La Religione Quantistica

Dopo la fisica dobbiamo ri-scoprire la Religione Quantistica; ma cos'è la religione quantistica? È qualcosa di nuovo che nasce solo con la scoperta che esiste una fisica quantistica?

No, in realtà la religione quantistica è la religione originaria che è alla base dell'esistenza stessa dell'universo, è l'essenza stessa dell'universo che collega e mette in relazione tutte le sue parti. Viene percepita come la frequenza alla quale tutte le particelle dell'universo vibrano in sintonia tra loro e quando noi vibriamo a questa precisa frequenza entriamo in sintonia con l'universo;

questo è anche il modo in cui noi "preghiamo", ossia per la religione quantistica la preghiera è la ricerca continua e il mantenimento di questa frequenza.

Le cd "religioni orientali" hanno dai tempi ancestrali compreso quello che la fisica quantistica occidentale ha solo di recente scoperto o meglio accettato, e ha ricercato questa sintonia o armonia con l'universo di cui tutti noi siamo comunque parte, mentre ad occidente, nella cultura e religione occidentale questi saperi sono stati spesso "mascherati", non nel senso che non esistevano ma nel senso che le cd "religioni rivelate" hanno assunto un ruolo di mediatrici tra l'essenza dell'universo e gli uomini, insegnando loro, o cercando di insegnare per lo meno, questi principi ora ri-scoperti dalla fisica quantistica, sotto forma di "precetti religiosi", attribuendo queste qualità intrinseche dell'universo come altrettante potestà o doni di divinità trascendenti.

La preghiera rivola con fede a Dio o ad un suo rappresentante (Madonna, santi, angeli e quant'altro) altro non sono quindi che ricerca di connessione profonda con l'essere superiore e quindi con l'universo, ricerca della vibrazione naturale dello stesso, il che una volta raggiunta tale stato di armonia, la preghiera di fatto è esaudita. Siamo noi stessi di fatto che esaudiamo la preghiera per esserci posti in sintonia con le frequenze dell'universo, ma poiché siamo stati abituati a pensare che questo dipenda da un qualche essere superiore non ce ne rendiamo veramente conto.

Soltanto coloro che hanno raggiunto la consapevolezza di questo, e per i popoli occidentali siamo soltanto all'inizio di tale cammino, si stanno rendendo conto della potenza della preghiera e quindi della vera religione, quella quantistica.

Tuttavia se leggiamo ad esempio la Bibbia, sia Antico, sia Nuovo Testamento, vi troviamo attraverso la testimonianza dei profeti i fondamenti della vera religione quantistica, sia  pure nascosti dietro gli insegnamenti della religione tradizionale; per fare un esempio molto semplice la religione quantistica la possiamo paragonare ai principi attivi di un farmaco nei confronti di una malattia, mentre la religione tradizionale è colui che ti somministra quel farmaco senza conoscerne i principi attivi e il perché quel farmaco funziona, ma alla fine pur non conoscendone i principi, il farmaco funziona lo stesso, anche se magari non sempre così bene poiché non conoscendone i principi non riesce a valorizzarne a pieno la sua efficacia.

L'efficacia della preghiera con fede tanto accentuata negli insegnamenti religiosi classici deriva quindi proprio dal fatto che il credente in quel momento riesca a mettersi in sintonia con la frequenza dell'universo e trarre da esso quell'energia che gli permette di realizzare lui stesso ciò che chiede e spera; la visualizzazione del risultato provoca il risultato, ecco ciò che ci insegna la fisica quantistica, ma lo stesso lo troviamo scritto nei testi religiosi, dove ad esempio in Matteo 21:22 è detto: "Tutte le cose che domanderete in preghiera, se avete fede, le otterrete" e in Ebrei 11,1 è detto: "La fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono"; l'autore altro non fa che tradurre questo concetto ormai assodato dalla fisica quantistica, in parole che fossero comprensibili ai credenti, mettendo il dio trascendente al posto dell'universo stesso o comunque al posto del dio della religione quantistica.

Ma lo stesso concetto lo troviamo già be precisato anche nell'Antico Testamento, quando ancora era predominante la figura del dio immanente che ben poco aveva di spirituale, eppure in Proverbi 3:5-6 è scritto: "Confida nel Signore con tutto il cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento. Riconoscilo in tutte le tue vie ed egli appianerà i tuoi sentieri", qui infatti viene espresso lo stesso concetto o principio universale, laddove si invita il credente a non seguire il suo istinto o personale sapere ma a connettersi con l'energia universale in ogni circostanza della sua vita per attingere dall'universo quell'energia che gli permetterà di avere successo in ogni sua iniziativa.

I Maestri orientali da molto tempo

 hanno compreso questa verità, quelli occidentali ci sono anch'essi arrivati anche se hanno dovuto "mascherarla" dietro la figura di un dio affinché fosse accettata dalle istituzioni (religiose) umane alle quali una tale visione se diffusa avrebbe tolto il potere di controllo sulle masse umane, e quindi non avrebbero accettato i Maestri di tali insegnamenti. Lo stesso Gesù Cristo, dopo essere stato rigettato per questo, il suo pensiero e insegnamento è stato "abbondantemente edulcorato" dalle istituzioni ecclesiastiche per non far capire ai credenti che il dio che Gesù insegnava non era quello descritto nell'AT ma piuttosto era "il dio dell'universo stesso" di cui siamo figli e parte, così si spiega anche la frase criptica: "…il regno di dio è in mezzo a voi" (Lc 17:21)