Perdonare secondo Dio

E' possibile ascoltare la meditazione direttamente da questi link:

https://youtu.be/nEYqzLYO1MY

https://rumble.com/vejaib-perdonare-secondo-dio.html

 

Testo: Matteo 18:15-22

 

Il testo di oggi ci parla di perdono; il perdono è uno degli elementi fondamentali della fede cristiana, sia quello passivo, ossia quello che noi otteniamo da Dio, sia quello attivo, ossia quello che noi dobbiamo concederci vicendevolmente.

Nella preghiera che Gesù ha insegnato ai suoi Apostoli, è inserito un importante riferimento al perdono, laddove è detto: “Rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori” (Mt 6:12)

Il perdono è quindi un atto fondamentale per poter piacere a Dio, perché è anche la naturale conseguenza dell’amore, sia quello di Dio verso di noi, sia quello che ci è richiesto verso il nostro prossimo.

Nel brano di oggi Gesù ci invita innanzitutto a “riconciliarci” con i nostri fratelli, ossia a concedere loro il perdono necessario ogniqualvolta la debolezza umana ha portato a rompere l’armonia con nostro fratello di fede: “Se tuo fratello ha peccato contro di te, va' e convincilo fra te e lui solo. Se ti ascolta, avrai guadagnato tuo fratello”.

Se per noi il perdono, quale atto d’amore, ha lo scopo di farci riconsiderare tutte le nostre mancanze davanti a Dio e agli uomini, per il Signore ha lo scopo di ricondurre a sé tutti i suoi figli, anche e soprattutto quelli che per un qualsiasi motivo si sono temporaneamente allontanati da Lui.

Prima di arrendersi, prima di “gettare la spugna” con qualcuno, Dio le tenta davvero tutte e ci invita fare altrettanto; e da qui seguono i suggerimenti dati ai credenti riuniti nelle Chiese. Se poi colui che è richiamato rifiuta categoricamente di accettare il perdono di Dio, allora Dio lo lascia andare, però non prima che tutte le strade siano state da Lui tentate.

L’Apostolo Pietro, di fronte a questo comando del Signore, riprendendo quanto prescritto nella Legge di Mosè, chiede a Gesù: “Signore, quante volte perdonerò mio fratello se pecca contro di me? Fino a sette volte?

Questo parametro oggettivo della Legge però, viene superato in spirito da Gesù, cui non interessa escludere dal perdono, bensì tentare ogni possibile riconciliazione, così risponde a Pietro: “Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette”, ossia, fino a quando qualcuno si pente del male fatto, Dio lo perdona e di conseguenza ci invita a fare lo stesso, senza mai stancarci, senza limiti di tempo o di volte.

Se infatti la misura della misericordia umana arrivava fino a “sette”, quella di Dio è infinita, e fino alla fine della nostra vita terrena noi possiamo tornare a Lui fidando nel suo perdono.

Questa promessa è molto importante cari fratelli in Cristo poiché, dinanzi alla Grazia senza limiti temporali di Dio, spesso noi tendiamo a commettere un errore: quello di pensare che Dio non voglia o non possa perdonare il peccatore che si macchia di un peccato troppo grande, o ripete il suo peccato un numero enorme di volte.

Il pensiero che Dio non possa o non voglia perdonare taluni peccati giudicati troppo gravi dal comune sentire è un vecchio inganno dell’avversario, ossia del diavolo, che in ogni tempo cerca di allontanare l’uomo dal grande e immenso amore del Signore.

Se la Legge di Mosè, data da Dio al suo popolo per regolare le relazioni al suo interno, aveva dei tratti molto duri, avendo appunto lo scopo di gestire le relazioni tra gli uomini, oltre che quelle tra Dio e gli uomini, nondimeno l’obiettivo di Dio non è mai stato quello di condannare l’uomo, ma di condurlo alla salvezza, attraverso la fedeltà alla sua volontà prima, e alla fede nel suo figliolo Gesù Cristo poi.

Di questa volontà di Dio nei nostri confronti, in vero ne abbiamo prova già prima della venuta di Cristo, infatti Dio, per bocca del Profeta Isaia disse: “Poi venite, e discutiamo», dice il Signore: ‘Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come la lana’” (Isaia 1:18).

Ora cari fratelli in Cristo, questo invito di Dio è ancora oggi valido e efficace, tanto più dopo la venuta di Cristo.

Dio perdona, oggi come ieri, ogni peccatore che si pente della via del male su cui si è temporaneamente incamminato e lo riaccoglie alla sua presenza, così come fede il Padre misericordioso col figliol prodigo; tutto quello che ci chiede di fare è di perdonare a nostra volta i nostri fratelli che si pentono, come ci ricorda anche l’Apostolo Paolo: “Come il Signore vi ha perdonato, fate anche voi” (Colossesi 3:13). AMEN