La guida di Dio
Salmo: 37:18-25
Cari fratelli in Cristo, il brano proposto per la meditazione di oggi ci ricorda la grande differenza che c’è tra coloro che fanno la volontà di Dio e coloro che invece si abbandonano al peccato per assecondare le passioni della carne secondo l’andamento del mondo.
Il Salmo 37 contrappone gli “uomini integri”, ossia gli onesti, agli empi, che invece sono definiti “nemici del Signore”, e sottolinea come la differenza tra loro sia davvero grande, non solo in prospettiva della vita futura, “quando erediteranno la terra”, ma già in questa vita.
Dio promette agli uomini integri, ossia ai suoi fedeli, una discendenza duratura, tutto il necessario per sopravvivere durante la carestia, nonché una guida sicura nei tempi di sventura, e questo perché il loro amore verso Dio e il prossimo è gradito al Signore;
invece il futuro che Dio riserva agli empi è ben triste, poiché essi sono destinati a perire, ad andare in fumo come il grasso dei sacrifici che si consuma sul fuoco, e il loro destino è quello di essere sterminati.
Allora possiamo dire che tutto è bene e bello per le donne e gli uomini integri? Che nulla di male accadrà mai loro?
No, Dio non ci dice che alle donne e agli uomini retti saranno risparmiate le brutture del mondo a cagione della loro onestà, ma che: “I passi dell'onesto sono guidati dal Signore egli gradisce le sue vie. Se cade, non è però abbattuto, perché il Signore lo sostiene prendendolo per mano”.
Anche i giusti, ci dice la Scrittura, cadono sotto i dardi di questo mondo, così come cadono gli empi, tuttavia, il Signore non abbandona mai i suoi figli e, specialmente nel momento del bisogno, è sempre al nostro fianco per sostenerci ed aiutarci a rialzarci.
Ora, cari fratelli, la fede opera proprio in questo modo; non che noi non saremo mai colpiti dal male, ma che quando lo saremo, se avremo fede nel Signore, se avremo riposto la nostra vita nelle sue mani, saremo sicuri di trovare in Lui tutto l’aiuto necessario per uscire dalle difficoltà della vita.
Questa prospettiva è resa “certezza”, proprio dalla fede, e ci permette di affrontare tutti i mali e le difficoltà del mondo, sapendo che il Signore sarà sempre al nostro fianco.
Siamo quindi consapevoli che il Signore non ci toglie dal mondo, né ci risparmia le difficoltà, che possono invece essere necessarie per rafforzarci nella fede e renderci perfetti nel suo amore, sempre a condizione che noi confidiamo in Lui e in Lui soltanto.
Come ci ricorda l’Apostolo Paolo: “Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno” (Romani 8:28), e questo ci deve dare il necessario coraggio per affrontare anche i momenti più bui, sapendo che essi sono sempre ben vigilati dal Signore che non permetterà che il Male possa prevalere su di noi al punto di allontanarci da Lui.
Paolo in quanto a fede e fedeltà al Signore ci ha anche testimoniato: “Non faccio nessun conto della mia vita” (Atti 20:24), poiché il suo unico punto di riferimento era il Signore.
Consapevoli anche noi di questo, potremo affrontare qualsiasi situazione avversa con la necessaria tranquillità, poiché retti dalla certezza che sempre il Signore sta “dirigendo i nostri passi” e che la situazione rimane sempre nel suo pieno controllo.
Come bambini che si abbandonano alle forti braccia del padre quando questi li chiama a lasciarsi andare per essere da lui presi, allo stesso modo facciamo noi nei confronti del nostro Signore, fidenti che le sue forti braccia sapranno prenderci e trarci in salvo in ogni avversità.
Non abbandoniamo mai la sua guida per correre da soli come fanno gli empi, perché soltanto la sua guida ci dona la certezza di poter affrontare ogni evento, anche quelli più dolorosi, con la necessaria serenità che ci deriva dalla comunione con il Signore. AMEN