ricevere aiuto morale e materiale, ma soprattutto per la vita eterna, per servirlo e per la vittoria spirituale.
Non concediamogli una fiducia parziale, ma onoriamolo ogni giorno, certi della fedeltà di Dio.
AMEN