La negazione di Dio

Testi: Matteo 16:13-17

Nel secolo scorso l'umanità è stata sconvolta da una terribile guerra, nel corso della quale il popolo, Ebraico è stato fatto oggetto di una delle più orrende carneficine che la storia ricordi: la Shoah! Milioni di ebrei sono stati uccisi nei campi di sterminio nazisti;

eppure oggi ci sono persone che negano questa verità!

Nonostante le numerose prove storiche e soprattutto le testimonianze dei sopravvissuti, alcuni dei quali ancora viventi ai nostri giorni, ci sono delle persone che affermano che la Shoah non ha mai avuto luogo e che i campi di sterminio nazisti sono un'invenzione dei vincitori della II° GM per screditare il popolo tedesco!

Perché vi dico questo?

Perché il negazionismo è uno dei mali più odiosi, ma anche più letali che possono colpire non solo l'umanità ma anche i credenti.

Se nei confronti di un avvenimento di portata così vasta come la Shoah, un avvenimento che per giunta è accaduto in un tempo molto vicino a noi e del quale esistono ancora dei testimoni viventi, ci sono persone che vorrebbero negarlo, immaginate quanto più questo possa succedere con avvenimenti molto lontani da noi nella storia.

Voi sapete infatti che ci sono persone che affermano che Gesù Cristo non sia mai esistito, perché non ci sono prove storiche che lo possono dimostrare o documentare.

Nel Credo (varie versioni) noi credenti confessiamo che Gesù “morì sotto Ponzio Pilato”, e questa informazione apparentemente lontana dalla teologia cristiana è stata inserita nelle Confessioni di Fede dai nostri progenitori in Cristo, proprio per affermare la veridicità e la realtà storica della figura di Gesù Cristo;

oggi però ci sono persone che affermano che non sia mai esistito neanche Ponzio Pilato, perché di lui non si hanno prove storiche, se si eccettua una lapide trovata in Palestina che reca inciso il suo nome e che quindi potrebbe dimostrare la sua esistenza.

Ci sono persone che negano siano mai esistiti i re Davide e Salomone perché gli archeologi non hanno trovato nessuna traccia di loro, dei loro magnifici palazzi descritti nella Bibbia.

Ci sono persone che negano che il popolo ebraico sia mai stato schiavo in Egitto e sia quindi stato liberato da Mosè e poi guidato nella terra promessa, sempre perché non ci sono riscontri storici e quindi negano di fatto che sia mai esistito neanche Mosè.

Ci sono persone che ritengono inventato di sana pianta il racconto della Genesi relativa ai Patriarchi e al diluvio, sempre perché non esistono prove storiche/archeologiche che lo confermino.

Ci sono persone che negano che l'uomo sia stato creato da Dio e che invece affermano, in base a inconfutabili prove scientifiche, che si sia evoluto naturalmente passando prima attraverso uno stadio simile alle scimmie.

Infine ci sono persone che negano proprio che esista Dio e che quindi ritengono che tutto l'universo si sia “creato da solo” con una sorta di “big bang”, una grande esplosione iniziale che ha dato il via al tutto.

Insomma cari fratelli in Cristo, come vedete i negazionisti popolano il mondo e si danno un gran da fare per negare tutto ciò che ha a che vedere con la fede e con i misteri di Dio, adducendo sempre la mancanza, vera o presunta che sia, di prove scientifiche o materiali, della presenza di Dio!

Cosa dovremmo fare dunque noi credenti di fronte a tutte queste affermazioni “scientificamente supportate”?

Dovremmo forse smettere di credere in Dio e nel Signore Gesù Cristo?

Secondo costoro, sì!

Certo non ce lo dicono apertamente ma sicuramente ce lo fanno intendere, anzi fanno di tutto per scoraggiare i credenti e allontanarli dalla loro fede.

In un passato neanche troppo lontano queste persone erano bollate come “i servi del diavolo”;

oggi questa espressione non si usa più ma la sostanza non è cambiata: Satana, che la Bibbia ci dice essere “il padre della menzogna”, pur di traviare i credenti arriva a negare persino se stesso, ed è sempre stato molto attivo in ogni epoca della storia.

Sicuramente però oggi ha buon gioco nel distorcere il contenuto della Bibbia, facendo leva proprio sulle accresciute conoscenze scientifiche dell'uomo.

Provate ad insinuare un dubbio nella mente di una persona e quella poco alla volta comincerà a considerarlo una certezza, poiché il dubbio è un tarlo che divora piano piano tutta la coscienza dell'uomo fino a farla crollare, e questo è il lavoro che il diavolo cerca di fare con ogni uomo, in particolare con i credenti, se glielo permettono.

Cominciate a dubitare di qualcosa o qualcuno e ben presto finirete per non credere più a niente e a nessuno!

Ora, l'Apostolo Paolo nella Lettera agli Ebrei (che qualche negazionista animato da spirito storico-critico, tanto per cambiare non attribuisce più all'Apostolo Paolo, ...ma su questo lasciamo perdere!); diciamo che: “l'autore della Lettera agli Ebrei” chiunque fosse, disse una cosa molto importante “Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono” (Eb 11:1).

Che cosa ci voleva dire con questo?

Il cristianesimo (e prima di lui l'ebraismo) è sì una fede rivelata, una fede però rimane pur sempre una fede; infatti Dio ci chiede di avere fede, di avere fiducia, di credere in lui nonostante l'assenza di prove.

Dio ha scelto di rivelarsi all'uomo non in maniera visibile, bensì invisibile;

il culto e il servizio che noi rendiamo al Signore non è mosso da elementi concreti come lo è il servizio che noi facciamo per noi stessi o per la nostra famiglia o per il nostro datore di lavoro, realtà che noi vediamo e tocchiamo con mano.

“La fede è la dimostrazione di realtà che non si vedono”, sta a significare che noi possiamo servire Dio soltanto avendo fede in lui, nonostante noi non abbiamo una prova oggettiva della sua esistenza.

Dio non si lascia vedere dai nostri occhi, né toccare dalle nostre mani, ma si lascia raggiungere soltanto dal nostro cuore.

Non sono i nostri cinque sensi umani e quindi materiali, che possono portarci a percepire la presenza di Dio, ma soltanto il nostro spirito che comunica con il suo Spirito, come è detto in Rm 8:16 “Lo Spirito stesso attesta insieme con il nostro spirito che siamo figli di Dio”.

Per questo motivo non è possibile trovare le cd “prove dell'esistenza di Dio”, proprio perché di queste prove Dio non lascia traccia nel mondo ma soltanto nei cuori dei suoi fedeli testimoni, che a loro volta testimoniano agli altri il loro personale incontro con il Signore.

“Il giusto per fede vivrà” ribadiva ancora Paolo (Rm 1:17) citando il profeta Abacuc;

questo non significa soltanto che non sono le nostre opere a salvare l'uomo ma anche che non è attraverso le opere che noi potremo incontrare Dio e quindi vivere della sua grazia, ma soltanto attraverso la nostra fede in lui.

Riflettete bene fratelli, anche i segni potenti che Gesù Cristo compiva, e che nel suo nome hanno compiuto i suoi discepoli dopo di lui fino ai nostri giorni, non sono la prova certa che esiste Dio, perché essi servirono allora, come servono ora, soltanto per “confermare” la fede dei credenti, sia quella già espressa, sia quella ancora da rivelarsi, ma non servirono e non servono ai non credenti, cioè quelli che non sono stati destinati a credere, per accettare Dio.

Quanti infatti hanno assistito ai numerosi miracoli compiuti da Gesù Cristo e poi non si sono convertiti perché non facevano parte degli Eletti?

Così ancora oggi di fronte alle c.d. prove materiali a cui tanto tengono gli scienziati, questi non si convertono lo stesso, e se proprio non possono negarle perché non trovano nessuna spiegazione razionale o scientifica per spiegare altrimenti i segni miracolosi di Dio, loro dicono semplicemente di non sapersi spiegare il fenomeno e rimangono sulle loro posizioni.

Quanti medici di fronte a guarigioni miracolose invece di rendere lode al Signore si sono limitati a dire che loro non sanno come sia guarito il paziente che loro avevano già dato per morto di li a poco?

E' esattamente lo stesso atteggiamento di rifiuto che avevano i farisei di fronte ad un innegabile miracolo di Gesù perché riconosciuto tale da decine, centinaia o anche migliaia di testimoni;

comunque per loro Gesù non era il figlio di Dio e qualunque miracolo avesse fatto, anche in loro presenza, loro avrebbero continuato a non credere, a negare, negare e negare, poiché, come disse Gesù di loro in Gv 8:44 “Voi siete figli del diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c'è verità in lui. Quando dice il falso, parla di quel che è suo perché è bugiardo e padre della menzogna!”

Ecco che ritornano i negazionisti!

Allora i credenti non si devono certo dare pena per il negazionismo in tutte le sue forme;

la natura carnale dell'uomo fomentata dal Male usa il negazionismo di Dio da sempre, ma questo è efficace soltanto nei confronti di coloro che non sono stati predestinati a diventare figli di Dio;

nei confronti dei figli di Dio, gli Eletti, quest'arma è spuntata perché a rivelare loro la presenza di Dio non sono le prove materiali, le evidenze storico/archeologiche o le c.d. conferme scientifiche, bensì lo Spirito Santo di Dio che prende dimora nei loro cuori.

Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli” (Mt 16:17), disse Gesù a Pietro, quando lui comprese e confessò questa importante verità.

Come Pietro allora, beati siamo tutti noi che abbiamo creduto alla testimonianza lasciataci dai nostri fratelli, infischiandocene di tutte le pretese mancanze di prove storico/scientifiche dei negazionisti;

beati sono tutti coloro che hanno accolto e ancora accoglieranno la Parola per fede soltanto, senza nemmeno il bisogno di costruirsi delle immagini e di trasformare le Chiese in surrogati di Dio cui rivolgere il culto per rendere Dio più concreto e visibile;

beati sono quelli che, in un mondo pieno di verità scientifiche che negano ogni presenza di Dio, rimarranno fermi nella loro semplice e umile fede e continueranno soltanto a ricercare ed adorare Dio in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori. (Gv 4.23)

Sia lodato il nostro Padre Santo celeste e benedetto sia il nostro Signore Gesù Cristo. AMEN