Nubi che si diradono

Testo: Isaia 44:21-22

 

Tutto cominciò con il primo peccato, quello di Adamo nel giardino di Eden, che rappresenta la rottura, o meglio la ribellione dell’umanità a Dio, suo creatore; da quel primo peccato sono discesi e discendono ancora oggi tutti gli altri, ossia tutti gli atti commessi dall’uomo contro la volontà di Dio.

Perché pecchiamo?

Adamo peccò perché ascoltò la voce del male anziché quella di Dio; gli parve cosa migliore ubbidire al seduttore che non al Padre amorevole, e da allora lo stesso seduttore ripete giorno dopo giorno, anno dopo anno, era dopo era, lo stesso gesto, ossia tentare l’uomo affinché continui a ribellarsi a Dio.

Dio però, pur avendo punito l’uomo ribelle, e continuando a farlo sotto forma delle inevitabili conseguenze del peccato di ribellione, la peggiore tra tutte, la morte dell’uomo, offre tuttavia sempre una via di fuga dal peccato, una strada di redenzione che passa per il suo perdono.

Con il suo antico popolo, Israele, Dio aveva offerto la possibilità di redimersi per mezzo dell’Antico Patto fatto con Mosè, dando quale strumento la Legge da osservare, e tuttavia questa legge non era tale perché Israele potesse davvero tornare a Dio, e così Dio superava continuamente la trasgressione della sua stessa Legge con la sua grazia e il suo perdono;

in questo testo il profeta Isaia esorta ancora una volta il popolo a tornare al Signore, annunciandogli proprio il perdono che Dio aveva in serbo per lui: “Io ho fatto sparire le tue trasgressioni come una densa nube, e i tuoi peccati, come una nuvola” perché il Signore è fedele e mantiene il suo Patto con il suo popolo, anche se il suo popolo non fa altrettanto.

L’amore di Dio per il suo popolo Israele prima, e poi per il suo nuovo popolo di fedeli attraverso l’accettazione di Gesù Cristo quale personale salvatore di ogni uomo e donna che si affacciano al mondo, riafferma che nonostante i nostri peccati, l’amore di Dio Padre non viene meno.

Ma allora perché continuiamo a peccare?

Soltanto perché poi tanto il Signore è sempre pronto a perdonarci?

No, evidentemente, poiché i peccati sono violazioni del volere divino, espressioni di sfiducia nell'amore di Dio e di ribellione alla Sua autorità, noi pecchiamo ancora perché la nostra natura umana corrotta non riesce a pieno a cogliere per intere l’amore di Dio per noi, ma continua a dare spazio all’insano desiderio di ribellione che il diavolo, il padre della menzogna, continua ad istillare nel cuore dell’uomo.

L’inganno di Satana, quando ci prestiamo ad ascoltarlo, è tale che non ci permette di capire che i peccati non recano alcun beneficio interiore all’uomo, ma ne oscurano il cuore e la vista spirituale;

noi, tuttavia, non possiamo celare i nostri peccati a Dio, e come fu ai tempi di Adamo, non possiamo nasconderci dalla Sua presenza, cercando di occultare le nostre malefatte, o peggio ancora di legittimare la nostra insana condotta, dichiarando come bene ciò che Dio ha stabilito essere un male.

Eppure, le nostre trasgressioni sono sempre davanti a ciascuno di noi, annebbiando i nostri orizzonti, ogni nostro progetto, fintanto che arriviamo al punto in cui non scorgiamo spiragli di luce, possibilità di riscatto dal nostro stato di schiavitù morale.

Sappiamo che Dio esiste e che un giorno dovremo rendergli conto, ma quando siamo nel peccato siamo separati da Lui da colpe che ci sembrano insopprimibili.

Ora cari fratelli in Cristo, non pensiamo che Dio sia impaziente di fulminare i peccatori e colpire le cose che hanno più care per punirli della loro ribellione; Egli vuole piuttosto che ogni peccatore torni da Lui, perché lo aspetta a braccia aperte, e ci ha già assicurato il Suo perdono e la Sua misericordia.

Se il peccato ha preso dimora nei nostri cuori e nelle nostre menti, corriamo al Padre con passi di profondo ravvedimento, gustando la Sua bontà, sperimentando il radioso e supremo benessere della Sua presenza.

Il cielo non sarà più nebuloso e minaccioso, ogni macchia ed ogni rimorso si diraderanno come vapori, perché su ogni peccatore pentito si è levato Cristo, il Redentore, il Sole della giustizia. AMEN