Non è uno scherzo
Testo: Genesi 19:12-17
L’episodio della distruzione di Sodoma, che la Bibbia ci riporta così evidente, ci fornisce molti insegnamenti circa la volontà di Dio verso gli uomini di tutti i tempi, eppure gli uomini cercano in tutti i modi di metterne in discussione la veridicità, e specialmente quelli dei nostri giorni contestano la anche la sua veridicità storica.
In questo brano Dio, attraverso i suoi angeli, essere celesti ma tutt’altro che spirituali (come li vorrebbero oggi molte istituzioni religiose) “prende per mano Lot e le sue figlie e li conduce in salvo”, ma ancora prima di ciò, volendo Dio salvare Lot e tutta la sua famiglia, gli angeli vanno da lui e lo invitano caldamente a lasciare la città prima che venga distrutta dall’ira di Dio.
Lot prende molto sul serio l’avvertimento degli angeli e parla subito con i suoi generi per avvertirli del pericolo: “Ma ai generi parve che volesse scherzare”; ovvero mentre Lot sa che Dio non scherza quando decreta un castigo per gli uomini, loro che non credevano in Dio, ma ragionavano soltanto secondo il mondo, davanti ad una minaccia fuori dalla ragione umana, reagiscono nel modo in cui reagiscono i non credenti, coloro che non ripongono la loro fede nel Signore ma in se stessi, negli uomini e quindi nella sapienza del mondo.
Così ai generi di Lot sembrò inverosimile che Dio volesse distruggere la loro città e risero dell’avviso divino e non uscirono dalla città, finendo per condividerne la stessa sorte.
Ai nostri giorni la situazione non è mutata rispetto ai tempi di Sodoma;
il Signore ci ha avvertiti con largo anticipo circa la sorte dell’umanità, sia di quelli che saranno tornati a Lui attraverso la Parola di Cristo, sia di coloro che avranno proseguito sulla via del peccato di Adamo, della sua ribellione, ma proprio questo “ampio anticipo”, dato da Dio a nostro vantaggio, è interpretato dai molti che non credono, come “uno scherzo”, come qualcosa che non si verificherà mai.
Dio però non scherza! Ciò che dice, mantiene, e quando arriverà il tempo del Giudizio, con il ritorno glorioso del Signore, sarà troppo tardi per capirlo da parte di chi non avrà creduto prima.
Per costoro non ci sarà salvezza, perché davanti alla giustizia di Dio sono colpevoli, sia chi L’offende con la sua condotta dissoluta e immorale, approvata da questo mondo, sia chi Lo schernisce con i ragionamenti presuntuosi della propria razionalità.
Così come i generi di Lot compresero troppo tardi che il suocero non aveva scherzato, quando ormai il castigo di Dio si stava abbattendo sulla città e su coloro che ancora vi si trovavano, i ribelli dei nostri giorni, quelli che non hanno creduto alla potenza della grazia di Dio, non troveranno scampo al momento del giudizio.
Con la Parola di Dio, infatti, non si scherza; dobbiamo sempre prenderla sul serio, soprattutto quando Dio ci lascia tutto il tempo per farlo.
Dio, oggi, sta avvertendo tutta l’umanità del Suo giudizio imminente, e lo sta attuando mediante i segni di cui la Scrittura ci parla;
segni inequivocabili per chi ha aperto il proprio cuore al Signore, ma purtroppo segni che “paiono uno scherzo” a tutti coloro che non credono alla veridicità della Bibbia. Ora cari fratelli in Cristo, come reagiranno gli abitanti del mondo? Saranno saggi come Lot, che pure indugiava a sua volta, fintanto che gli angeli stessi dovettero prenderlo per mano e condurlo fuori, oppure si comporteranno come i suoi generi e il resto della popolazione di Sodoma?
I primi perché pensavano ad uno scherzo e i secondi perché accecati dal peccato del mondo, non intendevano proprio porre fede nelle parole di Dio, preferendo rimanere nel loro quieto vivere, nel loro pensiero ottimista, non ritraendosi così da tutto ciò che è sotto l’ira di Dio.
Noi sappiamo che “Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio rimane su di lui”, quindi cari fratelli in Cristo accogliamo con gioia e gratitudine la grazia di Dio che ci ha avvisati per tempo della futura ira di Dio, permettendoci così di scampare ad essa come fece Lot.
Allo stesso modo di Lot anche noi impariamo a non indugiare oltre nella nostra vita terrena, su quel che dobbiamo lasciare, ma apprezziamo l’ineffabile dono divino che ci è stato fatto in Cristo.
AMEN