Prenditi del tempo per riposare

E' possibile ascoltare la meditazione direttamente da questo link:

https://rumble.com/vk2zh8-prenditi-il-tempo-per-riposare.html

 

Testo: Marco 6:30-32

 

In questo passo della Scrittura è messo in evidenza una situazione contingente degli Apostoli che solitamente passa inosservata; se infatti è naturale riposarsi quando si è stanchi, dobbiamo qui considerare gli insegnamenti che il Signore ci dà, che invece non sono mai banali, ma dovrebbero sempre ispirarci nella nostra vita.

 

Siamo in piena estate, tempo naturale per le ferie, cioè il tempo dedicato proprio al riposo dal lavoro, quindi questa indicazione che il Signore dava ai suoi Apostoli: «Venitevene ora in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un poco», assume un valore molto pratico anche nel nostro contesto attuale.

 

Se infatti gli Apostoli si erano spesi molto nell’annuncio del Vangelo durante la loro giornata, e il Signore li invita a staccare la spina, a ritirarsi in disparte per riposare un po', nonché a mangiare, poiché senza il necessario nutrimento anche le forze vengono meno, anche noi dobbiamo imparare che l’opera di testimonianza, che ciascuno di noi fa nella propria vita, al pari di quella lavorativa per le proprie necessità, deve contemplare un tempo di riposo, per ricaricare le batterie e ritrovare le giuste forze e lo slancio necessario per continuare e dare il meglio di noi stessi.

 

Il riposo, ossia la pausa rispetto a una qualunque attività, infatti, non è mai tempo sprecato o “sottratto” alla missione, ma al contrario è il necessario carburante per meglio adempiere poi al compito che il Signore ci ha affidato.

 

Così come Dio creò il mondo in sei giorni ideali e si riposò il settimo, pur essendo lui Dio e quindi, secondo il nostro intendere, non bisognoso di riposo, nondimeno Lui ha scelto di riposare il settimo giorno affinché noi imparassimo la necessità del riposo al pari di quella del lavoro.

 

Si narra una storia di una competizione fra due taglialegna per vedere chi riuscisse a tagliare più alberi in un solo giorno. Il più anziano dei due, quindi con più esperienza, si doveva misurare con uno più giovane di lui, e quindi anche pieno di energie, benché inesperto.

L'uomo più giovane passò ininterrottamente otto ore a tagliare alberi, e alla fine del giorno accumulò un totale di venticinque ceppi.

Pensando che l'uomo anziano mancasse della necessaria resistenza a causa della sua età, arrivò a fine giornata pienamente sicuro di aver vinto.

Nel frattempo l'uomo anziano, che si era preso dieci minuti di pausa ogni ora, finì la sua giornata avendo tagliato quaranta alberi.

Il ragazzo, scioccato, gli chiese: "Com'è possibile? Non mi sono mai fermato, mentre tu ogni ora riposavi per dieci minuti, ma nonostante questo hai tagliato quasi il doppio degli alberi che ho tagliato io".

L'anziano rispose: "Ogni ora mi sono seduto per dieci minuti e ho fatto due cose: mi son preso del tempo per riposare e ho preso del tempo per affilare la mia ascia”.

 

In questa storia c'è un'importante insegnamento per la nostra vita spirituale.

Per essere come Dio desidera dobbiamo fare due cose: trovare il tempo per riposare alla presenza del Signore e restare "affilati" nella Sua Parola.

 

Il riposo ci permette di fare entrambe queste cose, quindi dedichiamo il giusto tempo, come quello che abbiamo davanti nelle nostre vacanze, per riposare il nostro corpo dalle fatiche fisiche accumulate in un anno di lavoro, ma allo stesso tempo, dedichiamo parte del nostro tempo di questo periodo per leggere e meditare la Parola e trovare i giusti spazi di comunione col Signore, specialmente se durante il periodo lavorativo non abbiamo avuto gran tempo per fare entrambi.

 

Corpo e Spirito necessitano di essere rivitalizzati, così, cari fratelli in Cristo facciamolo con serenità e ci ritroveremo pronti e riposati per ricominciare un altro anno di impegni mondani e spirituali. AMEN