L'occhio di Dio su di noi
Testo: Salmo 33:18-22
Cari fratelli in Cristo, molto spesso leggiamo la Bibbia non per ciò che c'è veramente scritto ma per quello che noi vorremmo o pensiamo ci sia scritto;
altrettanto spesso noi crediamo che nella Bibbia ci sia scritto ciò che qualcuno ci ha detto ci sia scritto e invece di riporre la nostra fiducia nel Signore, la riponiamo in qualcuno o qualcosa che è ben diverso.
La Bibbia se letta attentamente ci rivela che l'uomo nella sua esistenza terrena ha stipulato una serie di "Patti" col Signore, a cominciare da Adamo, per passare a Noè, per arrivare ad Abramo, e quindi Mosè e in ultimo Gesù Cristo.
Il nostro rapporto col Signore è dunque regolato da uno di questi Patti, nei quali il Signore si impegna a benedire la nostra vita, come ben dichiara il salmo 33: "L’occhio del Signore è su quelli che lo temono, su quelli che sperano nella sua benevolenza, per liberarli dalla morte e conservarli in vita in tempo di fame...", tutto questo in cambio della nostra fede, o se preferiamo della nostra fedeltà, giacché se ai tempi dell'antico Israele la presenza di Dio in mezzo agli uomini era anche fisica, così come al tempo in cui Gesù ha abitato in mezzo agli uomini, le generazioni successive dei credenti si sono basate sulla testimonianza di coloro che avevano visto Gesù, e quindi hanno creduto per fede e non più per visione.
L'importanza dei/del Patto tra noi credenti in Cristo e lui, è spesso sottovalutata dai credenti stessi che, dando per scontato che Gesù sia il Figlio di Dio, non pensano più di doverlo servire in base a quanto lui ci chiede nel Patto, ossia in base alla sua Parola, ma semplicemente in quanto Dio.
Ora cari fratelli in Cristo, vi invito a riflettere su questo; se qualcuno di voi è un dipendente di una qualunque ditta, dove è stato assunto per una precisa mansione, si troverà ogni giorno a dover lavorare per il suo datore di lavoro e non potrà certo fare a meno di riconoscerlo in quanto tale, e tuttavia questo non basta per eseguire il compito per cui è stato assunto. Riconoscere che il nostro datore di lavoro è tale, non ci esime dall'eseguire correttamente e puntualmente le mansioni per le quali siamo stati assunti e veniamo pagati.
Così il Salmo 33:18 ci dice proprio: " L’occhio del Signore è su quelli che lo temono…", ossia il Signore controlla costantemente il lavoro di coloro che lavorano per lui, ovvero quelli che hanno aderito al suo Patto!
Ognuno di noi, al momento che ha accettato di servire il Signore, ossia di accoglierlo come suo personale salvatore, ha ricevuto una missione da compiere, una missione adeguata alle sue capacità, e questo comporta sicuramente delle responsabilità nell'agire di ognuno: quanto più grande è il compito assegnato all’uomo tanto maggiore è la sua responsabilità;
il Signore Gesù stesso lo ha ribadito dicendo: “A chi molto è stato dato, molto sarà richiesto; a chi molto è stato affidato, molto più si richiederà” (Lc 12:48).
In cambio del nostro servigio al Signore, ognuno di noi riceverà quanto promesso nel Patto, ossia una serie di benedizioni, presenti e future, sicuramente proporzionate al nostro impegno, e tuttavia grandemente bastanti al nostro benessere.
Il Salmo 33, infatti, da un lato afferma la straordinaria benedizione attribuita a coloro che credono in Dio, che sono protetti dalla costante cura di Colui al quale si sono affidati, tanto che nulla può loro accadere che sia in contrasto con la Sua volontà.
Dall'altro, ci ricorda che Dio segue particolarmente le loro azioni e si aspetta che nella loro vita ci sia un costante impegno a adempiere alla personale missione che lui ha attribuito a ciascuno degli aderenti al suo Patto, ossia dei credenti.
Cari fratelli in Cristo, se per fede abbiamo aderito al Nuovo Patto che Gesù Cristo ci ha proposto, siamo pronti ad eseguire con zelo alla missione che lui ha affidato a ciascuno di noi affinché le benedizioni promesse nel Patto siano sempre su di noi e la nostra vita possa procedere nella gioia e prosperità che ci vengono dal Signore. AMEN