Non giudicare
Testo: Matteo 7:1-5
Cari fratelli in Cristo, questo passo della Scrittura è veramente qualcosa che, apparentemente, stona nel messaggio cristiano! Perché questo?
Perché di fronte al perdono di Cristo verso tutti i peccatori, si erge a contrasto il giudizio etico che la chiesa ha eretto contro tutti i comportamenti umani contrari alla morale stessa che la Chiesa ha posto al centro del suo storico messaggio, al punto d’aver messo in secondo piano il messaggio salvifico di Cristo!
Cristo ci dice di non giudicare gli altri, di non condannare i loro comportamenti perché diversi dai nostri o, meglio, diversi da quelli che noi riteniamo corretti, che poi, guarda caso, sono quei comportamenti giudicati inadeguati e peccaminosi, stabiliti prima dalla legge ebraica e poi ripresi sotto altra forma dalla chiesa cristiana.
Cristo ci ha lasciato i grandi comandamenti dell’amore, nei quali sono adempiuti tutta l’antica legge e i profeti, ma la chiesa, avendo bisogno di “controllare” i fedeli, prima ancora che di “salvarne le anime”, ha ristabilito il giudizio attraverso il controllo dei fedeli mediante le norme etiche, riportando così in voga la legge ebraica con i suoi dieci comandamenti base, …rimettendo il giudizio morale al posto dell’amore universale però, di fatto ha messo in secondo piano il messaggio salvifico di Cristo.
Se l’osservanza della legge mosaica fosse stata sufficiente alla salvezza, Cristo non sarebbe venuto sulla terra, ma se il rispetto della legge e il rispetto delle norme etiche non erano garanzia di salvezza, certo erano garanzia di controllo sul popolo da parte del re prima e della classe rabbinica/sacerdotale poi.
Allora cari fratelli in Cristo, a cosa si riferisce la Scrittura quando ci invita a non giudicare gli altri? Certamente chi ama non giudica, ma accetta il suo prossimo com’è, perdonando, cioè accettando anche quei suoi aspetti che non sono in linea con i nostri.
Chi giudica, ossia condanna il suo prossimo per qualcosa che a noi non sta bene, di fatto non ama il prossimo e quindi finirà per indurlo a giudicare, ossia condannare, a sua volta i nostri comportamenti non graditi!
Amare e non giudicare in pratica significa: “accettarci per quello che siamo”, con tutti i nostri difetti, mancanze, peccati e errori; esattamente come Gesù Cristo ci ha accettati quale siamo quando noi abbiamo avuto fede in lui!
Allora cari fratelli in Cristo, dovremmo continuare a fare ciò che dà fastidio al nostro vicino?
No, ma se impariamo ad amarlo ed accettarlo per quello che è, anche lui farà lo stesso con noi, e se noi ci renderemo conto che un nostro comportamento gli arreca fastidio e smetteremo per questo di farlo, scopriremo che, come per miracolo, anche lui farà lo stesso nei nostri confronti, astenendosi per amore nostro, dal compiere quei gesti che ci danno fastidio e ci danneggiano!
Questa, in sintesi, è la legge dell’amore che Cristo ha cercato di insegnarci e insegnare al mondo!
Ora sta a noi decidere se seguire Cristo con tutto il nostro cuore, lasciando che il suo amore ci coinvolga oppure continuare a giudicare gli altri, cercando la pagliuzza nel loro occhio e ignorando la trave che è nel nostro, poiché, invero, quando noi guardiamo alla pagliuzza del nostro vicino, facciamo crescere la nostra trave! AMEN