La migliore ricompensa
Testo: Matteo 25:14-21
Chi tra gli uomini non apprezza la fedeltà? Trovare una persona fedele è senza dubbio un gran guadagno, al punto che un adagio recita: "chi trova un amico trova un tesoro", e allora se ciascuno di noi ama trovare un vero amico, cioè un amico fedele, oltre ogni ragionevole cosa, ci dovremmo chiedere cosa talvolta ci impedisce di essere noi stessi fedeli agli altri?
Certo siamo portati a mettere in dubbio la fedeltà di un'altra persona, a meno che non abbiamo constatato nel tempo che quella persona sia veramente tale, ossia dopo averlo "messo alla prova" in più d'una occasione, abbiamo sempre riscontrato che il nostro amico ci è rimasto fedele.
Allora dovremmo forse meravigliarci che il Signore usi lo stesso metodo con noi?
Qualcuno potrebbe obiettare che Dio conosce in anticipo le azioni umane perché legge anche il futuro, e quindi sa chi gli sarà fedele e chi no, ma questo ragionamento non vale per noi uomini, che dobbiamo "imparare per dimostrare" la nostra fedeltà e non basta sentirci dire dal Signore che io sono fedele e tu no…
Nella parabola di oggi, Gesù ci mostra con semplicità e chiarezza cosa significa essere fedele e come lui giudica questo comportamento di ciascuno di noi.
I tre servi messi alla prova si comportano in modo diverso, ciascuno secondo il suo grado di fedeltà, e ovviamente il servo che il Signore ha giudicato nella sua preveggenza il più fedele, e a cui ha concesso di amministrare il maggior numero di talenti, si rivela esattamente come Gesù aveva previsto, quindi, viene premiato abbondantemente per la sua fedeltà: "Va bene, servo buono e fedele; sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore".
La ricompensa che il servo fedele riceve è immensamente più grande rispetto al lavoro che ha fatto per il Signore, e questo proprio perché al Signore non interessa la quantità di lavoro che noi possiamo fare per lui in questa vita, su questa terra, quanto sapere che noi siamo veramente fedeli a lui in tutto, quindi, la più grande ricompensa che possiamo ottenere dal Signore è proprio quella di essere da lui giudicati fedeli!
Potrei fare un esempio per chiarirmi: io posso affidare ad un amico di custodire la mia piccola casa se questo mi serve per capire quanto lui mi sia fedele e quindi attento al suo compito; se lui dimostra di esserlo, a quel punto io potrò affidare a lui un intero palazzo, perché so che lui è una persona a me fedele, e questo indipendentemente dal valore che custodisce.
Il Signore vuole da noi soltanto la nostra fedeltà! E' sempre stato così fin dall'inizio e soltanto chi non ha ancora capito questo, e pensa che per piacere al Signore debba fare cose eccezionali, sobbarcarsi sacrifici e compiere imprese eroiche, non ha capito che Dio può fare tutto quello che desidera molto meglio di quanto lo potremo fare noi…no fratelli, il Signore vuole da noi sapere che noi gli saremo fedeli e basta, che potrà contare su di noi sempre, che non lo tradiremo con il suo avversario quando ci tornerà comodo!
Una volta che avremo provato questo, davvero grande sarà la nostra ricompensa dal Signore!
Adoperiamoci dunque per compiere la volontà del Signore, dimostrandogli la nostra fedeltà oltre ogni ragionevole dubbio e al di là delle nostre misere capacità, e lui ci ricompenserà graandemente. AMEN