Rimanere nella dottrina di Cristo

Testo: 2^ Lettera di Giovanni: 1-13

 

Il testo scelto per la meditazione di oggi, la 2^ lettera di Giovanni, non è molto letto e predicato nelle Chiese, forse perché, essendo una lettera diretta ad una singola credente, o a un piccolo gruppo famigliare, di cui Giovanni non cita neppure il nome, ci fa ritenere che questo breve testo sia meno importante di altri; cionondimeno, questa lettera è stata inclusa nella Scrittura, e questo perché ha un contenuto che è, e rimane, valido per i credenti di ogni tempo.

Vediamo allora cosa può dire a noi oggi questa lettera, al di là di quanto diceva in origine alla sua destinataria particolare.

Giovanni, l’Apostolo dell’amore, inizia col sottolineare l’importanza di perseverare nell’amore, che fa coincidere con l’osservanza dei comandamenti di Dio;

poi però, si concentra su un tema piuttosto “scomodo”, quello dei falsi dottori, ossia delle false dottrine, che nei primi secoli nascevano e si sviluppavano come funghi velenosi nelle diverse Chiese;

dottrine che, come è noto, non erano conformi al volere di Dio, così com’era insegnato dagli Apostoli e dai loro discepoli, e questo lo sappiamo in particolar modo dagli scritti di Giovanni, il quale si occupa spesso di questo spinoso problema.

Le divisioni teologiche e dottrinali dei primi secoli, poi superate attraverso i vari Concili e le Confessioni di fede adottate dalla Chiesa, in realtà non sono mai cessate del tutto perché, nel corso del tempo, infatti, i cristiani hanno continuato a dividersi al loro interno, in seguito più per questioni di potere terreno che non per motivazioni teologiche vere e proprie, ma questo abbiamo imparato che fa parte dell’eterno conflitto tra religione come istituzione terrena, e la fede come rivelazione celeste.

 

Torniamo però alla nostra seconda lettera di Giovanni: qual è la sua importanza per noi oggi?

Senza addentrarci nei diversi approcci alla dottrina di Cristo, che si sono sviluppati nei duemila anni successivi, e che hanno portato alla divisione tra chiese Ortodosse, Cattoliche e Protestanti, e all’interno di queste in altri gruppi su base geografica e o confessionale: a chi o a che cosa possiamo noi oggi rivolgere questo richiamo di Giovanni?

Vediamo passo per passo cosa scrive l’Apostolo.

Poiché molti seduttori sono usciti per il mondo, i quali non riconoscono pubblicamente che Gesù Cristo è venuto in carne. Quello è il seduttore e l'anticristo”.

Possiamo dire che anche ai nostri giorni ci sono molte persone che non riconoscono che Gesù Cristo sia il figlio di Dio che è venuto in carne tra di noi?

Come ai tempi di Giovanni, durante i quali i pagani non riconoscevano Gesù quale Dio fattosi uomo, e gli ebrei non lo riconoscevano come figlio di Dio, oggi sono molte le persone che mettono in dubbio che Gesù sia il figlio di Dio sceso in terra, e non mi riferisco tanto alle altre religioni, che ovviamente venerano altre divinità, ma piuttosto, come ai tempi di Giovanni, all’interno del cd “mondo cristiano” sono molti coloro che dubitano che Gesù Cristo sia davvero il figlio di Dio, ossia che sia “Dio incarnato”. Molti “credenti moderni” anche se non lo confessano apertamente, al più gli riconoscono un ruolo di uomo carismatico e fondatore di una nuova religione, o ispiratore di un nuovo modello sociale, o addirittura lo vedono come un “rivoluzionario”; tuttavia, tutte queste definizioni presentano Gesù Cristo sempre e soltanto come un uomo e non “Dio disceso dal cielo”.

Ora cari fratelli in Cristo, se è comprensibile, se non anche accettabile, che un credente di altra religione non riconosca in Gesù Cristo il Figlio di Dio, come noi non crediamo nella divinità di Buddha o di Krisna, è assai più preoccupante che chi si dice cristiano non creda davvero in Cristo e ne sconfessi la divinità.

Questo atteggiamento, come osservava già Giovanni, può soltanto essere opera dell’Anticristo, anche se ai nostri giorni la figura dell’anticristo viene descritto in altri termini, perché per negare il ruolo salvifico di Cristo l’uomo moderno è arrivato anche negare quello del suo antagonista, ossia dell’Anticristo.

Giovanni è consapevole di questo grave pericolo, che minacciava allora, e minaccia tuttora i credenti che dubitano, infatti scrive: “Badate a voi stessi affinché non perdiate il frutto delle opere compiute, ma riceviate piena ricompensa”, ossia state attenti che questo dubbio non vanifichi la vostra fede, e quindi la salvezza, che avete acquisito in Cristo.

È persino banale dirlo, ma chi non crede che Gesù Cristo sia davvero il figlio di Dio sceso in terra, e quindi lui stesso Dio, ma vede in lui soltanto un “grande uomo”, come potrà ottenere la salvezza promessa in virtù del sacrificio di Cristo Figlio di Dio?

Ancora Giovanni ha chiaro cosa può accadere a questi credenti che si sono lasciati sviare dalla vera dottrini di Cristo, e scrive: “Chi va oltre e non rimane nella dottrina di Cristo, non ha Dio. Chi rimane nella dottrina, ha il Padre e il Figlio”.

Cosa significa questo? A chi si riferisce Giovanni? Chi sono quelli che “vanno oltre”?

Al tempo di Giovanni erano coloro che tendevano ad aggiungere interpretazioni o pezzi di dottrina non conformi agli insegnamenti di Cristo; pensiamo che soltanto alla fine del IV secolo la Bibbia è stata “assemblata” mettendo insieme tutti gli scritti Apostolici che circolavano nelle chiese, ma eliminando i cd “apocrifi”, ossia quei testi giudicati non ispirati dallo Spirito Santo, proprio perché contrari a quanto detto da Gesù, o in contrasto con quanto riportato negli scritti degli Apostoli.

Ai tempi di Giovanni la Bibbia non era ancora stata redatta nella sua interezza, quindi lui sentiva la necessità di precisare questo per mettere in guardia i neo credenti; oggi, tuttavia, noi abbiamo la Bibbia completa, quindi chi sono quelli che vanno oltre?

Li possiamo ben catalogare tra coloro che, pur senza aggiungere nuovi testi alla Bibbia, né propongono interpretazioni divergenti da quelle originarie, o che ne censurano alcune parti perché non in linea con i loro propri obiettivi, e questi fenomeni oggi sono molto diffusi, specie tra alcuni controversi teologi del nostro tempo, che volendo continuare ad ammantarsi dell’autorità biblica, di fatto però ne screditano l’autorevolezza giudicandone superate molte parti perché in contrasto con l’opinione dominante nella società attuale.

Rimangono questi nella dottrina di Cristo? Beh, ognuno è libero di avere la sua opinione in proposito, ma il giudizio che conta alla fine non sarà quello dell’uomo, bensì quello di Dio;

intanto però questi “falsi dottori” compiono un’opera pericolosa che può allontanare molti uomini e donne dalla vera fede, con tutte le conseguenze negative per la salvezza.

Giovanni si cura però di tutti i credenti, ossia il Signore gli chiede di fare questo, e lui, consapevole del pericolo che i suoi figli corrono scrive: “Se qualcuno viene a voi e non reca questa dottrina, non ricevetelo in casa e non salutatelo. Chi lo saluta, partecipa alle sue opere malvagie”.

Chi si allontana per qualsiasi motivo dalla dottrina di Cristo, sia per timore, sia per convenienza o interesse, si pone di fatto fuori dalla comunione, fraterna e con Cristo.

Giovanni ci invita a non riceverlo in casa, ossia a non avere a che fare con lui, a stargli lontano, e ci dice di non salutarlo, nel senso che se si dialoga con lui, si corre il rischio di farsi influenzare e quindi traviare da lui.

Certo questo linguaggio oggi per molti di noi è duro da accettare, proprio perché il dialogo ecumenico e interreligioso ci ha portato in contatto con altre realtà religiose, e sicuramente ha aperto prospettive di pace piuttosto che non di scontro e persecuzioni come avveniva un tempo, tuttavia, se dialogare fa parte dell’amore che noi dobbiamo dimostrare verso tutti, amici e nemici compresi, non possiamo mai dimenticare che questo dialogo non può prescindere proprio dagli insegnamenti di Cristo e per questo non deve mai diventare una trappola che ci fa deviare dalla retta dottrina di Cristo.

Nel corso della storia cristiana il Male si è sempre ingegnato su come fare per allontanare l’uomo dal Signore Gesù Cristo, e ha usato ogni tipo di strumento e inganno per riuscirci, spesso utilizzando argomenti e propositi di per sé buoni, e condivisibili ma che invece sono stati distorti e piegati ai suoi fini malvagi.

Allora cari fratelli in Cristo, per contrastare queste antiche e rinnovate insidie del Male, l’unica arma realmente efficace a nostra disposizione è la piena comunione con Cristo che il credente raggiunge conformando la propria vita alla volontà di Dio, poiché tutta la Scrittura ci è stata data proprio affinché sia la nostra guida, il nostro libretto di istruzioni del buon cristiano, come anche Giovanni ci rammenta ancor nella sua 2^ lettera: “In questo è l'amore: che camminiamo secondo i suoi comandamenti. Questo è il comandamento in cui dovete camminare come avete imparato fin da principio” AMEN.