Preghiera sincera

E' possibile ascoltare la meditazione direttamente da questo link:

https://rumble.com/vm8gzr-preghiera-sincera.html

Testi: Genesi 4:25-26; Marco 11:22-24

 

Il primo passo della Scrittura proposto oggi contiene un’informazione molto importante; in esso è detto che: “…allora si cominciò a invocare il nome del Signore”, ossia questa è la prima volta in cui gli uomini hanno cominciato a “pregare Dio”, giacché prima, quando ancora vivevano in Eden al suo cospetto, la preghiera non era necessaria, ma da quel momento in poi l’umanità ha trovato nella preghiera l’unico mezzo con il quale rapportarsi con Dio.

Invocare il nome del Signore, infatti, vuol dire riconoscerlo come Dio, riconoscere la sua autorità su di noi e quindi la nostra dipendenza da Lui.

La preghiera è fondamentale per ogni credente, in quanto ci mette in costante comunicazione e comunione con il Signore; se il cibo solido che assumiamo serve a mantenere in forma e salute il nostro corpo, parimenti la preghiera con la quale noi ci rapportiamo con Dio servono a nutrire e mantenere in salute il nostro spirito.

Si può vivere senza preghiera?

Molte persone di fatto vivono senza pregare Dio, sono lontane da Lui e vivono la propria esistenza come se il Signore non esistesse, quindi possiamo dire che si può vivere anche senza pregare, ma a questo punto dobbiamo domandarci: che vita è quella delle persone che non credono?

E’ la vita che vediamo attorno a noi, quella di coloro che vivono nel e per il mondo, che ne subiscono e ne condividono le devastanti aberrazioni.

Per questi uomini e donne noi possiamo soltanto invocare la misericordia di Dio affinché anch’essi trovino il Signore e lo facciano entrare nella loro vita.

Ecco che, cari fratelli, potete vedete come anche in questo caso la preghiera diventa lo strumento fondamentale per comunicare col Signore; qualunque sia la nostra richiesta da sottoporre alla sua attenzione, noi possiamo soltanto arrivare a lui attraverso la preghiera.

Così noi preghiamo per noi stessi, per i nostri bisogni, per i nostri cari e i loro bisogni, per i nostri fratelli ma anche per il nostro prossimo, quando non anche per i nostri nemici.

Per qualsiasi cosa e in ogni occasione la preghiera è il mezzo e la soluzione ad ogni nostra esigenza, giacché ciò che esprimiamo in preghiera trova Dio pronto a risponderci.

Ora però chiediamoci: quante volte "invochiamo il nome del Signore" durante la nostra giornata?

Lo facciamo solo quando siamo in difficoltà o quando siamo in chiesa?

Il nostro rapporto con Lui è così labile che ci rivolgiamo raramente a Lui o addirittura mai?

Alcuni credenti rispondono che non pregano spesso perché non sanno veramente pregare.

Ora fratelli per pregare Dio non occorre conoscere parole speciali; il Signore ci ha dato un canovaccio di preghiera che molti conoscono come il “Padre Nostro”, ma per pregare si possono usare tutte le parole che ci vengono dal cuore, come un figlio si rivolge ai genitori, senza essersi preparato un discorso, ma manifestando ciò che ha dentro, allo stesso modo noi possiamo rivolgerci a Dio Padre, nel nome di Gesù Cristo, ed essere da Lui ascoltato.

“Ma Dio mi ascolta veramente”? Si chiedono alcuni, che dopo aver pregato, forse frettolosamente e senza troppe speranze, vengono vinti dalla sfiducia perché non ricevono da Dio una risposta immediata alla loro preghiera.

Anche a questi dubbi la Scrittura ci dà una risposta: “…è una visione per un tempo già fissato, se tarda, aspettala" (Abacuc 2:3); i tempi di Dio non sono i nostri tempi perché Lui sa di cosa abbiamo veramente bisogno e quanto concedere ciò che chiediamo, affinché la sua benedizione per noi sia massima.

Ciò che però muove la preghiera è sempre la nostra fede; noi possiamo veramente ottenere ciò che chiediamo, in conformità alla volontà di Dio, se abbiamo veramente fede in Lui, nella sua risposta. Così Gesù ci ha detto: “…tutte le cose che voi domanderete pregando, credete che le avete ricevute, e voi le otterrete”.

La fede nella risposta di Dio è la garanzia stessa dell’esaudimento della preghiera; Dio comprende la nostra urgenza, e opera sempre per il nostro interesse. La Sua volontà di rispondere alle nostre richieste non è mai in discussione se preghiamo "secondo la Sua volontà", ma, certamente, la Sua risposta dipenderà dalla condizione del nostro cuore e dalla nostra prontezza nel gestire quanto vorrà affidarci.

Pertanto, cari fratelli in Cristo, oggi dichiariamo con fede: "Signore, Tu lo hai promesso, ci credo e so che opererai!", e Lui risponderà alle nostre preghiere riversando su di noi la sua benedizione! AMEN