Quel che è stato, quello sarà
Testi: Ecclesiaste 1:9; 2 Re 21:1-26; 2 Re 22:1-20
“Ciò che è stato è quel che sarà; ciò che si è fatto è quel che si farà; non c'è nulla di nuovo sotto il sole” recita Ecclesiaste 1:9, a significare che quelli che noi riteniamo essere dei: “fatti nuovi o situazioni impreviste”, in realtà sono già accaduti in passato, magari con forme e modalità diverse, ma uguali nella sostanza delle cose, che tendono a ripetersi.
Oggi noi, la nostra società, la Chiesa di Cristo, sta attraversando un periodo di grande difficoltà, di profonda crisi spirituale, che si concreta in una sempre più grande disaffezione delle persone verso la fede e la religione dei loro padri. Coloro che frequentano regolarmente le chiese sono sempre meno, i credenti diminuiscono e i valori etici della nostra società si allontanano sempre di più da quelli della tradizione cristiana, ovvero da ciò che è insegnato e comandato nella Bibbia.
La colpa, si dice, è della progressiva secolarizzazione della società. Ora, ammettendo che questa sia veramente la causa di questo fenomeno, dobbiamo chiederci: le varie Chiese (denominazioni cristiane storiche) cosa fanno per contrastarlo? Si stanno adoperando per trovare una soluzione o si sono rassegnate a che ciò avvenga, perché ormai la situazione è percepita come irreversibile e il declino della/e religione/i inevitabile?
Non è qui possibile analizzare il comportamento delle singole chiese, tuttavia, se guardiamo in generale alle c.d. “chiese storiche”, la reazione più comune a questa crisi spirituale è quella di cercare di frenare l’allontanamento dei loro fedeli attraverso un “avvicinamento” delle Chiese alle posizioni del mondo. Si dice da più parti che le chiese devono “svecchiarsi”, che si devono adeguare ai tempi che cambiano, che la rigida teologia del peccato è ormai superata e che adesso dobbiamo tutti guardare all’amore di Cristo che ci ha liberati, perché con l’amore si possono coprire tutti peccati. In buona sostanza le diverse Chiese stanno adattando la loro teologia alle esigenze di questo mondo in rapida evoluzione, e questo per non essere surclassate dalle c.d. “nuove religioni” o “religioni personalizzate”, fatte ad uso e consumo dell’uomo moderno, che sentendosi ormai il padrone del mondo, ovvero lui stesso un semi-dio, non ha più bisogno di venerare il Dio del Cielo (quello di Mosè e di Gesù Cristo per intenderci) che è percepito come lontano, come un residuo di un passato di ignoranza e schiavitù.
Queste sono dunque le soluzioni proposte ad un problema apparentemente nuovo. Il versetto di Ecclesiaste ci ricorda invece che sotto il sole di nuovo non c’è veramente nulla; nulla che non sia già accaduto in passato. E se noi cerchiamo nella Bibbia troveremo quello che cerchiamo.
Come sappiamo la Bibbia è composta dal Nuovo e dal Vecchio Testamento; il NT, è sì quello più vicino a noi, e grazie a Cristo, ci fornisce soluzioni ottimali a molti dei nostri problemi, tuttavia, esso rispecchia un periodo piuttosto breve della storia della fede, una cinquantina di anni soltanto, quelli che vanno dalla predicazione di Cristo alle ultime lettere degli Apostoli. Questo periodo presenta però una situazione molto diversa da quella in cui stiamo vivendo noi oggi, su questo non ci sono dubbi. Nel NT è descritta una Chiesa agli albori i cui problemi erano le persecuzioni del mondo, ma non certo l’affievolirsi della fede dei suoi primi membri, che erano invece ferventi e guidati dallo Spirito Santo, decisi a resistere ad ogni costo agli attacchi brutali del potere del mondo; nulla a che vedere con la situazione dei credenti di oggi, dove la professione di fede è totalmente libera, ma per contro, si va affievolendo l’azione dello Spirito.
Se però prendiamo il VT, che copre un periodo di tempo molto più lungo, scopriamo che situazioni molto simili a quella odierna erano già capitate in passato all’allora popolo di Israele. Se cerchiamo nel VT, scopriamo cosa è accaduto in quel tempo e anche quale soluzioni sono state adottate di fronte a questo genere di crisi spirituali.
Vari sono i casi e gli episodi considerati, quello proposto oggi però, è uno dei più significativi.
Nel 2 Libro dei Re, ai capitoli 21 e 22 è riportata la storia del Regno di Giuda al tempo del Re Manasse e poi di suo nipote, re Giosia, dove il primo è stato il peggior re di Giuda in assoluto, mentre il secondo il migliore, secondo solo a re Davide. Durante il regno di Manasse, che durò per ben 52 anni, Israele visse una delle più grandi crisi spirituali della sua storia, perché non solo c’è stato un vero e proprio “ritorno al paganesimo”, ma tutta la società si è allontanata in massa dal Signore e dalla sua Legge, compiendo e consentendo ogni sorta di degrado morale.
Questo testo può ben descrivere la situazione della società attuale (fatte le dovute differenze epocali) perché quello che allora Manasse permetteva o ordinava come re, era di fatto avallato dai sacerdoti (la chiesa del tempo) che per ingraziarsi il re, benediceva ogni sorta di scempio verso la Legge di Dio, esattamente come stanno facendo oggi le chiese cd “storiche” che, in nome di una libertà assoluta dell’uomo moderno, giustificata con un malinteso senso dell’amore di Dio, che essendo Dio di grazia, perdona tutti i peccati, indipendentemente da un sincero ravvedimento. In questo modo molte chiese consentono a che la volontà di Dio sia distorta al punto di insegnare e benedire ciò che Dio ha detto essere abominio (divorzi e unioni impure, unioni omossessuali, trasgressione dei doveri verso Dio e verso i genitori, per non citarne che qualcuno dei molti che vediamo oggi).
Così sta accadendo che anche l’ammonimento di Paolo (… fratelli, voi siete stati chiamati a libertà; soltanto non fate della libertà un'occasione per vivere secondo la carne… Galati 5:13) è stato disatteso proprio da coloro che dovrebbero essere le guide dei fedeli, ma che invece di ammonire e richiamare, assecondano e benedicono questi loro comportamenti devianti, per non perdere il consenso del potere del mondo, esattamente come facevano i sacerdoti del Tempio ai tempi di re Manasse. Gli idoli di Manasse sono tornati oggi più numerosi di un tempo. Tutti i vari divertimenti, leciti e meno leciti, che distolgono gli uomini dal culto al loro Dio, a cominciare da ciò che si fa alla domenica invece di andare al culto, tutte le passioni per i grandi idoli dello sport, del cinema, della musica che raccolgono milioni di fan osannanti attorno a loro togliendo la gloria a Dio, tutte le passioni terrene che il denaro può comprare ed esaltare, che mettono l’uomo su un piedistallo a dispetto della gloria che solo a Dio è dovuta; questi ed altri sono gli idoli nuovi che diversi dai vecchi nella forma, non lo sono nella sostanza, perché, come ai tempi di Manasse hanno preso il posto del culto a Dio e si ergono come conquiste della libertà dell’uomo, ma che in realtà lo stanno portando alla progressiva morte spirituale.
Ora attendiamo la risposta della Chiesa, ma una riposta che sia in accordo alla volontà di Dio e non certo quella che stanno dando adesso molte Chiese, piegate a legittimare ciò che Dio considera peccato di perdizione per l’umanità.
Vediamo però qual è la risposta che ci dà la Bibbia per questa situazione, quella utilizzata con successo ai tempi di re Giosia; 2 Re 22 ce lo spiega in modo chiaro e semplice.
La prima cosa che fece il re Giosia fu di camminare per la via di Davide, senza scostarsene né a destra, né a sinistra, cioè senza togliere o aggiungere nulla al volere di Dio, ovvero alla Scrittura; oggi diremmo senza volerne dare interpretazioni estensive o restrittive, ma leggendo ciò che è scritto secondo la volontà di Dio e non secondo il discernimento umano.
La seconda cosa che fece Giosia, che è il presupposto della prima, è stata di prendere la Scrittura così com’è stata trasmessa e darla al popolo, cioè insegnarla a tutti i fedeli e insegnare loro a rispettarla e metterla in pratica, conformando la loro vita alla volontà di Dio e non, come stavano facendo gli uomini ai tempi di Manasse, e stanno ancora fanno ai nostri giorni, di piegare la volontà di Dio al proprio piacere e interesse.
La terza cosa, è la risposta di Dio; Dio allora non ha perdonato la trasgressione, ma ha severamente punito le malefatte di Manasse e del popolo con un tremendo castigo, che allora fu la distruzione del regno di Giuda. Cosa accadrà ora? Chi ha deviato dalla retta via e insegna altri a farlo continua a ripetere la favola ingannevole della misericordia e della grazia di Dio che salverà tutti alla fine. La Scrittura però non dice così, ma afferma con forza che al ritorno di Cristo, che non troverà la fede sulla Terra, castigherà molto severamente i disubbidienti con la perdizione eterna, che sarà ben peggiore della distruzione del Regno di Giuda. Le false guide, i falsi dottori e pastori del gregge di Dio che lo hanno disperso insegnando falsità (lettura della Scrittura attraverso il metodo storico critico, per esempio, e simili aberrazioni) e conducendolo così sulla via della perdizione, troveranno una condanna terribile ad attenderli.
Ecco però che ritornano le parole di Ecclesiaste più attuali che mai: “Ciò che è stato è quel che sarà; ciò che si è fatto è quel che si farà; non c'è nulla di nuovo sotto il sole”; così come ai tempi di Manasse i Sacerdoti corrotti insegnavano contro il volere di Dio parole di perdizione spacciandole per la sua volontà, allo stesso modo oggi i vari capi delle chiese insegnano le stesse parole di perdizioni spacciandole per il volere di Dio. Così avverrà come ai tempi di Giosia che altri Sacerdoti hanno ripreso la legge di Dio e l’insegnarono al popolo (vedasi per esempio molte chiese del risveglio evangelicali e carismatiche), così altre servi fedeli del Signore riprenderanno ad insegnare la Scrittura così come scritta, letta e interpretata per mezzo dello Spirito Santo di Dio, riportando i figli di Dio sulla buona strada, in attesa del ritorno glorioso del Nostro Signore Gesù Cristo.
Quindi cari fratelli in Cristo, sappiate discernere la Parola e coloro che la predicano secondo la volontà di Dio, affinché le false guide (i mercenari) non vi conducano sulla via della perdizione. Invocate con tutto il vostro cuore l’aiuto e la guida dello Spirito Santo affinché riscaldi i vostri cuori e apra i vostri occhi per vedere la Verità, che è scritta nella Bibbia soltanto! AMEN