Liberi dall'ansia

Testo: Matteo 6:25-34

 

L’ansia è uno degli stati d’animo che contraddistingue la vita umana con più frequenza; chi di noi può dire di non essere mai ansioso? Nessuno in verità riesce ad evitare una qualche forma di ansia nel corso della sua giornata, proprio perché sia il presente, e soprattutto il futuro, sfugge dal nostro controllo e quindi basta un qualcosa di imprevisto per provocarci uno stato di ansia, piccolo o grande che sia.

E’ quindi impossibile vivere senza ansia?

Ci sono uomini e donne che dicono di non provare ansia, perché hanno scoperto una qualche forma di “autoconsapevolezza” che li preserva da questo fastidioso stato emotivo;

altri sono così fiduciosi nei loro mezzi e capacità di poter affrontare qualsiasi situazione avversa di poter dichiarare di non conoscere ansia;

altri si definiscono persone assolutamente tranquilli, e come tali dichiarano di non essere toccati da ciò che li circonda e possa turbare il proprio equilibrio.

Possiamo anche credere a queste dichiarazioni in via di principio, ma spesso queste affermazioni sono un po' come “voler nascondere la polvere sotto il tappeto”: l’ansia esiste e non si può negare o semplicemente esserne immune con una qualsiasi strategia o sapienza possiamo aver imparato;

l’ansia è parte della nostra esistenza, come lo è la morte, quindi non è totalmente eliminabile dalla nostra vita.

Non c’è quindi soluzione a questo stato insito nella nostra natura umana?

La soluzione la troviamo ancora una volta nella Bibbia per bocca del nostro Signore Gesù Cristo: “Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete o di che cosa berrete; né per il vostro corpo, di che vi vestirete…perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; ma il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più”.

Da quando l’uomo si è ribellato a Dio in Eden ha dovuto convivere con l’ansia, che dunque è una conseguenza del peccato (come la morte), ma così come la morte è stata vinta dal Signore Gesù Cristo, allo stesso modo anche l’ansia può essere vinta da chi crede in Lui e pone la sua vita interamente nelle mani del Signore.

Quindi cari fratelli in Cristo, se è vero che l’ansia non può essere totalmente eliminata in questa vita, è altresì vero che può essere resa inefficace confidando pienamente nel Signore.

Il problema di fondo, ossia ciò che da vigore all’ansia, è la mancanza di fiducia in Dio. Anche il credere cade vittima dell’ansia ogniqualvolta cerca di affrontare la vita con le sue sole forze, anziché rimettere ogni cosa nelle sapienti mani del Signore, che ha cura di tutta la nostra vita.

Molto spesso noi avvertiamo le necessità primarie in modo così pressante perché non ci preoccupiamo nella giusta misura e maniera delle necessità spirituali che sono ben più urgenti, e che sono il modo per accostarci al Signore e avere la piena comunione con Lui, che è davvero l’unico stato in cui l’ansia scompare.

Ora cari fratelli in Cristo, impariamo a non affannarci ad avere il controllo su tutto: ammesso che possiamo davvero riuscirci, resteremmo comunque nell’ansietà perché forse possiamo controllare ciò che conosciamo, ma l’imprevisto va comunque al di là delle nostre possibilità.

Ci sono persone che si affannano a stipulare polizze assicurative contro ogni possibile imprevisto, ma anche questo è uno sforzo vano perché è umanamente impossibile assicurarsi contro tutto, e per guastare la nostra esistenza basta anche solo un piccolo imprevisto cui non avevamo pensato.

Studiamoci allora di mettere tutta la nostra vita sotto il controllo del Signore, lasciando a Lui solo di provvedere agli imprevisti, che invece sono da Lui ben previsti, avendo il Signore preconosciuto ogni cosa.

Cerchiamo allora prima il regno e la giustizia di Dio, che sono le cose che veramente contano per un efficace contrasto all’ansia e com’è scritto: “Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché Egli v'innalzi a suo tempo, gettando su lui ogni vostra sollecitudine, perch'Egli ha cura di voi”, (1°Pt 5:6);

non preoccupiamoci per l’oggi che è stabilmente sotto lo sguardo amorevole di Dio, e affidiamo a Lui il domani poiché l’imponderabile non sfugge all’Onnisciente Governatore dell’universo!

Gesù ci insegna a chiedere “ogni giorno il nostro pane quotidiano”, spiegandoci che le nostre esigenze materiali non devono distogliere il nostro sguardo dall’imminente Regno dei cieli.

Non affidiamo dunque al Signore soltanto qualche peso, ma tutto noi stessi. AMEN