L'esperienza personale di salvezza
Testo: Giovanni 4:39-42
Cari fratelli in Cristo, le testimonianze dei fratelli e delle sorelle che ci parlano di Gesù sono fondamentali per farci conoscere l’esistenza di Gesù, di come Gesù sia importante per la nostra salvezza, di quanto sia grande l’amore di Dio per noi…insomma tutti coloro che hanno conosciuto il Signore, e pertanto ne danno testimonianza, siano essi pastori, sacerdoti, anziani, diaconi o semplici credenti, e il più delle volte i nostri stessi famigliari, sono molto spesso il mezzo attraverso il quale la maggioranza delle persone vengono a conoscere dell’esistenza di Gesù.
Pensate, per fare un esempio molto banale, a chi ci informa che è stato aperto un nuovo ristorante dove si mangia bene e si spende poco, o un nuovo negozio che vende prodotti innovativi ad un costo contenuto; questi sono con ogni probabilità stati loro per primi clienti di questi negozi e ne sono rimasti molto soddisfatti, al punto di condividere con noi la bella opportunità che hanno avuto loro.
Benissimo! A questo punto, non fosse altro per la naturale curiosità che tale informazione suscita i noi, noi andremo a provare quel ristorante e quel negozio per vedere se realmente le cose stanno così!
La donna Samaritana, dopo aver incontrato Gesù al pozzo, ed esserne rimasta impressionata, non può fare a meno di condividere la notizia con gli abitanti del suo villaggio, e questi incuriositi dal suo racconto invitano Gesù a stare da loro per ascoltare dalla sua viva voce la conferma di quanto la donna ha detto loro.
Benissimo! Anche noi come loro siamo andati a quel ristorante o in quel negozio, e abbiamo visto con i nostri occhi, e provato con i nostri sensi che quello che ci avevano detto era vero… o magari, per contro, abbiamo riscontrato che non era così, che il ristorante non era eccezionale come ci avevano detto e il negozio non era così conveniente… pazienza!
In ogni caso, quello che è importante è che noi, personalmente, abbiamo provato, abbiamo fatto quell’esperienza, e in base ad essa abbiamo tratto le nostre conclusioni, e non più per “sentito dire!”
Il sentito dire è la scintilla per accendere il fuoco, ma solo dopo che il fuoco si sarà acceso (o meno) noi saremo in grado di dire se è un vero fuoco o una delusione; il Signore ci chiama attraverso i suoi testimoni, però al solo scopo di incontrarci personalmente!
Sì, cari fratelli in Cristo, il Signore è il “nostro personale salvatore” perché ci incontra di persona, ci invita a conoscerlo personalmente, a fare quell’esperienza spirituale che solo lei può essere la base per una duratura relazione di fede!
Se ci fermiamo al sentito dire, ossia andiamo in chiesa o ascoltiamo qualche sermone, ma poi lasciamo che tutto nella nostra vita proceda come prima, allora vuol dire che ci siamo fermati al sentito dire e non abbiamo veramente incontrato il Signore.
Forse anche alcuni abitanti del villaggio della Samaritana, dopo averla ascoltata, non hanno ritenuto di dover incontrare Gesù e sono rimasti qual erano prima, ma sicuramente quelli che lo hanno incontrato hanno davvero affermato: “Non è più a motivo di quel che tu ci hai detto, che crediamo; perché abbiamo udito da noi, e sappiamo che questi è veramente il Salvator del mondo” e allora fratelli anche noi, che oggi abbiamo sentito parlare di Gesù da qualche persona che ci ha detto di lui, magari perché distrattamente avete letto questo sermone online, ora che sapete che Gesù esiste, non esitate a contattarlo personalmente, ad incontrarlo e conoscerlo perché solo così Lui vi potrà parlare; parlare al vostro cuore attraverso lo Spirito Santo che parla al vostro spirito, e aprirvi alla piena comprensione del suo messaggio di salvezza.
Se qualcuno vi ha parlato di Gesù, non rinunciate a conoscerlo, a fare questa personale esperienza di fede, perché di sicuro dopo che l’avrete fatta non ne rimarrete delusi! AMEN