Lo Spirito intercede per noi
Testo: Romani 8:18-26
Cari fratelli in Cristo, adesso sconvolgerò qualcuno di voi dicendo che la Scrittura che noi leggiamo oggi, non è quella che probabilmente è stata scritta in origine dagli autori, ma che nel corso del tempo è stata “rimaneggiata” dagli editori successivi per “accomodarla” alle esigenze del potere di turno; il più importante dei quali è stato il Concilio di Nicea, dove la nascente Chiesa di Cristo è stata “istituzionalizzata” per compiacere l’imperatore Costantino, che voleva un’unica chiesa di stato e non la libertà della rivelazione come ricevuta e ispirata dallo Spirito Santo ai vari autori, i quali alcuni sono contenuti nella Bibbia che noi conosciamo oggi, mentre altri sono stati “censurati o nascosti” perché in contrasto, non con la rivelazione dello Spirito in sé, bensì con il potere terreno e temporale della chiesa, che non voleva un popolo di credenti in diretto contatto con Dio mediante l’azione dello Spirito Santo, bensì solo tramite le istituzioni religiose della chiesa stessa in tutte le sue forme.
Ora cari fratelli in Cristo, quando leggiamo la Scrittura e ci lasciamo guidare dallo Spirito Santo, comprendiamo cosa viene da Dio e cosa è stato invece “aggiunto e modificato” dalla burocrazia ecclesiastica. Il versetto di Romani 8:26 è uno di quei versetti “autentici” che riassume e certifica quanto ho detto, ossia che lo Spirito Santo rende comprensibile la Scrittura e quindi il messaggio di Cristo al di là di quanto può sembrare oscuro e contraddittorio nella Scrittura stessa.
Nel corso dei secoli sono sorte diverse chiese proprio perché alcuni credenti, ispirati dallo Spirito Santo, si sono resi conto di come la chiesa avesse “manomesso” la scrittura per piegarla al potere terreno del principe di questo mondo.
Dio è Spirito e va adorato in Spirito e verità (Gv 4:23)! Questo ci ha detto Gesù Cristo per indicarci la via maestra, e tutto ciò che mette in secondo piano questo insegnamento, ossia tutta la tradizione umana, le superstizioni, i vari riti che nel corso del tempo hanno assunto importanza prioritaria nel culto, dobbiamo considerarli invece secondari rispetto alla rivelazione di Cristo;
non sto dicendo che essi non vadano seguiti, ma che prima di tutto noi, come credenti, dobbiamo seguire gli insegnamenti di Cristo che ci vengono dallo Spirito, mettendo in secondo piano quelle formule che invece sono proposte dalla tradizione della Chiesa, quando queste servono per riaffermare il ruolo terreno del potere della chiesa, piuttosto che non la presenza viva dello Spirito di Dio in noi, come figli di Dio ed esseri in comunione con lui.
Tra i figli di Dio, tra coloro che sono guidati dal suo Spirito, non c’è né concorrenza né competizione; laddove questi sentimenti si sono manifestati nel corso della storia umana, e hanno portato a guerre e contese, non era lo Spirito di Dio a guidare, bensì l’azione del principe del mondo, che vive e prospera sulla competizione, la divisione e la contrapposizione, mascherata dietro la ricerca della purezza del messaggio di Dio.
Cristo ci disse di amare tutti a cominciare dai nostri nemici (Mt 5:44); allora cari fratelli, sulla base di questo fondamentale insegnamento è mai concepibile una qualunque contrapposizione teologica?
Se tu dici che devi amare il tuo nemico, ma poi lo odi e lo combatti, lo scomunichi e lo inquisisci per un qualcosa che dice o fa, sei forse tu un servo fedele dell’insegnamento di Cristo? Oppure non stai facendo il gioco del diavolo? I famigerati tribunali dell’inquisizione erano tribunali satanici per il solo fatto che invece di amare e perdonare usavano gli strumenti del diavolo per perseguitare quei fedeli che amavano e servivano Dio secondo una diversa chiamata.
Le altrettanto famigerate crociate contro chi non serviva Dio nel modo ritenuto giusto, erano strumenti del diavolo per contrastare l’opera di Dio e non per renderla efficace…
Questi esempi per dirvi che lo Spirito di Dio quando opera in noi, in ciascuno di noi, non porta odio o contrapposizione, bensì amore e armonia universale, mentre è lo spirito del mondo, ossia del diavolo che porta giudizio e contrapposizione… basti questo per capire chi è condotto dall’uno e chi dal secondo, al di là di quanto afferma a parole!
L’albero si riconosce dai suoi frutti, ci diceva Cristo (Mt 7:18), allora cari fratelli guardate i duemila anni di storia cristiana e vedete come l’azione della chiesa non abbia prodotto pace e amore bensì solo competizione e separazione… questo basta per farci capire che lo Spirito di Dio non ha potuto operare proprio laddove avrebbe dovuto avere la sua dimora terrena, almeno secondo la teologia.
No, cari fratelli, lo Spirito di Dio abita nei cuori di coloro che si lasciano guidare da lui e mettono la loro vita nella sue mani, …impariamo ad adorare Dio in Spirito e verità, e tutto il resto non sarà più necessario. AMEN