La pace di Gesù
Testi: Gv 14: 15-31
Gesù sa di doversi presto separare dai suoi Apostoli; ogni separazione da una persona cara è fonte di dolore e tristezza, tutti lo sappiamo e non ci nascondiamo il fatto che nessuno di noi vorrebbe mai farlo. Gli Apostoli sono molto tristi e Gesù cerca di consolarli, ma lo stesso per loro il frangente è molto difficile perché fino a quel momento loro sono stati sotto le ali protettive di Gesù e adesso non sanno cosa fare e come comportarsi. Sono nella classica situazione in cui i figli, avendo fin da piccoli fatto affidamento sui genitori, stanno per diventare adulti e ora devono cominciare ad affrontare la vita da soli.
Ma sono veramente soli gli Apostoli?
No! Gesù dice loro chiaramente che: “io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre”.
La presenza “fisica” di Dio in mezzo agli uomini è stato un fatto eccezionale, nella persona di Gesù, ma dopo di Lui, Dio Padre non lascia soli i suoi figli ad affrontare il mondo, ma rimane presente col suo Santo Spirito; una presenza che però può essere colta soltanto da coloro che credono e che quindi osservano la volontà di Dio: “Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti”, mentre il resto del mondo rimane ignaro di questa presenza: “lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce”.
Lo Spirito Santo che insieme al Padre e al Figlio, è la triplice manifestazione di Dio, permette agli uomini che hanno creduto, di avere quell’intima comunione con il Signore che fa la differenza tra i figli di Dio e quelli del mondo: “…conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me e io in voi, … Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l'amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole”.
Gesù quindi rassicura i suoi discepoli e li esorta a continuare la sua opera sulla terra, senza timore perché, grazie allo Spirito Santo, ogni cosa diventerà chiara per loro, per la loro missione, e non saranno lasciati mai soli.
“Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà, il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti …”; questa è la promessa e l’esortazione di Gesù ai suoi.
Ma che tipo di pace trasmette Gesù, prima ai suoi Apostoli e poi a tutti i discepoli di ogni tempo?
La pace di Dio è una tranquilla consapevolezza che Egli è con noi in ogni circostanza, è la sensazione del Suo conforto in mezzo ai problemi della vita.
Proviamo ad immaginare una vita dove non abbiamo bisogno di preoccuparci di nulla; dove al di là delle apparenze, e degli imprevisti, sappiamo che c’è sempre qualcuno che mette a posto le cose per noi!
Sembra una cosa troppo bella per essere vera! Anzia sembra proprio una cosa impossibile da realizzarsi, perché tutti abbiamo preoccupazioni al lavoro, a casa e nella società, e ogni giorno le dobbiamo affrontare, credenti o non credenti.
Quello che fa la differenza tra i primi e i secondi però, è proprio il modo di farlo: con l’aiuto di Dio per i primi, o da soli per i secondi!
L'apostolo Paolo ci dà un suggerimento prezioso per questo: “trasformare le preoccupazioni in preghiere”.
Vogliamo preoccuparci di meno o non preoccuparci affatto? Allora preghiamo di più!
Ogni volta che cominciamo a preoccuparci, invece di sbattere la testa a destra e a manca, fermiamoci e preghiamo; mettiamo tutto nelle mani di Dio, affidiamo a Lui i nostri affanni, confidiamo totalmente in Lui, e poi, lasciato ogni preoccupazione, continuiamo la nostra strada, sicuri che Dio, per mezzo del suo Santo Spirito, ha già provveduto a risolvere il nostro problema.
È in questo momento che la pace di Dio, che è diversa da quella del mondo, ci pervade, avendo trovato in Lui ogni soluzione e conforto.
Sì, cari fratelli in Cristo, questo modo di fare non è ottimismo psicologico, come insinuano i non credenti, bensì procede dalla certezza che Dio ci ama individualmente, risponde alle nostre preghiere, ci protegge e domina su ogni situazione.
La pace che Dio dà, supera ogni intelligenza umana, è un dono in Cristo Gesù a tutti coloro che si accostano a Lui con la fede certa di ricevere la ricompensa. Gesù, il Principe della pace, ha anche detto: "Venite a me voi che siete stanchi e affaticati, ed io vi darò riposo" (Matteo 11:28). Confidenti perciò nella sua promessa, affrontiamo la nostra prova sereni e nella pace che ci viene dal sapere di essere figli di Dio e fratelli del nostro Signore Gesù Cristo. AMEN