Non resistere all'amore di Dio
Testo: Atti 7:51-58
La reazione umana di fronte alla chiamata del Signore è ben rappresentata dall’atteggiamento tenuto da quei capi degli ebrei che, davanti alla testimonianza di Stefano, si chiudono in sé stessi, accrescono la loro rabbia per non voler udire con le loro orecchie ciò che le loro coscienze rifiutano di accettare come vero.
Il rifiuto di ascoltare, di accettare un confronto, di aprire la propria mente e il proprio cuore all’annuncio che ci viene dal Signore rappresenta la barriera che il maligno frappone tra noi e Dio, affinché l’uomo peccatore e ribelle non si converta, non accetti la correzione, e quindi non acceda al perdono che gli viene offerto continuamente dal Signore Iddio.
Di fronte al richiamo di Dio per mezzo di Stefano, la reazione dei capi degli ebrei è fin troppo chiara: “…udendo queste cose, fremevano di rabbia in cuor loro e digrignavano i denti contro di lui… essi, gettando grida altissime, si turarono gli orecchi e si avventarono tutti insieme sopra di lui”;
è anche questa la nostra reazione di fronte alla chiamata del Signore?
Forse oggi non incolpiamo colui al quale il Signore ha affidato il compito di richiamarci, (ambasciator non porta pena) ma ci limitiamo ad ignorare tale appello, facendo finta che ciò non ci tocchi, che ciò non ci riguardi, adducendo una scusa qualunque pur di non accettare di confrontarci con la nostra coscienza, e quindi con Dio che ci pone davanti il nostro peccato.
Negare il peccato oggigiorno è forse la soluzione più facile; ciò che non è peccato non è imputabile, così facendo però diamo a Dio del bugiardo.
Altra soluzione è di non riconoscere a Dio alcuna sovranità su di noi; in fondo è ciò che fecero Adamo ed Eva all’inizio, rifiutando di rimanere sottomessi al Signore.
E poi ci sono coloro, che atei per definizione, negano persino l’esistenza di Dio; quindi, costoro non accettano alcun confronto con Colui, poiché per loro non esiste proprio.
Tutti questi atteggiamenti umani, ma suggeriti dal principe del Mondo, nonché padre della menzogna, ci impediscono di accostarci al Signore e avere con Lui un sereno confronto che possa ricondurci alla ragione.
Ma qual è la reazione del Signore di fronte ai nostri ripetuti rifiuti?
Il Signore compie sì una paziente azione persuasiva nei nostri confronti, però non costringe nessun uomo o donna a piegarsi alla Sua volontà.
Benché la Parola di Dio sia capace di mettere la nostra coscienza dinanzi alle nostre responsabilità, ogni persona può resistere alla chiamata al ravvedimento, adducendo tutte quelle scuse che si sentono di solito;
quello di cui però non si rendono conto coloro che ripetutamente rifiutano il confronto con la propria coscienza, è che una tale ostinazione indurisce il cuore, rendendolo sempre meno sensibile alla voce di Dio e ad ogni scrupolo morale.
I capi dei Giudei alla fine lapidarono Stefano, non riuscendo a sopportare la forza del richiamo del Signore; pur di non dover più udire quelle parole, che così facilmente tagliavano le loro coscienze, accettarono di andare fino in fondo nella loro empietà, cedendo alla voce dell’avversario di Dio che in quel momento li istigava a compiere il male.
Il Signore, ora come allora, si rivolge al cuore di ogni uomo o donna, chiamandolo al ravvedimento, e così in noi si innesca una profonda lotta interiore;
alla fine della nostra lotta uno dei due avversari, cioè Dio o il diavolo, avrà avuto la meglio, determinando la nostra decisione.
Accetteremo il Signore nel nostro cuore come nostro personale Salvatore?
Oppure il suo avversario avrà avuto la meglio, avendoci resi sempre più irascibili, aggressivi o insensibili e apatici verso chi, preoccupato della tua condizione spirituale, ci parla con amore?
Ora cari fratelli in Cristo, noi sappiamo che non soltanto i profeti rimasero inascoltati, ma perfino il Figlio di Dio non fu accolto, bensì condannato e crocifisso.
Eppure, risorto dalla morte, Gesù continua ad offrire il Suo “dolce giogo” agli uomini di collo duro, affinché camminino con Lui, ricevendo il Suo riposo.
Non continuiamo a recalcitrare contro la Parola di Dio, soffocando la voce dello Spirito Santo, ma facciamo di Cristo il nostro Signore, la nostra Guida e troveremo vera pace. AMEN