Oh Signore, perché te ne stai lontano?

Testi: Salmo 10

 

Non c’è mai stata epoca in cui le parole del salmo 10 non fossero attuali; in cui gli uomini, disperati per quanto di terribile accadeva attorno a loro, non avessero pensato: “Non c'è Dio!”, perché i loro occhi erano pieni delle brutture di questo mondo. Mai è mancato un tempo e un luogo dove: “L'empio nella sua superbia perseguita con furore i miseri; essi rimangono presi nelle insidie tese dai malvagi: poiché l'empio si gloria delle brame dell’anima sua, benedice il rapace e disprezza il Signore”.

Parole scritte molti secoli fa dunque, ma tremendamente attuali proprio perché l’uomo è sempre uguale a sé stesso, non importa quale periodo della sua storia noi prendiamo a riferimento.

Il Principe di questo mondo non ha mai risparmiato sofferenze, insidie, tentazioni, intrighi e minacce ai figli di Dio; così, ai figli di Dio, travolti dalle azioni malvage che il diavolo manda ad effetto per mano dei suoi servi (gli uomini e le donne che invece di servire Dio si sono asservite al Male), non rimane che invocare l’aiuto del Signore, così come recita il Salmo 10.

Le parole dell’antico salmista di primo acchito potrebbero sembrare una mancanza di fiducia proprio nella capacità di Dio di intervenire per rimettere a posto le cose, ma se noi le leggiamo bene, vediamo come esse siano in realtà un porsi nelle mani di Dio. Quando tutto sembra perduto, il grido a Dio, è la testimonianza della fede del giusto che non fa più affidamento sulle sue forze, sul suo discernimento, ma confida soltanto nell’aiuto di Dio.

Se il suo grido sembra quasi un rimprovero verso l’inattività di Dio, in realtà colui che grida, lo fa proprio perché sa che Dio gli risponderà, interverrà in suo soccorso e lo trarrà fuori dalla trappola in cui il Male l’ha fatto cadere.

Certo si potrebbe anche obiettare che la fede del salmista è per questo debole, perché così facendo sembra dubitare che Dio sia veramente attento al suo bisogno, sia distratto dalla sua situazione e per questo tardi ad intervenire; ma è veramente così?

"Perché, Signore"? Questa domanda, la poniamo spesso anche noi al Signore, quando attraversiamo dei giorni difficili, o quando ci sentiamo sprovveduti, isolati ed incompresi.

"Perché, Signore"? Però è stato anche il grido di parecchi uomini di Dio di cui ci parla la Bibbia. Uomini che sono diventati esempi di fede per la loro fedeltà al Signore, e questa è la miglior prova che non è la nostra mancanza di fede che ci fa dubitare dell’intervento di Dio, bensì del fatto che tutti noi dobbiamo essere provati affinché impariamo per esperienza personale (e non solo per testimonianza) cosa significhi mettersi totalmente nelle mani di Dio.  

Fino a quando non saremo noi personalmente messi nelle condizioni di essere totalmente privi di forze, le nostre forze, non saremo veramente pronti ad abbracciare totalmente il Signore, perché avremo sempre il dubbio, o l’illusoria speranza, di potercela fare da soli, di poter risolvere noi i molti mali del mondo e per questo di poter (dopo tutto) fare a meno di Dio.

I cd “Santi o Eletti” non sono persone che hanno compiuto cose mirabili con le loro forze (impossibili per gli uomini), bensì uomini e donne che si sono arresi completamente a Dio e sono diventati suoi strumenti per la Sua azione nel mondo.

Allora cari fratelli in Cristo ci è di consolazione sapere che anche i Santi hanno dubitato prima di accettare pienamente la volontà di Dio; questo è avvenuto per loro, come per noi, nei momenti più difficili, in cui abbiamo avuto l'impressione che Dio non rispondeva, come se ci avesse dimenticati o non ci sentisse.

Dio ci mette alla prova, ci testa con questo momenti per farci comprendere che non dobbiamo mai scoraggiarci, ma imparare ad aspettare con pazienza le sue risposte, senza perdere la nostra fiducia in lui.

Proviamo dunque a trasformare questi tristi "perché", in "per che cosa", vale a dire "in vista di cosa". Allora comprenderemo che il Signore agisce per il bene finale di ognuno di quelli che ama.

Alla luce di questa verità che ci viene annunciata a più riprese da tanti testimoni del Signore, proprio a cominciare da Gesù Cristo, cerchiamo allora di correggere il nostro comportamento perché l'azione del Signore possa essere efficace per noi.

Sappiamo che il Signore molte volte lavora in modo nascosto, che a noi uomini, dalla visione limitata, risulta spesso impossibile da percepire chiaramente, ma Lui agisce sempre con un fine ben preciso: farci arrivare alla nostra salvezza. Così siamo fiduciosi che la spiegazione di molti “perché?”, ci sarà data in cielo, quando la storia della nostra vita sarà come proiettata sotto i nostri occhi alla luce della grazia di Dio. Allora non diremo più "perché?", ma "grazie Signore!". Alleluya! AMEN