La fiducia in Dio
Testi: Proverbi 22:19
Di solito, quando si parla di Dio, le persone storcono il naso con un certo imbarazzo; nel nostro paese, infatti, benché formalmente cristiano per tradizione, molto spesso il rapporto con Dio è stato mediato dalle istituzioni religiose (Chiesa Cattolica Romana) che hanno sempre posto una sorta di “cortina”, molto simile a quella presente nel Tempio di Gerusalemme per separare il popolo da Dio e che impediva di comunicare direttamente con Lui. La cortina del Tempio è stata distrutta da Gesù all’atto della sua morte: “Ed ecco, la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si schiantarono” (Mt 27:51), ma purtroppo, nel corso del tempo, le istituzioni ecclesiastiche umane hanno contribuito a ricrearne una nuova, impedendo di fatto l’istaurarsi di un vero ed intimo rapporto tra Dio e i singoli credenti.
Conseguenza di questo comportamento è stato l’allontanamento dei fedeli dal Signore. Provate ad immaginare che un bambino sia sottratto alla cura diretta dei propri genitori e che, affidato ad altri, come ad esempio a una casa-famiglia, possa incontrare i genitori naturali solo saltuariamente e alla presenza di un tutore; è chiaro che il rapporto tra genitori e figlio non potrà mai svilupparsi in un modo intimo e profondo come se gli stessi vivessero insieme in un’unica famiglia sotto lo stesso tetto.
Allo stesso modo la cd “mediazione della Chiesa” ha privato molti credenti di questo intimo rapporto con Dio, rendendoli in qualche modo “orfani”, poiché invece di ricorrere al naturale aiuto e protezione del proprio Padre Celeste, questi credenti hanno fatto piuttosto riferimento ad altri uomini, sia pure uomini di Dio, ma pur sempre uomini, con tutti i loro limiti e le loro debolezze.
Viceversa, coloro che hanno conosciuto il Signore personalmente, sia pure attraverso la necessaria esperienza della comunità (Chiesa Evangelica) poiché i credenti formano la grande famiglia del Signore, hanno condiviso con Lui un’intima relazione, che è alla base della fede cristiana evangelica (non semplicemente la religione) e sulla quale si sviluppa la naturale fiducia che ogni credente, figlio di Dio, ripone in Lui in ogni momento della propria vita.
Avendo noi un Padre Celeste Misericordioso, che non ha risparmiato la vita di suo figlio per la nostra salvezza, possiamo essere fiduciosi (certi) che Lui non ci abbandonerà mai, e si prenderà cura di noi in ogni occasione. Avendo parimenti piena consapevolezza della sua onnipotenza in quanto Dio Creatore, siamo altresì certi che nulla risulterà a Lui impossibile, e quindi che ogni sua promessa sarà mantenuta.
Sulla base di queste due certezze, un credente, ossia colui che ripone in Dio piena fiducia, può a Lui affidare la propria vita, sicuro che Dio provvederà pienamente ad ogni sua necessità, presente e futura.
Dio, infatti, ama essere creduto e onora sempre quelli che confidano in Lui, rispondendo ad ogni richiesta fatta in accordo alla sua volontà.
Viceversa, l'incredulità Lo disonora, poiché lo fa bugiardo, e accusare Dio di mentire non solo è un grave peccato, ma è anche una sfida verso l’autorità di Dio, poiché fu proprio questa accusa che il diavolo usò nei suoi confronti quando spinse Adamo a ribellarsi a Dio: “…ma del frutto dell'albero che è in mezzo al giardino Dio ha detto: "Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete"» .Il serpente disse alla donna: «No, non morirete affatto” (Gen 3:3-4).
Quindi è un orribile peccato dubitare di Dio, e il suo avversario si compiace spesso nello scuotere la fiducia dell'anima umana, facendo leva sull’orgoglio di creatura che vuole affrancarsi dalla sottomissione al proprio creatore.
Molto spesso il diavolo ottiene un ampio successo nei confronti dell’umanità, portando una moltitudine di uomini a peccare, sfiduciando Dio.
Questo però avviene soltanto quando l’uomo non ha sviluppato un intimo rapporto con il Signore, così che il diavolo lo può sedurre con maggiore facilità, viceversa, quando un uomo ha posto la propria vita nelle amorevoli mani del Padre e confida semplicemente in Lui, il maligno non ha nessun potere su di lui, perché i suoi dardi infuocati non possono mai raggiungere chi è riparato dietro lo scudo della fede. Non c'è niente di più prezioso che vivere una vita di fiducia in Dio, infatti, ciò rende il cuore perfettamente felice e riempie la bocca di lode.
Quindi, cari fratelli in Cristo, se noi vogliamo essere veramente felici, dobbiamo occuparci di Dio, della Sua causa e dei Suoi programmi, dobbiamo imparare a confidarci con più semplicità in Lui. Soltanto così potremo, in questo mondo incredulo, essere forti nella fede che glorifica Dio. Il sentiero della fede non è certamente facile, esige una relazione intima e personale con il Signore. Riponiamo la nostra fiducia unicamente nel Signore per glorificare il Suo santo nome perché Lui solo è degno.
AMEN