Perseveranti nella preghiera

Testo: Romani 12:9-17

 

In questo passo della sua lettera ai Romani, l’Apostolo Paolo ci fa una lunga serie di raccomandazioni utili per condurre una vita in accordo con la volontà di Dio e rispettosa del prossimo; tra queste, al versetto 12 è anche detto: “Siate … perseveranti nella preghiera”.

Questo consiglio non è affatto secondario o di minor valore rispetto ai molti altri, anzi potremmo dire che esso è centrale per ogni credente.

Ma cos’è esattamente la preghiera, e perché essa è così importante per un credente?

Per comprenderlo meglio vediamo quali valori, scopi e significati vengono comunemente attribuiti alla preghiera.

Nel linguaggio comune “pregare” significa chiedere qualcosa a qualcuno, ma per un credente essa può assumere vari significati, alcuni dei quali non sono sempre in linea con quanto insegnato dalla Scrittura.

Alcuni credenti, infatti, vedono la preghiera come una sorta di “penitenza”, per qualche colpa commessa o per qualche comportamento scorretto tenuto; nel mondo cattolico specialmente, le cd “penitenze imposte dal prete nella confessione del peccato” si tramutano in altrettante preghiere che il credente deve recitare per ottenere il perdono di Dio. Un tale atteggiamento sicuramente non è conforme allo spirito dell’Evangelo, che ci insegna come il peccato sia coperto dalla grazia di Dio per mezzo del sacrificio di Cristo e non certo da opere penitenziali del credente, fossero anch’esse preghiere fatte al solo scopo di ingraziarsi Dio.

Altri credenti considerano la preghiera come una sorta di “dovere”, in quanto credente, verso Dio; anche in questo caso però non siamo in linea con lo spirito della Scrittura perché la grazia elargita di Dio è un dono gratuito e da essa non deve discendere un dovere di compensazione, ma semmai uno slancio d’amore e gratitudine.

Altri credenti ancora considerano la preghiera come una vera e propria “necessità” e ne fanno il mezzo per sperimentare i benefici che Dio accorda alle Sue creature.

Neppure questa visione della preghiera è conforme allo spirito della Scrittura, perché se è vero che Dio Padre non fa mancare nulla ai suoi figli, rivolgersi a Lui in preghiera soltanto per ottenere qualcosa non è certo la miglior dimostrazione d’amore nei suoi confronti.

Allora cari fratelli in Cristo, per voi che significato ha la preghiera? Quale posto occupa nella vostra esistenza quotidiana e nella vostra vita di credenti?

Perché vi pongo queste domande? La risposta sta proprio nel valore e nel senso della preghiera stessa così com’è intesa dalla Scrittura: pregare è comunicare con Dio!

Se ciascuno di noi si rivolge alle persone care o a quelle che ci stanno attorno con parole dirette, affermazioni o domande a cui si attende di ottenere una risposta, e questo è naturale perché noi comunichiamo in presenza con le altre persone, o tuttalpiù tramite un qualche apparato tecnologico, (quando non usiamo la vecchia lettera come usava Paolo), quando noi parliamo con Dio non ci aspettiamo di ottenere da Lui una risposta tramite la sua voce, né che Lui si presenti a noi di persona (anche se in talune rare circostanze questo è accaduto e può pertanto accadere di nuovo); quando noi vogliamo dire o chiedere qualcosa al Signore, noi ci rivolgiamo a Lui in preghiera. Preghiamo ben sapendo che Lui comunque ci ascolta e se noi avremo pregato nel modo corretto, quando sarà il momento opportuno Lui risponderà alle nostre preghiere, ossia ci risponderà, molto spesso mediante il suo Spirito, che ci donerà ciò per cui abbiamo pregato.

La preghiera dunque è il mezzo che consente al credente di avere comunione con Dio; una comunione che diventa sempre più intima e profonda quanto più noi ci rivolgiamo a Lui per ogni nostra decisione o azione, necessità o bisogno che sia, ma che ci permette anche, in quanto figli di Dio, di rendergli onore, lode, adorazione e ringraziamento per tutte le sue benedizioni e il suo averci accettati come suoi figli.

Non dimentichiamo poi che sempre attraverso la preghiera, i credenti possono intercedere a Dio per le necessità di coloro che si trovano nella necessità, sapendo che il Padre celeste ascolta e risponde alle loro suppliche.

Ora cari fratelli in Cristo possiamo ben capire perché la preghiera sia così importante e sia altrettanto importante essere perseveranti nella preghiera, quando essa sia fatta per il giusto scopo e secondo la volontà del Signore; una vita perseverante nella preghiera è la giusta premessa per avere una vita intensa e una piena comunione col nostro Signore Gesù Cristo. AMEN