Nella memoria di Dio
esto: Salmo 136:23-25
Dio non dimentica nulla, Dio si ricorda di tutto, la sua mente è grande come l’universo e registra ogni cosa che vi accade, a cominciare da ciò che passa nella mente di ogni uomo e donna di questo mondo, nonché, ovviamente delle loro azioni.
Perché Dio si dà tanta pena di ricordare ogni cosa? Di prestare attenzione ad ogni evento?
Anche se Dio è discreto, e la sua discrezione si chiama “libero arbitrio dell’uomo”, poiché Dio lascia ciascun uomo e donna liberi di vivere la propria vita secondo il loro proprio intendimento; quindi Dio non fa mai pesare la sua presenza, ma si comporta come se proprio non esistesse, lasciando ciascun uomo libero di comportarsi secondo la propria coscienza.
Questo suo comportamento, però, induce molti uomini a credere, perché pieni di sé e guidati soltanto dal loro proprio ego, che Dio non esista proprio.
Al contrario, agli uomini che invece confidano in Lui e nella sua discreta ma costante presenza, mediante la fede, Dio si rivela e agisce nelle loro vite con la forza della sua benedizione.
Ignorare la presenza di Dio nella nostra vita dunque si può, ma certo non è saggio per l’uomo perché equivale a rinunciare a tutte le benedizioni che Dio ha promesso a coloro che, rinunciando al peccato di ribellione, si avvicinano a Lui, e per mezzo del suo figliolo Gesù Cristo, ritrovano la via della salvezza eterna che Adamo, con la sua ribellione, aveva abbandonato.
Alla luce di questo, noi sappiamo, per testimonianza di chi ci ha preceduto e per nostra esperienza diretta, che Dio non si è mai dimenticato della progenie umana, e nel corso dei secoli si è sempre dimostrato pronto ad elargire le sue benedizioni a tutti coloro che, dopo aver vagato per il mondo senza una meta, al pari del cd “figliol prodigo” della parabola, sono ritornati a Lui, così come ci ricorda il Salmo di oggi: “Colui che nella nostra umiliazione si ricordò di noi, perché la sua bontà dura in eterno”.
Dio, la cui bontà dura in eterno, si ricorda quindi di ogni uomo e donna, per quanto noi ci siamo dimenticati di Lui, anche per molti anni della nostra vita;
generalmente noi ricordiamo con facilità le persone con cui abbiamo contatto più frequente, ma quando questi incontri si diradano dimentichiamo anche coloro con i quali abbiamo trascorso insieme molto del nostro tempo.
Così ci siamo dimenticati dei compagni di scuola, o di gioventù, o delle persone che frequentavamo negli anni passati, ma questo comportamento, tipico di noi umani, è ben lontano da quello di Dio; anche se noi ci siamo dimenticati di Lui, perché il nostro peccato ci ha allontanato dal nostro Creatore e Signore, ponendo in essere una distanza abissale tra noi e l'Iddio tre volte Santo, Egli non dimenticherà l'uomo peccatore così profondamente lontano, non dimenticherà la Sua povera creatura caduta nella miseria.
Il Signore si ricorda di ciascuno di noi, nonostante il baratro del peccato nel quale potremmo essere precipitati.
Dio si ricorda di noi, e lo ha fatto mandandoci Gesù. È Lui che, accostandosi amorevolmente a ciascuno di noi, dice: "Non ti ho dimenticato, sono venuto proprio per te".
Quand'anche tutti ci dimenticassero, Cristo sarà per noi la chiara dimostrazione che Dio non ci ha abbandonati a noi stessi, ma si ricorda della nostra vita! E ciò per un solo motivo: perché la Sua benignità dura in eterno. AMEN