La pietra angolare

L’espressione “pietra angolare” appare tredici volte nella Bibbia e in tutti i casi è usata per sottolineare l’importanza di qualcuno o di qualcosa. La pietra angolare però viene “rifiutata dai costruttori”, e questo può apparire paradossale, vista l’importanza che essa ha per la solidità e la stabilità dell’edificio, eppure è proprio il rifiuto, lo scarto della pietra angolare, che rappresenta la norma nella storia, e questo non solo con riferimento alle questioni religiose, ma molto spesso in tutte le vicende umane. La Bibbia, e in particolare il NT, riferisce a Gesù Cristo il ruolo di “pietra angolare”, però nella storia della Chiesa di pietre angolari ce ne sono state tante.

Ma che cos’è veramente la pietra angolare? L’angolo, con riferimento ad un muro di un edificio, rappresenta un chiaro segno di discontinuità, d’interruzione di una linea retta. Il muratore che costruisce un muro di pietre sceglie con cura le pietre stesse e queste devono essere ben squadrate e combaciare perfettamente le une con le altre per creare un muro solido e stabile. È quindi naturale che, quando un costruttore incontra una “pietra angolare”, lui la metta da parte, perché non si adatta bene al muro e di conseguenza, se utilizzata, potrebbe comprometterne la stabilità. Questa è la norma, tuttavia, noi sappiamo che nessun muro di nessun edificio può continuare diritto all’infinito, perché arriva un momento in cui il muro deve fare una svolta, un’interruzione, e qui le pietre squadrate non sono più adatte, occorre utilizzare una pietra angolare, la stessa pietra che il costruttore aveva scartata prima perché inadatta. Senza la pietra angolare il muro non può più continuare e l’edificio alla fine crolla. Per salvare l’edificio occorre quindi un elemento di discontinuità.

Questa immagine si adatta molto bene all’Israele dei tempi di Gesù, se paragonato ad un lungo muro che parte da Abramo, passa da Mosè, prosegue con Davide per arrivare appunto a Gesù (pur con altrettanti momenti di discontinuità che proprio questi grandi servi inviati da Dio hanno rappresentato nell’arco di storia del Popolo Santo). L’ebraismo legato alla Legge di Mosè, che ancora sopravvive nella Palestina del I secolo, ormai non regge più, è inadeguato perché non c’è più un regno d’Israele ma il popolo vive sotto l’occupazione romana, occorre perciò guardare oltre, oltre il formalismo della Legge, per arrivare ad un’autentica devozione a Dio (adorazione in Spirito e Verità).

Dio invia il più grande profeta di tutti i tempi: Gesù Cristo! Suo figlio e quindi lui stesso Dio! Siamo di fronte ad un punto di svolta del muro e davvero qui occorre una possente pietra angolare che renda possibile questa grande discontinuità. Però i costruttori, ovvero i capi religiosi dell’epoca, incapaci di vedere la necessità di questa svolta, si accaniscono a proseguire in linea retta la costruzione del muro dell’edificio di Dio solo con pietre squadrate, e rigettano la pietra angolare, scartano Gesù Cristo. Conosciamo tutti la storia che ci narra la Scrittura e la successiva nascita del Cristianesimo.

La Chiesa che sorge da Cristo però, col tempo anch’essa è divenuta un “muro rettilineo”, ormai costruita con le pietre della tradizione umana, fino a giungere al punto in cui la linea retta deve essere spezzata per fare posto ad una discontinuità. Allora ecco che Dio pone una nuova “pietra angolare”, che però, come vuole la tradizione umana, viene regolarmente rigettata dai costruttori, che contrariamente all’ampia visione di Dio, non riescono a vedere la necessità della discontinuità, del cambiamento.

Come ho detto la storia della Chiesa è costellata di tante piccole o grandi pietre angolari che hanno segnato questa discontinuità del muro; ne potrei citare molte, tuttavia mi limiterò a tre; tre credenti che potete vedere raffigurati nel simbolico muro che fa da sottofondo a questo sito (che giustamente compie non un percorso dritto, bensì una serie di svolte, proprio per sottolineare il contributo che questi grandi credenti hanno dato alla crescita e alla salvaguardia della Chiesa di Cristo sulla terra).

Cominciamo da Martin Lutero; cinquecento anni fa il solido muro della Chiesa medievale scricchiola, ormai la teologia cattolico-medievale si è distaccata troppo dall’Evangelo per poter soddisfare la volontà di Dio, il grande architetto dell’universo. Occorreva una discontinuità ed ecco che Dio mandò un monaco tedesco di nome Martin Lutero. I costruttori di allora, il papa e i suoi vescovi, però vedono in Lutero un elemento di caos e lo scartano. Non riconoscono in lui la pietra angolare che può salvare l’edificio della Chiesa e la mettono da parte, facendo verso di lui una feroce opposizione, esattamente come fecero i religiosi del tempo verso Gesù. Anche loro però ignari che Dio aveva già scelto la pietra angolare per stabilizzare la sua Chiesa, ora Riformata

Proseguiamo con John Wesley; a metà del settecento un Pastore Anglicano si rende conto che la sua Chiesa non risponde più alle esigenze dei fedeli che deve servire. Ormai i vertici ecclesiastici vivono in un mondo totalmente distaccato dal nascente sottoproletariato della società britannica del tempo. Dio lo “risveglia” e lo manda a predicare tra gli ultimi, però questo non è ben accetto dalla Chiesa Alta che comincia ad osteggiarlo. Ancora una volta i costruttori, i vescovi anglicani, rigettano la pietra angolare, cioè John Wesley, che Dio però aveva già scelto per stabilizzare la sua Chiesa. Così nasce la Chiesa Metodista con la sua storia e la sua missione.

Arriviamo a Martin Luther King; alla metà del secolo scorso questo pastore battista americano di colore, si rende conto che una Chiesa razziale e razzista è ben lontana dalla volontà di Dio, in un paese dove il colore della pelle è più importante del colore del cuore di ogni uomo, la Chiesa comincia a scricchiolare e Dio pone rimedio mandando Martin Luther King, la pietra angolare che ha scelto per segnare la discontinuità di questo muro. Anche lui subirà persecuzioni, fino al martirio da parte dei sostenitori della Chiesa bianca, però il suo sacrifico sarà stato un passo decisivo contro la discriminazione razziale.

Questi tre esempi, queste tre pietre angolari della storia cristiana, al pari di altre prima di loro, hanno in comune di essere tutte state rifiutate dai costruttori, ma poste da Dio quali punti di svolta, di discontinuità, di rottura della tradizione umana che aveva o avrebbe portato la Chiesa di Cristo verso direzioni inopportune e sbagliate, perché contrarie all’Evangelo di Cristo; come ho detto però, di “pietre angolari”, piccole, medie o grandi, nell’edifico della Chiesa ce ne sono state e ce ne saranno ancora tante, Ogniqualvolta il grande architetto, nella sua suprema conoscenza, vedrà la necessità di variare la direzione della Sua Chiesa, non esiterà ad inviare una nuova pietra angolare, che come vuole la tradizione umana in un primo momento sarà scartata dai costruttori, ma che alla fine si inserirà nell’edificio della Chiesa Universale diventando un’altra “testata d’angolo” per volontà di Dio.