La guida divina

Testo: Salmo 25:1-8

 

Cari fratelli in Cristo, quando noi consultiamo la Bibbia vediamo che essa è divisa in due parti, note come Antico e Nuovo Testamento, ma in realtà dovremmo leggere Antico e Nuovo Patto, ossia i due Patti che Dio ha stipulato: l’Antico con gli Israeliti e il Nuovo con i seguaci di Gesù, ossia i Cristiani.

Perché è importante ricordare questo?

E’ importante perché un Patto è un accordo tra due parti; in entrambi i casi la parte proponente è Dio stesso, che si rivolge all’umanità, l’altra parte.

Cosa propone e promette e quindi si impegna a mantenere Dio?

Con l’Antico Patto proponeva e prometteva ai discendenti di Giacobbe, ossia Israele, la Terra Promessa e la possibilità di vivere in pace godendo delle benedizioni materiali di Dio.

Con il Nuovo Patto propone la vita eterna nei cieli e le benedizioni, materiali e spirituali, già qui sulla terra per tutti coloro che accolgono Gesù Cristo come loro personale Salvatore, e ovviamente tra queste benedizioni c’è proprio la “guida divina” che permette al credente di ricevere e godere delle suddette benedizioni.

 

Cosa chiede Dio in cambio di queste promesse?

Sostanzialmente la fedeltà dell’uomo (israelita prima e cristiano poi) verso di Lui!

 

Noi cristiani abbiamo in larga parte dimenticato il vero significato di Patto, riducendo la nostra fede ad un’adorazione e a un comportamento etico che allontani il peccato da noi, ma il peccato altro non è che la violazione del Patto con Dio!

Il peccato non è qualcosa di astratto, né tantomeno un oggetto a sé stante come fosse identificabile in qualcosa, bensì è la violazione delle regole, dettate da Dio, quelle contenute nel Patto.

Per gli Israeliti era la violazione anche di una sola dei 613 comandamenti (non solo i primi 10); per noi Cristiani è la violazione degli insegnamenti di Cristo, che si riassumono nell’amore verso Dio e verso il prossimo.

 

Violare il Patto purtroppo è molto facile, molto più facile di quanto ci aspetteremmo, e già gli Israeliti lo facevano di continuo, al punto che re Davide, l’autore del salmo proposto oggi era il primo a farlo e pertanto chiedeva perdono a Dio della sua negligenza e invocava la sua guida: “O Signore, fammi conoscere le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua verità e ammaestrami…

 

Lo stesso dovremmo fare noi ogni giorno, perché anche noi siamo come e più di lui incapaci di osservare il Patto di Cristo, e soltanto la sua misericordia e la sua grazia ci rende possibile continuare a servire il Signore, ossia mantenere la validità del Patto, nonostante le nostre innumerevoli trasgressioni, che noi continuiamo a chiamare peccati!

Allora cari fratelli in Cristo, la guida divina diventa l’unico metodo che ci permette di rimanere fedeli al Patto, e questa non è qualcosa che serve soltanto a noi “credenti comuni” ma è servita a tutti gli uomini, anche i più fedeli a Dio, come ci dimostra la stessa Scrittura, dove leggiamo che Dio parlò

ad Abramo quando lasciò la sua casa (Genesi 12:1) e a Giacobbe quando ritornò (Genesi 31:3), ad Elia quando gli indicò dove trovare cibo durante la carestia (1Re 17:1-5).

Dio parlò anche a Paolo quando gli impedì di proseguire il viaggio in una direzione che sembrava un’ottima opportunità, perché aveva in mente per lui qualcosa di meglio.

 

Nella vita, nulla è più importante che essere guidati da Dio, infatti Lui, nell’ambito del suo Nuovo Patto universale, ha un progetto e uno scopo specifici per ciascuno di noi.

Quando non siamo certi della strada da intraprendere, rimaniamo saldi nel suo Patto, poiché egli ha dichiarato: “Farò camminare i ciechi per una via che ignorano, li guiderò per sentieri che non conoscono; cambierò davanti a loro le tenebre in luce, renderò pianeggianti i luoghi impervi. Sono queste le cose che io farò e non li abbandonerò" (Isaia 42:16). Non esiste nulla di meglio! AMEN