Promesse mantenute
Testo: 2 Cronache 6:12-17
Fra tutti gli uomini che avevano riposto la loro fede nel Signore, di certo re Salomone era quello che più di ogni altro poteva essergli grato, e quindi testimoniare pubblicamente come il Signore avesse mantenuto tutte le promesse che gli aveva fatto.
“O Signore, Dio d'Israele, non c'è Dio simile a te, né in cielo né in terra! Tu mantieni il patto e la misericordia verso i tuoi servi che camminano in tua presenza con tutto il loro cuore…” testimonia Salomone davanti al popolo d’Israele riunito, mostrando così tutta la gratitudine che aveva verso il Dio d’Israele che lo aveva benedetto di ogni benedizione.
Se però Salomone non è per nulla un ingrato, noi possiamo dire lo stesso?
Quanta fede riponiamo noi nelle promesse del Signore che sono contenute nella Scrittura?
Nella Bibbia ci sono oltre trentamila promesse che il Signore ha fatto agli uomini, e dietro ad ogni sua promessa, c’è altresì un suo preciso impegno a mantenerla.
Allora perché molti di noi dubitano ancora della volontà o della capacità di Dio di mantenerle?
Che cosa ci impedisce di prestare una fede ampia e sicura nell’adempimento delle sue promesse da parte del Signore? Ossia delle promesse che Lui ha fatto mettere per iscritto ai suoi testimoni nella Bibbia?
Le promesse di Dio sono molte e di varia natura; alcune delle quali noi le diamo semplicemente per scontate, come facenti parte della natura stessa; ad esempio in Gen 9:15-16, dopo il diluvio, a Noè Dio promette: “…io mi ricorderò del mio patto fra me e voi e ogni essere vivente di ogni specie, e le acque non diventeranno più un diluvio per distruggere ogni essere vivente. L'arco dunque sarà nelle nuvole e io lo guarderò per ricordarmi del patto perpetuo fra Dio e ogni essere vivente, di qualunque specie che è sulla terra”, e questo è ciò che fino ad oggi è avvenuto.
Lo stesso dicasi della promessa che Dio fece ad Abramo come capostipite di tutte le famiglie di credenti: “La tua discendenza sarà come la polvere della terra e tu ti estenderai a occidente e a oriente, a settentrione e a meridione, e tutte le famiglie della terra saranno benedette in te e nella tua discendenza” (Ge 28:14), per arrivare alla promessa più grande che Dio ha fatto agli uomini dopo la loro caduta al peccato: “«Un salvatore verrà per Sion e per quelli di Giacobbe che si convertiranno dalla loro rivolta», dice il Signore” (Is 59:20).
Però non sono soltanto le “grandi promesse”, fatte a tutta l’umanità, ad impegnare il Signore per il loro mantenimento; no, il Signore mantiene “tutte” le sue promesse, quelle grandi, così come quelle piccole, quelle fatte ai popoli, come quelle fatte ai singoli uomini e donne che si avvicinano a Lui con fede.
Ecco cari fratelli in Cristo, qual è dunque la condizione indispensabile affinché noi vediamo essere mantenute le promesse del Signore nei nostri confronti: la nostra fede incondizionata in Lui!
È altresì scritto: “Confida nel Signore con tutto il tuo cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento” (Pv 3:5)
Ma perché viene sottolineato l’uso del nostro discernimento?
Proprio perché molto spesso il nostro giudizio è ciò che blocca la nostra fede nel Signore.
Il Signore va oltre ciò che noi possiamo comprendere e concepire, poiché Lui è Dio, ma se noi vogliamo comprendere Dio con il nostro piccolo intelletto, di fatto ci mettiamo in condizione di dubitare di Lui, e quindi delle sue promesse.
Senza la fede in Lui però non possiamo sperare di ottenere nulla; questo ci è ricordato più volte in vari passi della Scrittura, proprio perché il nostro ego, alimentato dal peccato, ci spinge a far prevalere la nostra razionalità, rispetto alla potenza di Dio, e quanti sono anche i credenti che di fronte a qualcosa di “scientificamente inspiegabile o impossibile” dubitano di Dio e preferiscono fare invece affidamento sul proprio discernimento!
Quando invece ci mettiamo con completa fiducia nelle mani di Dio, come fece re Salomone, e tanti altri che nella Scrittura gli rendono testimonianza, scopriamo come la potenza di Dio agisca anche nella nostra vita con una serie di adempimenti a dir poco straordinari!
Sì, cari fratelli nel Signore, chi ha provato ad affidarsi al Signore in base ad una delle sue promesse, senza dubitare di Lui, ha puntualmente riscontrato che il Signore ha adempiuto alla sua promessa, per quanto potesse sembrare impossibile da realizzare secondo la razionalità umana.
Non disse fosse il Signore che se avremo fede come un granello di senape potremo ordinare ad una montagna di spostarsi e gettarsi in mare? Anche queste non sono parole vuote ma una precisa promessa di Dio!
Tuttavia, anche se la nostra fede spesso vacilla e dubitiamo di Dio, se pertanto possiamo essergli infedeli e rimangiarci la nostra parola, questo al Signore è impossibile, perché Lui non può mai venir meno alla sua parola data nei confronti di un credente.
La preghiera del giusto ha un grande effetto proprio perché è fatta in conformità alla volontà di Dio e quindi il Signore adempie alla sua volontà. Volendo estremizzare il concetto fino alla provocazione, possiamo dire che agendo in conformità alla sua volontà, noi “costringiamo Dio” a adempiere alle sue promesse verso di noi e verso tutto coloro che Lui ama!
Quanto meravigliosa è questa certezza, eppure quante poche sono le persone che si mettono davvero nelle mani di Dio nella propria quotidianità; forse c’è che prega in condizioni di estremo bisogno, ma le promesse di Dio valgono sempre, non occorre arrivare all’impossibilità umana di compiere una data azione, per chiedere l’aiuto di Dio. Più saggio è il camminare con Dio tutti i giorni della nostra vita per beneficiare di tutte le sue promesse e non solo di alcune. Così anche noi come re Salomone potremo ogni volta rivolgerci al Signore in preghiera di adorazione e lode dicendo: “Tu hai mantenuto la promessa da te fatta...” per aver ricevuto quanto richiesto e sentirci in piena e perfetta comunione di pace e gioia con Lui tutti i giorni della nostra vita. AMEN